Riomaggiore: carnet de voyage
Carnet de Voyage dedicato a Riomaggiore (SP), iniziato durante la Scuola di Carnet con Stefano Faravelli e tutti gli altri compagni di quei bellissimi 5 giorni di pittura itinerante.
Carnet de Voyage dedicato a Riomaggiore (SP), iniziato durante la Scuola di Carnet con Stefano Faravelli e tutti gli altri compagni di quei bellissimi 5 giorni di pittura itinerante.
Dipingo l’ultima delle pagine di questa preziosa Moleskine con studi e riflessioni sugli acquerelli dell’amico generoso Azad, mon Maitre di acquerello.
Come lui lavoro a mano libera, senza alcun disegno in cui delimitare i tocchi di colore macinato, in uno stile che io chiamo Azad-impressionismo, una sorta di neo-impressionismo ad acquerello, costruito come una composizione di solidi (gli edifici) e di sfumati (tutto il resto).
San Miniato allora riappare dal ricordo e dalle impressioni, imprimée pendant que Je conduis da Firenze a Livorno.
When there’s no light
I can follow
I look at the sky
I look at the Big Dipper
Have You got a place?
A tiny little one would do…
For when I can’t wolk
and I cannot make it on my own
[…] someone swimming against
the corrent…
Elisa, 2009 “Heart“ – the Big Dipper
Il riferimento all’asterismo come un orso (le quattro stelle orientali) inseguito da tre cacciatori (le 3 di coda) è probabilmente il più antico mito a cui l’umanità faccia ancora riferimento.
In altre parti del mondo vengono usati nomi diversi: in Nord America è il grande mestolo, nel Regno Unito è l’aratro.
Alioth (ɛ Ursae Majoris) è la stekka principale della costellazione; di magnitudine 1,76 e dal colore bianco. Dubhe (α Ursae Majoris) è una stella gialla di magnitudine 1,81. Con Merak forma un asterismo noto come I puntatori, in quanto utilizzato per trovare la Stella Polare.
Alkaid (η Ursae Majoris) è una stella azzurra di magnitudine 1,85. Mizar ζ Ursae Majoris è una stella bianca di magnitudine 2,23.
L’identificazione delle 7 stelle principali con la figura di un orso è presente in diverse e distanti civilità e, non avendo questo insieme di stelle alcuna particolare somiglianza con l’animale, una convergenza culturale casuale è altamente improbabile.
Gli abitanti del Nord America condividevano questo mito prima dell’arrivo dei colonizzatori europei, probabilmente portato con sé dai primi esseri umani che colonizzarono il continente 14.000 anni fa.
Da questo anno l’associazione VICINA organizza e tiene corsi di Wushu per bambini e ragazzi!!!
I corsi si tengono il Martedì, Giovedì e Venerdì, dalle 18.00 alle 19.30 presso la palestra della Scuola Edoardo de Filippo, in Via de’ Bassi (cancellone accanto al circolino ARCI), ed avranno inizio ufficialmente da Ottobre.
Le discipline praticate saranno Nanquan e Changquan, ossia i due metodi di Wushu moderno sportivo ufficiali delle competizioni nazionali ed internazionali, adottate anche nell’inserimento scolastico in Cina; l’associazione tiene anche progetti educativo-motori prorio indirizzati alle scuole primarie e secondarie di primo livello (elementari e medie per il vecchio italiano…)
Per partecipare ai corsi è necessaria:
Informazioni: potete contattare:
Domenico, tel. 3927619927 (Nanquan)
Claudia, tel. 3405972729 (Changquan)
Per informazioni via email: infoATvicina.org, afettoxiulongATgmail.com (sostituire AT con @)
你们再见 Nimen zaijian
Incigno Taccuinidiviaggio.net con una pagina dedicata a Stefano Faravelli. Una delle cose che ho sempre più desiderato “saper” fare ( o meglio saper come si potrebbe fare) è dipingere la notte e le stelle. Mi metto quindi allo studio di questa tavola tratta dal carnet di viaggio di Stefano sull’Egitto, prendendo nota sula pagina di destra dell’esecuzione, di cosa ho fatto e di come ho fatto, così da poter riconsultare il lavoro nel prossimo notturno che – progetto – si chiamerà Ursa Major.
La “sera. In pace”, guardiamo il prezioso film – documentario che Stefano ci ha donato l’ultima giorno della scuola di Carnet di Riomaggiore. Rimango colpito dalla tavola notturna che raffigura i Colossi di Memnone, essendo poi da tempo alla ricerca di uno spunto per la comprensione dell’acquerello in notturna. La tavola di Stefano è stupenda, ed impiego molto tempo ad osservare il suo stile e la soluzione che rendono questa vista incredibilmente bella e preziosa. J’etude…
Today (weekend!!) I finally had the time to create and update the pdf of the complete preliminary paper of my Arras 2010′s topic “Creatures mythiques animales dans les manuscrits naxis“.
Having published it online, I’ll be able to quote this work directly in my definitive paper, which is going to be published in the official acts of the congress: in that way I’ll be able to indicate some parts and some sources which are fully explained and available online, in order to be accorded to the authors recommendations, in particular for the length of the paper itself.
The complete preliminary paper is in English, whilest the final official publication will be in French, thanks to Madame Nathalie Beaux; it’s available directly from here, below there’s the complete URL.
Livorno 2010 August, the 4th
Testo reperito da: http://acomeavventura.com/i-carnets-de-voyage/
***
Articolo pubblicato su La Compagnia dei Viaggiatori n.1 luglio-agosto 2007
Per l’intervista a Maya di Giulio, carnettista, clicca qui
Per iniziare nulla di più adatto dei Carnets de Voyage, taccuini impreziositi da schizzi e dipinti ad acquerello. Un genere che affonda le proprie radici nella tradizione illuministica e romantica, ma che ha trovato nuovi e appassionati cultori fra quei moderni viaggiatori desiderosi di assaporare in profondità lo spirito dei luoghi e capaci di prendersi tempo per osservare, ascoltare, parlare e riflettere. Se il viaggio vero è la sintesi armonica tra vita attiva e vita contemplativa, i carnet possono allora rappresentarne l’essenza più profonda.
Il Carnet de Voyage, nato come diario di viaggio o sketch-book ad uso personale di viaggiatori e artisti a partire dal XVII secolo, fu utilizzato da pittori illustri come Toulouse Lautrec, Matisse, Van Gogh e Gauguin, da scrittori come Goethe, ma anche da scienziati illuministi o più recentemente da architetti come Le Corbusier e da naturalisti come Fulco Pratesi. Inevitabilmente risentì dell’avvento della fotografia, ma al posto di scomparire, si affermò come genere a sé, soprattutto nei paesi anglosassoni e in Francia.
Si tratta di note diaristiche arricchite da disegni, schizzi e collage dei più svariati elementi: un lavoro d’artigiano che assembla frammenti diversi, mescolando generi e tecniche, per raccontare il proprio viaggio, vicino o lontano non importa. Ne nascono dei pezzi unici, merce rara in un mondo in cui tutto è riprodotto o riproducibile in serie. Talvolta l’autore coglie con pochi tratti di penna gli elementi salienti di un luogo, altre volte il suo sguardo assomiglia a quello di un viandante del passato che racconta nel dettaglio gli scorci caratteristici e i costumi tradizionali attraverso una pittura ad acquerello dal sapore antico. La calligrafia diviene essa stessa ornamento, riempie gli spazi vuoti lasciati dal disegno, completandone e arricchendone il senso. Note e dipinti sono poi impreziositi da collage con biglietti d’ingresso, scontrini, timbri, francobolli, monete, frammenti di manoscritti, piume d’uccello e colorati pezzi di stoffa.
Ogni autore ha il suo stile personale, ma in genere il lavoro è preparato prima della partenza attraverso letture e approfondimenti, svolto sul posto nella sua parte più consistente e terminato al rientro.
L’attrezzatura è semplice: taccuini, carta, penna, colori -pastelli o acquerelli- e una macchina fotografica per fermare momenti particolari. Non deve mancare il dono di una sensibilità artistica da coltivare e affinare, ma, come per la scrittura, servono soprattutto tempo e pazienza per restituire con grazia l’immagine del mondo.
Dunque un viaggiatore-artista attento alla natura e alla gente, curioso delle diversità culturali, desideroso di immergersi nella realtà locale e di soffermarsi sui dettagli, evitando gli stereotipi del turismo di massa e riducendo così l’inevitabile distanza esistente tra viaggiatore e nativo. Infatti, se la macchina fotografica spesso ci restituisce immagini di volti senza nome e di gesti senza storia, un ritratto dipinto può essere solo il frutto di un incontro riuscito, in cui il soggetto acquista davvero importanza, senza trasformarsi nel semplice oggetto di un’istantanea.
Abituati alle fotografie, che privilegiano la sola memoria visiva, o ai racconti, fatti di parole sempre filtrate dalla mente, i carnets de voyage ci fanno riscoprire attraverso i loro spunti molteplici altre forme di percezione, sensazioni tattili e finanche profumi. La loro è una “letteratura disegnata” che, unendo la riflessione della scrittura all’immediatezza dell’immagine, nei suoi esiti più riusciti è capace di evocare la magia dei luoghi e di ricreare le emozioni del viaggio.
A.M.
Carnets de Voyage pubblicati in Italia:
Beb–Deum, PK12. Viaggi nella Repubblica Centrafricana, FBE 2005, € 15.00
Pierre Polomé, Virgine Brouquet, Istanbul. Viaggio attraverso la Sublime Porta, FBE 2005, € 15.00
Pierre Polomé, Virgine Brouquet, Bollywood.Viaggio alla scoperta del cinema indiano, FBE 2006 € 15.00
Christophe Verdier, Antartide. Un’estate al Polo Sud EDT 2006, € 25.00
Stefano Faravelli, Cina. Carnet di viaggio, EDT 2005, € 35.00
Stefano Faravelli, Mali. Carnet di viaggio, EDT 2005, € 35.00
Le Corbusier, Les voyages d’Allemagne-Voyage d’Orient. Carnets, Ediz. it. e fr., Electa Mondadori € 51.00
Denis Clavreul, Magie d’Africa, White Star, €195
presents
Créatures mythiques animales dans les manuscrits naxis
Complete study made for Arras Congress: “Les signes d’animaux et de créatures mythiques en Orient et en Occident“
My study of texts of manuscripts, iconographies, detailed analisys of signs of animals associated to supernatural entities evinced:
·Ssù – serpent cult. Based of the veneration of the serpent-tailed and human-body spirits, a life-god entity. Propitiated for granting prosperity and fertility, closely associated to rain and water, able to provoke terrible misfortunes if got hungry with humans. In this study it’s directly related to the traditions of kLu in Tibet, Nāga
in India and Long in China
·Bird-god cult. Bird deities are powerful, strong, able to suppress the serpents-spirits and devour them. Able to spell charms, allied to Shilo the founder of Dongba tradition. In this study the bird-gods of Naxi – Dongba pantheon are associated to mythologies of Khyung–chen of Tibet and Garuda of India.
·Serpent vs. Eagle fight myth, here directly related to the mythologies of kLu versus Khyung-chen of Tibet and Naga versus Garuda of India
As emerged from manuscripts and according to Naxi tradition, I mean the central figure of Dongba Shilo not just as the founder of Dongba religion, but as directly related to the Enlightened Buddha sTompa gShen-rab of Bön tradition.
Methodology of research
According to the theme of the colloque, the methodology of study I adopted mostly consisted in the research of signs from documents, as the signs are pictographs which were made of an animal-based graphic unit, directly relate to deities. Once they’ve been found the study of the functions of signs ad of the context was the way followed: identification of readings and meanings associated to pertinent signs, alias the research of the signs’ phonetic and semantic values, the identification and the interpretation of iconographic motifs associated to the pertinent sign.
Then I studied the context, which here is meant as the study of the signs surrounding the pertinent one in an adjacent part of text (mostly the rubric containing the pertinent pictograph), as the research of eventual relationship with surrounding signs in adjacent parts of text for the identification of eventual association patterns among signs,.
Once sign was identified as pertinent, alias study of the sign and its contexts evinced that by this significant a deity was meant, then a deeper analysis I started, focused on the detailed study of the iconography represented by the sign and its variants, the reconstruction of iconologies, also with the help of cross-studies focused on related (but non necessary Naxi) cultural, iconographic and iconologic elements; this methodology permitted to the author some integrations with non Naxi – Dongba directly related documentation, as Indian, Tibetan and Chinese.
First stage of my study, which consisted in the identification of pertinent signs, was performed by the analysis of available sources which contains attestations of pictographs with an animal-based graphic unit. Nature of available sources evinced the possibility of making use of two kind of attestations: direct and indirect attestations.
By this two ways of attestation, the signs I identified as pertinent, alias signs associated and identified as a deity, I then recorded in a concordances’ system, with manuscripts’ page, rubric, reading and meaning.
As introduced upper, further analysis of surrounding contexts I performed for identification of possible association of signs: sources evinced a number of not casual association, here meant as recurring pattern, with peculiar reading and meaning, pertinent inside the context of animal-deities belonging to Naxi – Dongba Pantheon.
Such group of pertinent signs evinced by sources from direct and indirect attestations, on a corpus of 78 manuscripts,[3] according to contexts and to dedicated bibliography, scored 1242 attestations of signs of animals associated to 2 main groups of iconographies of deities:
◦reptile – gods iconography,
with 513 attestations
◦bird – gods iconography,
with 729 attestations
Analysis of context which the pertinent signs belong to, evinced to me a very complex pantheon of gods with many subgroups of deities, both in reptile and bird forms: reptile and bird iconographies thus here I meant as two main classes of gods, as from contexts they appear to be antagonist, while inside bird and reptile group of deities the different form of spirits are often in close interaction, share a common origin, and acts in strong influence and interaction with/against humans.
The reptile – deities iconographies was thus characterized of different and distinguished kind of supernatural entities:
· serpent-tailed, human headed with trilobate crown, associated to many readings: Ssù, Llü–mun, Ssaw–ndaw and/or mute sign
· dragon iconography, associated to the reading Lu
· serpent iconography, associated to the reading Shi-zi
The bird – deities iconographies also contains at least 3 different gods:
· iconography, associated to the reading Khyu–t’khyu
· iconography, associated to the reading Dter–gko
· iconography, associated to the reading Yu–ma
For full work please, browse the table of contents below, or the menu on the nav-abr of the header, or again on the right frame: data, concordances and statistics here quoted are completely available.[4]
This paper and all linked material here available in English language is recorded under a Creative Commons license, here published and freely shared for academic purpouse, available to every scholar dedited to Naxi People and Culture and Dongba tradition.
Créatures mythiques animales dans les manuscrits naxis by Stefano Zamblera is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 3.0 Unported License.
Based on a work at www.xiulong.it.
[1] http://nrs.harvard.edu/urn-3:FHCL:hyl00002 For a detailed description of Harvard Yenching web resource and features please, cfr.: https://www.xiulong.it/4.0/Dongba/CENSUS/bycollections/HY/introHY.php
For an exemple of Harvard Yenching manuscripts pertinent to the theme studied (the Ssù cult) and for crossing references with Joseph Rock manuscripts’ collection please, cfr:
https://www.xiulong.it/Dongba/conferences/Arras2010/Attestations/SsuCultManuscriptsCorpus.htm
[2] Particular attention was focused on Dongba pictographs dictionaries and monograph studies dedicated to Dongba religious tradition, with an eye especially focused on Joseph Rock and Chas McKhann works . In particular cfr.: Rock J., 1952, 1963, 1972; McKhann C., 1989, 2003c, 2003d
[3] Here manuscripts are grouped in 3 clusters, just for a more comfortable layout. Data are available online:
https://www.xiulong.it/Dongba/conferences/Arras2010/Attestations/AnimalGodsGeneral.htm
Questo carnet di viaggio è realizzato su Moleskine giapponese (pagine con rilegatura e piegatura a fisarmonica) con acquerello trasparente, Gouache, inchiostri di china, creta rossa, gialla e bianca per l’impressione dei sigilli cinesi, e patchwork di materiale cartaceo vario.
Su Xiulong.it – Edition ho dedicato a questo lavoro uno spazio ampio, curando anche la codifica dei testi.
After Arras 2010 colloques have been done, and the work is now focused on the writing of the acts of congress, I’m publishing the bibliography which I consulted to prepare my contribution and relative paper.
A selected bibliography focused on Naxi – Dongba and Lijiang is however available online on author’s website:
After official publication of the acts of the congress I’m going to upload other materials and papers derived directly or indirectly to such studies.