Chenjiagou Taiji Sanshou forma in 42 movimenti di Zhu Tiancai: approccio di allenamento TABATA https://www.academia.edu/123749620/Chenjiagou_Taiji_Sanshou_forma_in_42_movimenti_di_Zhu_Tiancai_approccio_di_allenamento_TABATA ABSTRACT In this paper the author proposes to adopt and apply TABATA HIIT protocol in group of movement methodology training sessions focused about Chenjiagou Taiji Sanshou routine of 42 movements as taught by 朱天才Zhu Tiancai and 朱向前Zhu Xiangqian. After a Continue reading →
L’Istituto Italiano Taijiquan Tiancai – 意大利天才太极院 è ENTUSIASTA di annunciare che a Maggio il nostro Maestro e direttore tecnico Zhu Xiang Qian tornerà in Italia ad insegnare: in Veneto – Zhu Tiancai Taijiquan, a Fer…
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Nel 1956 la Repubblica Popolare Cinese varò una politica sportiva di recupero e diffusione dell’arte marziale in campo sportivo. Furono costituite commissioni d’esperti allo scopo di creare esercizi e regolamenti e formare insegnanti; nasceva così il wushu sportivo.
Per il taijiquan fu creata, sulle basi dello stile Yang, la sequenza semplificata in 24 movimenti (jianhua taijiquan 24 shi), uno strumento semplice, breve e codificato per la diffusione di massa. Negli anni ’60 il gruppo di lavoro per la riforma del wushu della Commissione Statale per lo Sport, produsse altre forme: la 88 movimenti, la 32 spada, il tuishou.
Nel decennio 1966-1976 ogni attività, compresa la pratica del taijiquan, venne congelata a causa della Rivoluzione Culturale. Alla fine degli anni ’70 riprese lo studio dell’arte marziale e in particolare proprio del taijiquan che divenne la forma di ginnastica a corpo libero più praticata in Cina.
Nel 1982, a seguito delle riforme politiche di Deng Xiaoping, vi fu un grande impulso alla crescita e alla divulgazione del wushu. Grazie all’apertura delle frontiere gli insegnanti cinesi poterono recarsi all’estero e gli istituti accogliere studenti stranieri. Il taijiquan divenne uno sport agonistico anche in Occidente.
anziani praticano il taijiquan semplificato al parco
Le caratteristiche e i principi del taijiquan moderno, per quanto più semplici e meno profondi di quelli del taijiquan tradizionale, sono pur sempre da essi dedotti e non risultano pertanto in contraddizione.
Tuttavia il livellamento verso il basso della pratica, giustificato con fini di massificazione, ha portato alla nascita di generazioni d’insegnanti di basso livello, con scarsa comprensione dei principi e della tecnica, spesso protagonisti di fallaci interpretazioni dei principi stessi e quindi di una fallace trasmissione ai loro studenti.
Ecco dunque che per un nobile motivo – la diffusione della disciplina – s’è spesso ingenerato un vortice negativo: la confutazione della disciplina stessa. I requisiti del Taijiquan moderno
Fonte: Taijiquan yundong (lo sport Taijiquan), Renmin Tiyu Chubanshe (Editrice Educazione Fisica Popolare), Beijing 1978. traduzione dal cinese e note esplicative di Fabio Smolari taijimoderno1
Caratteristiche generali
轻松柔和 qingsong rouhe, sciolto e armonioso
连贯均匀 lianguan junyun, collegato e regolare
圆活自然 yuanhuo ziran, circolare e naturale
协调完整 xiediao wanzheng, coordinato e completo
Queste caratteristiche generali, riferite alle sequenze:
descrivono l’esercizio nella sua fase “matura”, sono cioè un obiettivo da raggiungere.
La “24 movimenti” è stata la prima sequenza di taijiquan moderno. Ideata con fini di standardizzazione e divulgazione di massa è ancor oggi una delle forme più conosciute in Cina e nel mondo intero.
La “88 movimenti” ricalca la sequenza Yang classica utilizzando però modalità gestuali tipiche della “24”. Fu creata per fornire agli appassionati di taijiquan uno strumento più complesso e impegnativo ma con uno standard gestuale unificato che ne facilitasse la diffusione su scala nazionale.
La “48” è costituita da movimenti tratti dagli stili Yang, Chen, Wu e Sun rimodellati secondo lo standard moderno della “24”. Fu creata da Li Deyin e Men Huifeng quale strumento tecnicamente vario e complesso adatto ad un’applicazione agonistica.
Nel 1956 la Repubblica Popolare Cinese varò una politica sportiva di recupero e diffusione dell’arte marziale in campo sportivo. Furono costituite commissioni d’esperti allo scopo di creare esercizi e regolamenti e formare insegnanti; nasceva così il wushu sportivo.
Per il taijiquan fu creata, sulle basi dello stile Yang, la sequenza semplificata in 24 movimenti (jianhua taijiquan 24 shi), uno strumento semplice, breve e codificato per la diffusione di massa. Negli anni ’60 il gruppo di lavoro per la riforma del wushu della Commissione Statale per lo Sport, produsse altre forme: la 88 movimenti, la 32 spada, il tuishou.
Nel decennio 1966-1976 ogni attività, compresa la pratica del taijiquan, venne congelata a causa della Rivoluzione Culturale. Alla fine degli anni ’70 riprese lo studio dell’arte marziale e in particolare proprio del taijiquan che divenne la forma di ginnastica a corpo libero più praticata in Cina.
Nel 1982, a seguito delle riforme politiche di Deng Xiaoping, vi fu un grande impulso alla crescita e alla divulgazione del wushu. Grazie all’apertura delle frontiere gli insegnanti cinesi poterono recarsi all’estero e gli istituti accogliere studenti stranieri. Il taijiquan divenne uno sport agonistico anche in Occidente.
anziani praticano il taijiquan semplificato al parco
Le caratteristiche e i principi del taijiquan moderno, per quanto più semplici e meno profondi di quelli del taijiquan tradizionale, sono pur sempre da essi dedotti e non risultano pertanto in contraddizione.
Tuttavia il livellamento verso il basso della pratica, giustificato con fini di massificazione, ha portato alla nascita di generazioni d’insegnanti di basso livello, con scarsa comprensione dei principi e della tecnica, spesso protagonisti di fallaci interpretazioni dei principi stessi e quindi di una fallace trasmissione ai loro studenti.
Ecco dunque che per un nobile motivo – la diffusione della disciplina – s’è spesso ingenerato un vortice negativo: la confutazione della disciplina stessa. I requisiti del Taijiquan moderno
Fonte: Taijiquan yundong (lo sport Taijiquan), Renmin Tiyu Chubanshe (Editrice Educazione Fisica Popolare), Beijing 1978. traduzione dal cinese e note esplicative di Fabio Smolari taijimoderno1
Caratteristiche generali
轻松柔和 qingsong rouhe, sciolto e armonioso
连贯均匀 lianguan junyun, collegato e regolare
圆活自然 yuanhuo ziran, circolare e naturale
协调完整 xiediao wanzheng, coordinato e completo
Queste caratteristiche generali, riferite alle sequenze:
descrivono l’esercizio nella sua fase “matura”, sono cioè un obiettivo da raggiungere.
La “24 movimenti” è stata la prima sequenza di taijiquan moderno. Ideata con fini di standardizzazione e divulgazione di massa è ancor oggi una delle forme più conosciute in Cina e nel mondo intero.
La “88 movimenti” ricalca la sequenza Yang classica utilizzando però modalità gestuali tipiche della “24”. Fu creata per fornire agli appassionati di taijiquan uno strumento più complesso e impegnativo ma con uno standard gestuale unificato che ne facilitasse la diffusione su scala nazionale.
La “48” è costituita da movimenti tratti dagli stili Yang, Chen, Wu e Sun rimodellati secondo lo standard moderno della “24”. Fu creata da Li Deyin e Men Huifeng quale strumento tecnicamente vario e complesso adatto ad un’applicazione agonistica.
From the diary of XIV Rendez-vous du Carnet de Voyage in Clermont-Ferrand: 2nd day
Chinese seal in the red clay
Second day of Rendez-vous du Carnet de Voyage is just passed.
This morning when I get out of the Hotel to make a good breakfast in the petit “Pâtisserie – boulangerie” just a few steps from here, the cold cold wind and rain of yesterday disappeared and it was a nice sun-rising.
Quickly setting up again my stand (n.118) with some change in disposition of my stuff, I start to meet people coming to Polydrome to watch the Rendez-vous, and I’m always so surprise from the high interest and the numerous question visitors use to ask about my work as carnetist.
Many many questions, many many differences among questions, but while hours passing by, and my eyes crossing with other people’s eyes, in my mind I start thinking about beauty of diversity…
I was impressed once again from the beauty in every single expression of the eyes of the guests of my stand coming to me and looking at my paintings…
I feel portait every second more and more the best best way to express all impressions I have from meeting people…; if I have time, I wish I can portrait everybody come in my life!!!
Day passed quickly between dedications, free-hand watercolors and visiting some friends’ stands.
I moreover found some really really strong inspiration for further works, buying some precious carnet from artist and the Rendez-vous, planning and dreaming some new project at every step.
Evening come quickly with the soft hug of a group dinner in the “Hotel de Puyis” in Clermont.
A white long cloth was disposed over each table, thus in a blink of an eye folks just start to paint on it, and I do to.
It was 2 says that cutting some really few few free-time minutes after lunch to gather among stands, I was looking for the Spanish friend Luis Padron, and finally we met just at the table during the dinner,,, and this is one of the gift that I learn to appreciate, as to have the stand of the Russian friend Ivan Krasnobaev just in front of me.
Backing to my Hotel, we took a walk with the friend Ivan and speak really a lot about anything: religion, recent history of our country, politics, art, how’s living in our cities…
Another of the gift which I learn they are the most important for my life.
It’s now time to take a rest and wait ’till tomorrow morning coming.
From the diary of XIV Rendez-vous du Carnet de Voyage in Clermont-Ferrand: 1st day
After being in Clermont from yesterday afternoon, setting up my stand with some Azulejos-style background and putting all things in the right place, we just went out for a good dinner taking a bit of rest, waiting for the 1st day of Rendez-vous…
Setting-up of my stand in Clermont
1st day of Rendez-vous come, with a lot of happy meeting of old friends (someone I ain’t seen from 2011) and some-others I first meet this year.
Crowd of pupils come to my stand for a Dragon painting and I’m lucky ’cause pupils allways give me a good charge in doin’ things.
This year I was selected to attend to the Rendez-vous with my carnet de voyage on Portugal, and my carnet d’etude about “The Drifter”, a surf movie by Taylor Steele focused on Rob Machado drifting in Indonesia and Bali.
I was so so happy to have met some pupils, young and not so young people who came from Portugal or Brasil, thus we can speak a little of Portuguese here in Clermont.
Speaking about Portugal with a friend just met with Portuguese origin: I wish I can speak Portuguese better: a minha patria è a lingua portuguesa!
Portugal – Carnet de Voyage
The Drifter – carnet d’etude
First day just passed by, but I had so much positive feed-backs and so many inspirations and ideas for further works and for developing my way of painting and making Carnet de Voyage. I’ll try to apply such new inspiration into the work I’m doing about Hawai’i, which is the set of carnets – maybe the most important work I’ve never did in my all life – which I’m going to proceed in painting when I’ll be back from Clermont.
Very happy to meet Sighanda, Federcio Gemma, Dario Grillotti and his girlfriend, Elena and Claudio Monaco once again in this so important an happy event. So so glad to have 1st met Carola Zerbone with her so beautiful work on Inde du Nord.
From the diary of XIV Rendez-vous du Carnet de Voyage in Clermont-Ferrand: 1st day
After being in Clermont from yesterday afternoon, setting up my stand with some Azulejos-style background and putting all things in the right place, we just went out for a good dinner taking a bit of rest, waiting for the 1st day of Rendez-vous…
Setting-up of my stand in Clermont
1st day of Rendez-vous come, with a lot of happy meeting of old friends (someone I ain’t seen from 2011) and some-others I first meet this year.
Crowd of pupils come to my stand for a Dragon painting and I’m lucky ’cause pupils allways give me a good charge in doin’ things.
This year I was selected to attend to the Rendez-vous with my carnet de voyage on Portugal, and my carnet d’etude about “The Drifter”, a surf movie by Taylor Steele focused on Rob Machado drifting in Indonesia and Bali.
I was so so happy to have met some pupils, young and not so young people who came from Portugal or Brasil, thus we can speak a little of Portuguese here in Clermont.
Speaking about Portugal with a friend just met with Portuguese origin: I wish I can speak Portuguese better: a minha patria è a lingua portuguesa!
Portugal – Carnet de Voyage
The Drifter – carnet d’etude
First day just passed by, but I had so much positive feed-backs and so many inspirations and ideas for further works and for developing my way of painting and making Carnet de Voyage. I’ll try to apply such new inspiration into the work I’m doing about Hawai’i, which is the set of carnets – maybe the most important work I’ve never did in my all life – which I’m going to proceed in painting when I’ll be back from Clermont.
Very happy to meet Sighanda, Federcio Gemma, Dario Grillotti and his girlfriend, Elena and Claudio Monaco once again in this so important an happy event. So so glad to have 1st met Carola Zerbone with her so beautiful work on Inde du Nord.