Voglio trascinarmi fuori della biblioteca
Nel pericoloso vento della strada
Abboccarmi con la bellezza che oltrepassi
Le mura della musica da camera.
Voglio scrivere come se illustrassi
Con lettere i miei pensieri.
Lasciar gocciolare le parole sulla carta.
Pieni, vuoti, musica di sfere.
Se questa è poesia
– Non m’interessa che lo sia
O in un sistema letterario
l’integrazione mia. –
Più che centro sia epicentro,
il mio vivido reagente ritroso.
Imminente rivelazione che non si produce.
Incanto di un palpitio di rondine
In cui stai per dirmi il tuo segreto.