Sono nato il 13 Settembre del 1976, e sin dall’infanzia amo disegnare, dipingere e fare modellismo.
Dopo la laurea in Egittologia presso l’Università di Pisa, ho iniziato a studiare il corso di laurea in Informatica Umanistica dove l’informatica è applicata alle scienze umanistiche: queste esperienze universitarie hanno rafforzato in me la convinzione dell’importanza dell’utilizzo dell’informatica all’interno dei domini artistici, linguistici, storici e letterari.
Nel 2011 ho iniziato a studiare Cinese al corso di laurea di Lingue e Culture dell’Oriente antico e moderno presso l’Università di Firenze.
Dopo il soggiorno in Cina del 2005 mi sono dedicato alla calligrafia, alla poesia, alla sigillografia ed allo studio della pittura di artisti tradizionali come 陈容Chen Rong (1235 – 1262), 石涛Shitao (1642 – 1707) e 八大山人Bada Shanren (1626 – 1705), e contemporanei come 关则驹Guan Zejiu (1941 ) ed in par-
ticolare 刘云生Liu Yunsheng (1950 ) e 徐惟辛Xu Weixin (1958 ).
Ho adottato l’acquerello, la china, la grafite, il guache e le matite come i principali medium dei miei taccuini di viaggio, mentre ho sempre preferito la pittura ad olio ed a pastello per lavori di dimensioni maggiori ed approcci differenti.
Credo che il mio modo di dipingere sia il risultato di una serie di esperienze e di una successione di incontri e fortunati incidenti.
Ad esempio la scoperta e lo studio dello stile della scuola americana di “Cape Cod School of Art” fondato da Charles Hawthorne e Lois Griffel e tramandata grazie agli altri discepoli.
Oppure lo studio dell’opera, la corrispondenza, l’amicizia e gli incontri con l’artista 徐惟辛Xu Weixin, docente di pittura presso 北京中国人民大学 Beijing Zhongguó Rénmín Dàxué – l’Università popolare
cinese a Pechino.
A Firenze l’incontro e l’amicizia con Azad Nanakeli hanno enormemente influenzato la mia visione e la tecnica della pittura ad acquerello.
Sempre a Firenze la frequenza breve e saltuaria dell’atelier di Marzia Pieri mi ha portato ad amare l’uso della matita colorata, e poi sempre a Firenze l’incontro con l’amico artista e carnettista Gabriele Genini con il suo Atelier “47 Rosso” mi ha introdotto tra le miriadi di altre ispirazioni all’arte dell’incisione e della Xilografia giapponese.
L’incontro con Stefano Faravelli, iniziato dapprima attraverso i suoi carnet, poi frequentando seminari e dibattiti per poi sfociare in amicizia, costituisce indubbiamente il nucleo tecnico pittorico, filosofico e teorico ponderante per i taccuini e per la pittura di viaggio.
Esponendo alle varie collettive di pittura di viaggio in Italia ed in Francia ho stretto particolare empatia con il poliedrico e geniale amato compianto amico, l’artista Marco Pallini “Palmar” (Caracas, 1953 – Lanciano 2021) la cui dedizione e capacità artistica dedicata a tematiche e paesaggi appartenenti al suo amato Abruzzo hanno scolpito nel mio animo un diverso modo di “sentire” e dedicarmi ai soggetti dipinti.
Lo studio dal vivo delle opere di Charles W. Barlett (1860 – 1940) e di Masami Teraoka (1936) presso la Honolulu Academy of Art, assieme allo studio della pittura di 何一夫He Yifu (1952 2008), 中島通善Tsuzen Nakajima (1944 ), Henri Rivière (1864 – 1951), 博吉田Yiroshi Yoshida (1876 – 1950) e 川瀬巴水Kawase Hasui (1883 – 1957) ha rafforzato in me la validità dell’idea e la volontà di dipingere in stile orientale tematiche e soggetti contemporanei e di qualsiasi latitudine.
Tra gli altri incontri considero quello con Luis Ruiz Padron, Stéphanie Ledoux, Sonia Privat, Philippe Bichon come tra i più felici e significativi, specialmente dopo aver potuto condividere assieme il X Rendez Vous du Carnet de Voyage à Clermont-ferrand nel Novembre del 2019.
La pandemia del Covid-19, con le restrizioni e costrizioni, ha ampiamente rafforzato e confermato in me l’idea dell’informatica umanistica quale risorsa fondamentale per la comunicazione e l’espressione umana, non solo artistica; in una delle “finestre” di lavoro in presenza a Firenze tra un lock-down e l’altro nel 2021 mi ha causalmente consentito un fortunatissimo incontro con uno studente di pittura americano in Italia che stava realizzando con Procreate una sanguigna di Leonardo in digitale. Questo strumento mi ha permesso di compensare l’impossibilità logistica di dipingere ovunque e comunque, su media che richiedono spazio ed organizzazione: olio, acquerello, tempera, carboncini, ecc…, specialmente in treno, ed ho dunque iniziato ad approfondire e praticare questo aspetto dell’arte contemporanea, sia come mezzo di studio dell’arte classica, sia come mezzo espressivo per i miei dipinti.
La guerra in Ucraina del 2022, con le atrocità perpetrate sui civili, è la tematica attuale a cui mi dedico raffigurando ritratti di vittime del conflitto, specialmente bambini, unica arma che ho in loro ultima difesa.
羞龍 二〇二二年 三月 二十八日