China 2011 pics on Digital Journal

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On my Digital Journal I’ve just finished to upload and prepare the galleries and albums of the hundreds of pictures I’ve taken in the trip of this summer in China, from Beijing to Henan, backing to Beijing via Shanxi.

I’m just working on my China 2011 Carnet de Voyage painting, patchworking and writing about the feelings of the travel, that’s were I’ll put myself inside, with the lot of changes, as only any trip to China can do!

The song which I use to listen since I was back is DT Stylee by John & Roy, and perfectly describes by music and lyrics some feelings I gently got from someone of our travel crew, so just quote!

Hitting downtown today, I see you and try to say hey
But you’re tripping over yourself and you’re looking in poor health
You’re a long way from home and you’re standing there all alone
With a half full bottle beside
From the day you’re trying to hide

I admit, this is bothering me as I feel positive energy
But your negative vibe’s taken hold of my mind, body, and soul
I don’t mean no disrespect, I just see all this neglect
And it’s making me feel sad
What’s the life that you have had?

I know this lifestyle is not your first choice
And I know what you’re saying to me is not your only voice
And I know you understand something, that this ain’t no way to be living

I hope one day that you will rise
Out the dark and clear your eyes
See the life you are abusing
Make it good and start again
Find yourself a place to cal home
Somewhere where you’re not alone
Somewhere where you feel good about yourself
Where happiness is your source of wealth

 

 

La ragione per cui gli atleti cinesi di Wushu sono così bravi

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Seguendo i vari links mentre spulciavo video di Taolu, ho trovato il sito di Mark Moran – www.wushuzilla.com, ed ho notato
dei titoli assolutamente interessanti.

Ho deciso quindi di tradurli dall’Inglese, perchè mi piaceva farlo e perchè quando traduco qualcosa ne assimilo molto di più
i contenuti; poi credo che quello che lui scrive sia molto molto importante, e mi trovo perfettamente daccordo con le sue
opinioni e con la sua analisi molto precisa dell’allenamento del Wushu e dei vari fattori che complessivamente ne
orchestrano lo svolgimento.

C’è anche un secondo testo di Mark che ho tradotto, molto molto bello e davvero importante, che riguada invece la perdita
degli stimoli nell’allenamento del Wushu: “
How
to Maintain Your Motivation for Training?
” e cioè Come
mantenere la tua motivazione per l’allenamento?

La ragione per cui gli atleti cinesi di Wushu sono così bravi

Mia libera traduzione dei 3 blogs di Mark Moran “ The Reason Chinese Wushu Athletes Are So Good

Non insisterò sulla mia incompetenza di fronte ai testi che ho da commentare. […] Vi prego però
di essere estremamente indulgenti nei miei riguardi. Emmanuel Lévinas, 1977 “Du Sacré au Saint – Cinq nouvelles lectures talmudiques”

ho sentito molto spesso (sia da altre persone che nel mio cervello) la domanda:
ma perchè gli atleti cinesi di Wushu sono così pazzescamente bravi???

risposta veloce?

Read More…

l’Istituto del Consenso

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« La globalizzazione non è un fenomeno naturale,

ma un fenomeno politico

concepito per raggiungere obiettivi ben precisi. »

(Due ore di lucidità, Conversazioni con Noam Chomsky)

Noam Chomsky - retrived from http://aviewfrommybalcony.files.wordpress.com/2008/03/noam-chomsky.gifLa critica al fenomeno della globalizzazione è un argomento arcinoto, diffusosi capillarmente nelle nostre vite, e dunque diffusosi anche nella mia, che mi coinvolge profondamente, poichè l’idea che vi sia un lento ed inarrestabile moto di “conversione” ad un concetto di “globale” comunemente identificato come giusto e corretto ed a cui tendere mi spaventa di brutto, e mi rende sospettoso verso chiunque e qualunque cosa mi circondi e si propagandi direttamente ed indirettamente come fonte giusta di informazione! Specialmente se essa diviene publicizzata, specialmente se questa fonte mediatica parla, agisce, palesa, dichiara, premia, punisce, ecc…
Come è possibile ipotizzare e soprattutto credere che il concetto di globale possa davvero essere un prodotto naturale della civiltà umana, e che esso possa e debba essere esteso, diffuso, predicato?
Come è possibile ancora credere ciecamente a quanto uniformemente viene distribuito dai mass media che dalla più piccola realtà sociale alla più grande nicchia sociale (nazionale, internazionale, mondiale) quotidianamente parlano “a nome di tutti” ed a nome di “una verità” che però non è provata, non è dimostrata?
Spesso, nella mia vita, ho sentito, letto, visto, riscontrato pareri e situazioni comunemente accettati che non solo non rispechiavano minimamente la personale esperienza ed il mio vissuto, ma che sostenevano esattamente il contrario di quanto io, sempre nel mio piccolo, avrei potuto dire e ricordare sullo stesso argomento…
Come, dunque, non scattare nella mia mente che questa stessa inconguenza tra l’informazione comunenmente accettata ed il reale conosciuto e riscontrato nel mio piccolo quotidiano, magari potrebbe esservi anche nel grande vissuto della nicchia sociale maggiore in cui io, essere umano pensante e agente, vivo? Se la strumentalizzazione dei mezzi di comunicazione e della totalità dei mass media è stata evidente in taluni momenti storici a me vicinissimi e tutt’ora contemporanei, (latte avriato dalla Cina) come lenire il mio istinto e la mia propensione ad analizzare altri fatti ed altri eventi della mia storia e della storia della mia vita, ed a identificare e ritrovare pattern sociali/comportamentali simili ed applicabili ad altri microcosmi in cui orbito?
Se studio, rileggo, ripenso alla mole di epserienze, di discussioni, di email, di parole udite pronunciate e scambiate con certe persone in certi luoghi (una mole di documenti impressionante e tutta conservata,,,santissima abitudine del non buttar mai via niente che già l’anno scorso mi è tornata utile), come non accorgermi dell’uso fraudolento dela parola, cioè della trasmissione d’informazioni, e della piattezza conformistica del dialogo e del dialogante medio, che non si sofferma a chiedersi: ma la trasmissione del concetto A è…davvero…vera?
Ed accetta il “si dice”,
Ed esegue quello che “si deve fare”
E non discute di quanto “si è deciso”, ecc…
Ed il meccanismo perfido attraverso cui si attua questo livellamento, appiattimento, è costituito da una sorta di fissazione delle priorità di un’autorità mediatica, come se esistesse una certa fonte di parole/cioè d’informazione che per la sua indole che comunemente SI riconosce come straordinaria, diventi una fonte d’informazione, uno strumento mediatico, il cui enunciato ed il cui comportamento determini una sorta di struttura prioritaria, alla quale tutti gli altri esseri umani, i media minori, devono più o meno adattarsi a causa della scarsità delle proprie risorse, a livello di autorità e di “fama” a disposizione.
Emmanuel  Levinas, retrived from http://listverse.com/wp-content/uploads/2008/05/418px-emmanuel-levinas.jpgAllora le o la fonte primaria che fissa le stesse priorità delle informazioni che comunemente SI accettano, e dei comportamenti che comunemente SI tengono, non sono altro che l’impersonificazione mediatica di quello che sono, nel mondo economico della globalizzazione, le grandi società commerciali a redditività molto alta, che realizzano il tutto con un puntuale pilotaggio delle informazioni diffuse dai mass media verso i telespettatori, codificando i propri interessi in verità che comunemente SI accettano, trasmettendo informazioni a cui tutti gli altri media minori debbono fare eco per poter compartecipare alla mensa della fonte primaria, cibandosi delle sue briciole.
Questa fonte mediatica primaria, dunque, in realtà esegue un azione moooolto antica: tira l’acqua al su’ mulin, e possibilmente prosciuga l’acqua agli altri mulini e dai potenziali futuri mulini
Questa fonte mediatica primaria io nel mio microcosmo la chiamo “media/somma-autorità-eminente“.
L’obiettivo di media/somma-autorità-eminente è quello che Chomsky definiva come la “fabbrica del consenso”, ossia un sistema di propaganda estremamente efficace per il controllo e la manipolazione dell’opinione pubblica… (Manufacturing consent: the political economy of the mass media 1988, Understanding power: the indispensabile Chomsky 2002)

天坛公园 – Tian Tan Gongyuan

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Il Tempio del Cielo, costruito nel 1420, costituiva la sede dei sacrifici al cielo e alla terra degli imperatori delle due dinastie Ming e Qing (1368-1911).

Posto a Pechino a sud della Città Proibita, ha una superficie quattro volte maggiore a questa, la parete di cinta sud è rettilinea, a simbolo della terra, mentre quella nord è semicircolare, a simbolo del cielo, una struttura derivante dall’antica concezione cinese del “cielo rotondo e terra quadrata”. Il complesso si suddivide in esterno ed interno, gli edifici principali si trovano lungo l’asse sud-nord, nell’ordine s-incontrano l’Altare circolare, il Tempio del Dio dell’universo e il Tempio della preghiera per il buon raccolto.

L’Altare del cielo è una piattaforma circolare di tre piani, ognuno dei quali circondato da una balaustrata in pietra, che costituiva la zona centrale dei sacrifici imperiali al cielo.

Estremamente complessi, questi si tenevano in generale prima dell’alba del solstizio d’inverno (verso il 22 dicembre del calendario lunare), ed erano presieduti dall’imperatore. Per l’occasione venivano appese grandi lanterne rosse davanti all’altare, con all’interno candele alte più di un metro. A sud-est dell’altare si trova una serie di speciali bracieri, che servivano a bruciare gli animali e le giade e sete offerti in sacrificio: nel corso della cerimonia, il fumo profumato si diffondeva fra il rullo dei tamburi, con un’atmosfera severa e maestosa. Il Tempio del Dio dell’universo, posto a nord dell’altare, è un piccolo edificio circolare ad un piano che normalmente ospitava le tavolette rituali delle cerimonie di sacrificio, è circondato da un muro rotondo, il famoso Muro dell’eco, una struttura straordinaria in quanto se si parla a bassa voce ad una delle estremità, all’altro capo si può udire chiaramente.

Altro edificio sacrificale è il Tempio della preghiera per il buon raccolto, una grande struttura circolare a tre cornicioni eretta su una terrazza circolare a tre piani: dal nome si capisce subito che qui l’imperatore pregava per il buon raccolto estivo, di conseguenza l’edificio ha rapporto con la cultura agricola, ad esempio le quattro colonne interne più alte si dice rappresentino la primavera, l’estate, l’autunno e l’inverno.

Gli antichi cinesi suddividevano il giorno in 12 periodi, per cui le 12 colonne che sostengono il primo cornicione rappresentano i 12 periodi, mentre le 12 colonne mediane indicano i 12 mesi dell’anno, per un totale di 24 colonne, simbolo dei 24 periodi del calendario lunare.

A parte l’Altare del cielo e il Tempio della preghiera per il buon raccolto, gli edifici principali del complesso, all’interno della porta ovest si trovano ancora il cortile della musica sacra e le stalle degli animali sacrificali: il primo ospitava i musicisti e nel secondo erano allevati gli animali da sacrificare.

Nella costruzione del Tempio del Cielo, gli antichi maestri artigiani hanno dato prova di un’abilità impareggiabile, con enormi risultati ad esempio dal punto di vista dei colori degli edifici. Gli edifici imperiali utilizzano per lo più tegole di maiolica gialla, simbolo del potere imperiale, invece negli edifici del Tempio del Cielo gli artigiani hanno utilizzato tegole del colore del cielo, ossia blu, come colore principale, che ricoprono il colmo del Muro dell’eco, i tetti del Tempio del Dio dell’universo e del Tempio della preghiera per il buon raccolto, di due edifici secondari e della porta d’ingresso.

Nel 1998 il Tempio del Cielo è stato inserito nella Lista del Patrimonio Culturale Mondiale, la Commissione del Patrimonio Culturale Mondiale si espresse in merito con queste parole: “Come il maggiore antico complesso sacrificale rimasto in Cina, il Tempio del Cielo è famoso nel mondo per la sua rigorosa pianificazione, speciale struttura architettonica e meravigliosa decorazione, per cui non solo occupa un’importante posizione nella storia dell’architettura cinese, ma costituisce anche un prezioso patrimonio dell’arte architettonica mondiale“.

Nel Parco del Tempio del Cielo vivono oltre 60 mila cipressi, tra cui 3.600 hanno una storia centenaria, che si trovano principalmente attorno al Tempio della Preghiera per il Buon Raccolto, all’Altare Circolare e alla Volta Celeste Imperiale, ma ce ne sono anche numerosi a nord-ovest e nella parte settentrionale dell’esterno del Parco del Tempio del Cielo. Questi cipressi verdi fanno risaltare gli edifici divini, creando un’atmosfera solenne e riverente. L’ex-Segretario di Stato americano Kissinger che visitò 12 volte il Tempio del Cielo, esclamò davanti alla distesa di cipressi: “Per gli Stati Uniti, grazie alle tecnologie scientifiche, non comporta nessuna difficoltà costruire edifici stupendi come quelli del Tempio del Cielo, ma questi antichi cipressi centenari non hanno uguali.”

Il Cipresso Guibai è stato piantato durante il regno dell’imperatore Jia Jing della dinastia Ming, ed ha un’età di circa 500 anni. L’albero è alto circa 10 metri, è frondoso, sulla superficie del suo tronco vi sono numerose fenditure che con il trascorrere del tempo hanno assunto una forma a spirale tanto da sembrare nove dragoni attorcigliati al tronco dell’albero. Inoltre, nel Tempio del Cielo ci sono anche il Cipresso delle Richieste al Cielo, il Cipresso del Benvenuto, il Cipresso abbracciato all’ Acacia e ed altri ancora.

Nel Tempio del Cielo ci sono numerosi alberi antichi dalle forme strane e svariate, molti di questi alberi antichi furono piantati da importanti esponenti politici. Il 5 aprile 1917, l’allora Presidente della Repubblica Cinese, Li Yuanhong, alla guida di molti deputati del governo del tempo, piantò centinaia di cipressi nella parte orientale del Padiglione dell’Astinenza.

Lo stesso giorno, 44 anni dopo, il neozelandese Vilcocks interrò 3 abeti nel Giardino dei Cento Fiori, diventando il primo amico straniero a piantare alberi nel Tempio del Cielo. In seguito, molti altri amici internazionali si sono recati qui per piantare gli alberi, tra cui importanti esponenti politici, personalità di organizzazioni popolari e altri amici stranieri: nonostante le differenti specie di piante, vengono chiamati tutti “Alberi dell’Amicizia”.

Il 12 marzo 1985, Deng Xiaoping e alcuni altri tra i principali dirigenti di Stato di allora piantarono un gruppo di cipressi sul lato meridionale della porta orientale del Tempio del Cielo, il Segretario Generale del PCC, Hu Yaobang, propose sul posto che la prima domenica di aprile di ogni anno fosse fissata la giornata dell’imboschimento volontario per tutti cittadini di Pechino. In occasione della seconda ricorrenza della Giornata dell’imboschimento volontario, Deng Xiaoping ed altri dirigenti politici cinesi si recarono di nuovo qui, e piantarono personalmente parecchie decine di pini. Nell’aprile del 1997 e del 1999 l’ex Presidente cinese Jiang Zemin interrò vari cipressi e ginepri cinesi.

Nel Parco del Tempio del Cielo si trova anche il Giardino dei Cento Fiori, che ha una superficie di 30.000 metri quadrati, in cui si trovano piante e fiori comunemente conosciuti come peonie e l’acacia cinese ed altre specie di piante rare.

I sentieri del giardino sono stati tracciati a forma dell’ideogramma cinese “mi”.

Ci sono numerose aiuole, prati e piante ornamentali.

Con le sue piante frondose ed i suoi fiori variopinti, questo luogo è uno degli scenari più incantevoli del parco del tempio del Cielo.

Quando nel gennaio del 1976 il Primo Ministro cinese si spense, i dipendenti del Parco del Tempio del Cielo piantarono qui un pino per esprimere il loro cordoglio e onorare la sua memoria, e quest’albero fu chiamato “l’albero della memoria del Primo Ministro Zhou”. Attualmente è stato eretto un muretto che lo circonda con incastonate delle pietre del lago Taihu.

Ad est del Giardino dei Cento Fiori si trova il Giardino delle Rose cinesi, dove sono state piantate 4.000 rose cinesi di più di 100 varietà,. Al centro del giardino si trova una grande aiuola di fiori quadrata alla quale si accede salendo dai gradini che si trovano su ogni suo lato, ed al suo centro si trova conca a forma circolare attorno alla quale crescono rose cinesi bellissime dai colori variopinti. A nord del giardino sono piantati Lilla, Forsizie ed altre specie di piante, che creano uno scenario incantevole.

二凛凛五年, 九月二号

在天坛公园,北京

Entrare…

Da XiMen…ho i brividi sulla pelle

天坛公园西门

E uno schizzo al cuore, come quando ho paura di cadere

La realtà è confusa all’alba da un’aria umida, opaca…

E un orizzonte infinito tra alberi e piante

E nuvole

E il sole

E la mia pelle s’accappona e mi viene il vuoto nella pancia, come quando ho paura di brutto

E conosco questa sensazione, già tante volte l’ho provata…

I brividi…il sole mi scalda così tanto da farmi venire i brividi

In Italia i muri della mia palestra a volte mi schiacciano

Si chiudono

Perché c’è troppa pressione…

Perché mi accorgo che molte cose che potrebbero andare non vanno…

Sono confuso…i miei passi proseguono…reagiscono

È una caccia

A me stesso…

A quello che provo e per chi…

È un brivido che parte dal mio cuore e vola via a migliaia di Km lontano…

da chi mi è amica e non di più…da chi amo e non di –

Qui tutto si sta compiendo…

Gli allenamenti…

Mai avrei pensato di riuscire a fare tutto questo in soli 2 mesi…

Ed il ritorno in Italia, come sarà???

Mi sento così diverso, così cambiato…così strano e con idee chiare…

Ho anche paura!!!

Paura di vederla…

Paura di riprovare

lo schizzo al cuore che mi prende ogni volta che la incrocio

Forse…forse…

Non devo tornare…

Forse non voglio tornare

Non voglio nemmeno non tornare…sono diviso in 2: voglio più di ogni altra cosa rivedere Claudia, e voglio più di ogni altra cosa non vederla più!!!

PERCHE’ NON RIESCO…

NON RIESCO AD IMMAGINARMI LA MI’ VITA SENZA DI LEI

E quindi voglio tornare.

ORA!!!

DA LEI!!!

ma…

ma…

non torno da lei…

perché NON VUOLE ME!!!

E quindi…

Cosa mi rimane se non camminare…

Da Ovest a Est, per questi viali, fra i cinesi

IO

Unico Italiano a quest’ora…

Seguo…

Le orme invisibili di Fabio, di Riccardo…attraverso

Attraverso…

TianTan

在天坛公园日出

ed in quest’aria profumata e rosa e viola il suono della tua voce mi culla dolce, dentro di me…e anche se sei così distante da me, anche se non sei con me, te sei nel mio cuore…

e tutto parla di te, ed io parlo di te a tutto

Gli alberi, piccoli e grandi…sanno che in Italia,a Firenze, c’è una bimba che è forte come le loro radici…che è dolce come la loro ombra…ed ai fiori che profumano l’aria racconto che dei giorni, mentre mi alleno in palestra, capisco che Clau arriva anche se non la vedo perchè sento il profumo che ha sulle felpe e sui capelli

Il vento, un regalo di Dio, perché ci salva dal caldo altrimenti tremendo…

Il vento è mio amico ed accarezza la mia pelle e le mie ciglia…ed io ne respiro l’aria…e gli chiedo per favore di andare fino a Firenze e di accarezzare piano piano anche la tua testa e le tue mani…ed i tuoi capelli

Questo posto

Questo parco

È meraviglioso, ed è la mia WuShu Guan più importante di Beijing

Qui ho potuto studiare 武当剑,吴式太极拳,吴式太极剑…studio 3 cose che nessuno dove torno consce…nessuno dove torno conosce perché non le ha studiate qui, in questo modo, in questa dimensione naturale.

Credo in Dio

Qui non puoi non crederci…

Qui vivo la sua grandezza…

Dio è un artista

Qui vedo i suoi quadri e le sue sculture…io

Io…

Chi sono???

Sono come questa piccola formica…

Sono un piccolo bruscolo che piano piano va da Ovest a Est…che va verso il sole rosa ed arancione che gioca fra i rami e le nuvole viola…

Sono una vita che scorre in un fiume di verde e di rosso, di giallo e ancora rosso…e rosa…mentre il mio cuore batte ci sono tantissimi cuori che pulsano e che mi danno vita, mi danno amore.

Mi sento una spugna nell’acqua…la mia pelle non è una barriera

Ho i brividi da tanto che qui è bello

E poi…

E poi…io nel cuore cosa sento???

Sento caldo

E tremare E sento bianco e blu

Sento piccoli piccoli scossoni ed un abbraccio dolce…come se ci fosse un caledoscopio che tutto rifrange e riflette

Sento come una cascata di acqua e note piccole piccole mentre penso che:

Clau dorme…

Dorme da poco…

era dolce quando dormiva

Lei con me è sempre dolce, anche quando mi avrebbe dovuto stroncare

41 movimenti su 64…吴剑…anche questa…se la imparo

Penso…

Questo anno…

Lavoro questo stile…

Potrebbe essere il mio…potrebbe davvero…non è un caso aver incontrato lei…

non è mai un caso niente.

Di questo che scrivo…

È quello che sono, quello che è nel mio cuore

Voglio che 2 persone leggano: Claudia e Ale

Rimango sulla mai strada, sulla mia linea

‘fanculo a chi mi farà il processo, si può biasimare il leone perché mangia la gazzella???

Da Ovest a Est, da Xi Men a Dong Men

Sono libero

Faccio

Penso

Amo

Tu leggerai questa pagina Clau???

Leggerai quelle dopo?? Avrai letto quelle prima??

E tu Ale???

Venire in Cina…

Un’esperienza che non posso descrivere…

Venirci innamorato di te Claudia…

Venirci senza di te Ale…

È anche così triste

Alcune cose che vorrei che voi aveste vissuto…

Polvere

E acqua

Sono andate via…

e non riesco a darvele, a metterle su questi fogli.

Cambierai mai Clau quello che provi per me???

E cambierà mai quello che provo per te???

Molte cose sono cambiate, ma tu…

tu m’incanti sempre, da sempre…

ed io..

io, cosa posso fare se non dirti che ti amo?

Perché ti voglio bene è un briciolino di meno…un briciolino grande come un pianeta…io sono innamorato di te

E cammino…

Da Ovest a Est

E ti penso, mentre Dio, o Buddha, o chissà chi dipinge cose meravigliose e mi sento in pace, libero, innamorato di te.

Quando tornerò tu che farai???

A volte il mio cuore si spacca

Ma io ho una colla…non finisce mai…non so perché…quindi che si spacchi pure

Perché…

Ti prometto che non ti dico più cosa provo per te…cioè…riprometto di mentirti???

Di girare quando voglio andare dritto???

Mi manchi tanto Claudia

Mi manchi tanto Ale

Perché ti amo Claudia

Perché sei come un fratello per me Ale

Se adesso morissi…

E non esprimessi…non rendessi al mio amico vento questo che ho nel mio cuore…perché piano piano si sollevi oltre tutto…

Oltre questa città…

Oltre le montagne dello Si Chuan…

九寨沟

Oltre quelle tonde e verdi dello Yun Nan…

云南珠海

E giocasse fra le nuvole…

Bianche, rosa, rosse…le ho viste anche verdi e quasi gialle…

Ed arrivasse a sfiorarti la bocca ed il naso Clau…

E ti abbracciasse piano Ale…

Questo sono ora…

Una piccola vita che da Ovest scivola ad Est, mentre ti amo Clau, mentre sei mio fratello Ale.

La parte introduttiva a Tian Tan è tratta da

* China Radio International

http://italian.cri.cn/chinaabc/chapter22/chapter220113.htm

e http://italian.cri.cn/441/2006/11/09/43@69137.htm

* Tuttocina: http://www.tuttocina.it/Cina-tour/Beijing/tiantan.htm

Articolo a cura di 羞龍 Xiu Long

九寨沟 – Jiu Zhai Gou

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Le montagne dello Si Chuan sono belle, incredibilmente belle, indescrivibili!!!

Il tempo poi ha reso ancora più bello e particolare il paesaggio di JiuZhaiGou: pioggia, sole, nebbia e nuvole hanno creato dei giochi di luce così belli…
Mei mi racconta che c’è un detto, in Cina, che dice: chi non è stato a JiuZhaiGou non ha visto la Cina !!!

Ed effettivamente…è proprio un posto bellissimo!!! Lo stesso detto l’ho sentito praticamente per ogni posto che abbiamo visitato, Grande Muraglia compresa, ma JiuZhaiGou mi ha veramente colpito…

Mai vista una cosa così…mai vista

Bambini…che vendono bracciali buddisti

Una bambina così bella…gioca a nascondersi dalla mia foto…le compro delle piccole cose…non ti dimenticherò mai piccola

Quei laghi

Un lago detto “lo specchio”…non capisci…dove finisce il vero ed inizia il riflesso delle cose

Non capire

Non c’è niente da capire

Solo respirare

Bagnarsi in tutto ciò

Nel lago blu…grande, grandissimo…immobile e silenzioso…tutto questo???

Per un’anatra che nuota piano

Dio

Che bello

www.xiulong.it 2004年,中国日记 – diario Cina

羞龙Xiu Long