L’immaginazione
coglie rapidamente le cose in loro assenza.
Non è molto diverso dall’esplorare e descrivere,
è un modo agile ed oscillante di scrutare
che permette di vedere senza la presenza.
È la condizione che rende possibile
l’emissione del racconto.
Lo scambio:
ti dono queste mie parole
assieme a questi miei affetti
per essere certo che fra noi questi scambi
significhino similmente per entrambi,
perché in questo momento
tu possa pensare la cosa simile
a quella che io sento.
La lingua è il cristallo dello scambio.
La scrittura designante il vivente
che non lavora sulle Cose
ma coglie al volo il disegno passante
fra parola ed è-si-stente.
È il filo magnetico e mobile che tutto accende
per mezzo del quale
il mio mondo si annuncia e si protende.