Da questo anno l’associazione VICINA organizza e tiene corsi di Wushu per bambini e ragazzi!!!
I corsi si tengono il Martedì, Giovedì e Venerdì, dalle 18.00 alle 19.30 presso la palestra della Scuola Edoardo de Filippo, in Via de’ Bassi (cancellone accanto al circolino ARCI), ed avranno inizio ufficialmente da Ottobre.
Le discipline praticate saranno Nanquan e Changquan, ossia i due metodi di Wushu moderno sportivo ufficiali delle competizioni nazionali ed internazionali, adottate anche nell’inserimento scolastico in Cina; l’associazione tiene anche progetti educativo-motori prorio indirizzati alle scuole primarie e secondarie di primo livello (elementari e medie per il vecchio italiano…)
Per partecipare ai corsi è necessaria:
Iscrizione all’Associazione VICINA, quota annuale (effettivi 12 mesi) di € 30.00, comprensiva di assicurazione e tesseramento F.I.Wu.K. (federazione nazionale Wushu Kungfu ufficialmente riconosciuta dal CONI e dagli enti internazionali di Wushu)
Quota mensile da pagarsi entro il 15 di ogni mese, di € 35.00
Una fototessera e certificato medico di idoneità alla pratica sportiva
Siamo molto contenti di avere nella nostra piccola associazione Stefano, ormai compagno di allenamento serale alla Barsanti.
Personalmente sono proprio felice di esserci trovati, di essere in amicizia, e di condividere la passione e l’amore per le arti marziali cinesi, in libertà ed ognuno con le proprie metodiche e […]
Siamo molto contenti di avere nella nostra piccola associazione Stefano, ormai compagno di allenamento serale alla Barsanti.
Personalmente sono proprio felice di esserci trovati, di essere in amicizia, e di condividere la passione e l’amore per le arti marziali cinesi, in libertà ed ognuno con le proprie metodiche e le proprie specialità.
Per chi fosse interessato ad approfondire, ad orari ed informazioni più dettagliate su Stefano Tronconi, sul Tanglang quan Meihua, ed eventualmente per contatti, ecco il link alla pagina web di Stefano: http://www.kungfutanglang.com
Sono molto soddisfatto che il 2009 si concluda con la pubblicazione su Enertao del mio articoletto sulla terminologia del Wushu inerente alle forme del palmo.
Il mio progetto sarebbe di proseguire con le forme della mano (gancio, dita ed artiglio) e poi passare alle forme del passo; questo come primissima parte di quello che vorrei diventasse un breviario della terminologia fondamentale del Wushu; il pdf dell’articolo è disponibile a questo link diretto.
Ci tengo a precisare che per la pubblicazione di questi articoli su Enertao non sono retribuito in alcuna misura, se non dalla soddisfazione di veder pubblicato materiale che scrivo durante il mio studio – anche teorico – del Wushu su una rivista importante e diffusa quale Enertao; grazie quindi alla redazione per la fiducia accordatami e per la continuità con cui il mio materiale viene pubblicato.
Dopo l’articolo dedicato a Nushu della carissima Jiejie Francesca (adesso divenuto pagina fissa, così come sarà per questo lavoro straordinario!!!), con grandissima gioia ritorno a presentare il lavoro di un amico! Un lavoro superbo, del mio fraterno e compagno di VICINA Alessandro, Tie Baozi, dedicato a 叶圣陶 Ye Shengtao, scrittore, letterato, fondatore dell’Associazione 文學研究會 per lo studio della letteratura, la cui vita intera (28 Ottobre 1894 – 16 Febbraio 1988) è stata dedicata alla scrittura, alla pubblicazione del all’educazione al linguaggio (文學為人生).
Il lavoro di Tie è suddiviso in 4 sezioni, delle quali la I è una panoramica introduttiva sulla straordinaria figura di 叶圣陶, sulla sua concezione di “letteratura per la vita” e come riflesso speculare del mondo e della realtà circostante, dunque di sguardo “allenato” all’osservazione “non necessario soltanto per il bene della letteratura, piuttosto, occhi allenati, in realtà nutrono la vita“. Un altro aspetto fondamentale della poetica di 叶圣陶 èil concetto di educazione, con un orvesciamento della prospettiva nel rapporto allievo-maestro per la realizzazione della condizione di sviulppo, nello studente, di un proprio modello di valutazione ed in senso critico individuale.
Questo conceto, per me interessantissimo e davvero urgente in ambito educativo scolastico ed extra-scolastico, urgenza derivata dalla personale esperienza in ambiti accademici ed in strutture sportive regionali e nazionali, è sviluppato ed approfondito da Tie nella IV sezione, assieme ad il concetto di “vissuto come argomento letterario” che emerge dalle parole dello stesso 圣陶 che Tie cita puntualmete e che ivi riporto: “…guardando indietro, mi sembra di non aver mai scritto niente di cui avessi soltanto una vaga conoscenza. In altre parole, non posso scrivere di qualcosa semplicemente immaginandola, benchè non voglia bandire l’elemento fantastico. Ho vissuto nelle metropoli, nelle città e nei villaggi, ed ho scritto di ciò che ho osservato. Come insegnante ho conosciuto qualcosa a proposito della vita nel mondo dell’educazione, e di questo ho scritto. Seppur in modo superficiale ho assistito al graduale sviluppo della rivoluzione cinese ed anche di ciò ho scritto…”
Grazie Tie di questo lavoro prezioso, che in primis mi ha fatto conoscere l’esistenza e mi ha introdotto all’opera di uno scrittore unico, la cui poetica trova nella mia piccola esperienza punti di contatto e di confronto interessantissimi con Jean Pierre Faye, in molteplici ambiti, come la definizione di un “nuovo” linguaggio letterario , dello stile, dei temi della letteratura, così come espresso in Le récit hunique – il racconto dell’Unno, in cui l’Unno, tornato al proprio villaggio dopo uno straordinario viaggio nel futuro “Nuovo Mondo”, racconta ai compaesani ignari perfino dell’esistenza di quel continente, mai “usciti” dalla propria realtà e dai propri confini, l’esperienza straordinaria del proprio vissuto.
Su Chabuduo, dopo l’articolo dedicato a Nushu della carissima Jiejie Francesca (adesso divenuto pagina fissa, così come sarà per questo lavoro straordinario!!!), con grandissima gioia ritorno a presentare il lavoro di un amico! Un lavoro superbo, del mio fraterno e compagno di VICINA Alessandro, Tie Baozi, dedicato a 叶圣陶 Ye Shengtao, scrittore, letterato, fondatore dell’Associazione 文學研究會 per lo studio della letteratura, la cui vita intera (28 Ottobre 1894 – 16 Febbraio 1988) è stata dedicata alla scrittura, alla pubblicazione del all’educazione al linguaggio (文學為人生).
Il lavoro di Tie è suddiviso in 4 sezioni, delle quali la I è una panoramica introduttiva sulla straordinaria figura di 叶圣陶, sulla sua concezione di “letteratura per la vita” e come riflesso speculare del mondo e della realtà circostante, dunque di sguardo “allenato” all’osservazione “non necessario soltanto per il bene della letteratura, piuttosto, occhi allenati, in realtà nutrono la vita“. Un altro aspetto fondamentale della poetica di 叶圣陶 èil concetto di educazione, con un orvesciamento della prospettiva nel rapporto allievo-maestro per la realizzazione della condizione di sviulppo, nello studente, di un proprio modello di valutazione ed in senso critico individuale.
Questo conceto, per me interessantissimo e davvero urgente in ambito educativo scolastico ed extra-scolastico, urgenza derivata dalla personale esperienza in ambiti accademici ed in strutture sportive regionali e nazionali, è sviluppato ed approfondito da Tie nella IV sezione, assieme ad il concetto di “vissuto come argomento letterario” che emerge dalle parole dello stesso 圣陶 che Tie cita puntualmete e che ivi riporto: “…guardando indietro, mi sembra di non aver mai scritto niente di cui avessi soltanto una vaga conoscenza. In altre parole, non posso scrivere di qualcosa semplicemente immaginandola, benchè non voglia bandire l’elemento fantastico. Ho vissuto nelle metropoli, nelle città e nei villaggi, ed ho scritto di ciò che ho osservato. Come insegnante ho conosciuto qualcosa a proposito della vita nel mondo dell’educazione, e di questo ho scritto. Seppur in modo superficiale ho assistito al graduale sviluppo della rivoluzione cinese ed anche di ciò ho scritto…”
Grazie Tie di questo lavoro prezioso, che in primis mi ha fatto conoscere l’esistenza e mi ha introdotto all’opera di uno scrittore unico, la cui poetica trova nella mia piccola esperienza punti di contatto e di confronto interessantissimi con Jean Pierre Faye, in molteplici ambiti, come la definizione di un “nuovo” linguaggio letterario , dello stile, dei temi della letteratura, così come espresso in Le récit hunique – il racconto dell’Unno, in cui l’Unno, tornato al proprio villaggio dopo uno straordinario viaggio nel futuro “Nuovo Mondo”, racconta ai compaesani ignari perfino dell’esistenza di quel continente, mai “usciti” dalla propria realtà e dai propri confini, l’esperienza straordinaria del proprio vissuto.
Scritto da Francesca Rosati Freeman, autrice del libro “Benvenuti nel paese delle donne. I Moso: un viaggio ai confini del Tibet” che verrà a breve pubblicato dalla XL Edizioni.
Ho avuto la fortuna di conoscere Francesca proprio durante la stesura del suo libro, e da uno scambio accalorato di idee, ipotesi, dati storici ed antropologici, il tutto amalgamato dal collante dei sentimenti di amore per la Cina, di ammirazione verso le minoranze Moso e Naxi, ha preso vita un’amicizia profonda, che a prescindere dagli affanni quotidiani e dai risultati conseguiti nelle nostre ricerche, sono il più prezioso tesoro che sento di possedere.
Un tesoro composto da gioielli tempestati di pietre preziose che scintillano multicolori nelle proprie diversità: diversità come ricchezza, e non quali fattori discriminanti.
La stessa ricchezza è la sensazione che provo nel ripensare ai giorni passati di pratica del Wushu in determinati luoghi, con persone e sentimenti che per mille motivi sono trasformati, alcuni fortificati, altri – la maggior parte – svaniti e persi per sempre, come la sabbia passa inesorabilmente dal setaccio del cercatore d’oro per lasciarvi le pepite, assieme alle impurità.
Io, anche se in Italiano non si dovrebbe mai cominciare un periodo così, penso ed avverto che lo sguardo con cui Jiejie Francesca c’introduce ad un argomento, per me interessantissimo, quale il Nushu – “la scrittura delle donne” sia davvero coinvolgente, affascinante, e che dalle righe davvero ben scritte di questa introduzione efficace si presenti un argomento sicuramente da approfondire, così come si mostrino tematiche che suscitano idee e sentimenti da ascoltare in primis, rielaborare ed esprimere in parole che possano accendere un dibattito costruttivo, ricco, interdisciplinare, multicolore, pointilliste, al quale mi sento chiamato a partecipare con passione.
Grazie Jiejie Francesca, di tutto.
Tuo Didi!
Stefano Zamblera – Xiulong
***
Cartina Cina/Hunan, tratta da Wikipedia
La trascrizione in caratteri cinesi è 女書(nu shu=scrittura delle donne).
C’è chi dice che data di 400 anni fa, chi di mille o di tremila se ci si riferisce al ritrovamento di alcune iscrizioni ritrovate sulle ossa di animali o scaglie di tartaruga nelle rovine Yin, ma c’è chi dice che è ancora più antica facendola risalire alle società matriarcali.
Alcuni dicono che si tratta di un codice segreto, altri precisano che si tratta di un sistema di scrittura, qualcuno afferma che è già scomparsa, altri ne prevedono l’imminente estinzione, ma nonostante le origini del nu shu non siano ancora molto chiare, ciò non toglie nessun valore alla sua creazione e pratica in una regione isolata della Cina, l’Hunan, e precisamente nella prefettura di Jiang Yong, nella zona montagnosa del Sud-Ovest del paese dove gli Han coabitano con gli Yao e le donne per comunicare fra di loro e confortarsi a vicenda, hanno inventato una scrittura, trascrizione del loro dialetto locale…
Vilnergoye’ il progetto di linguistica del dr. Francesco Zamblera, che trova la sua espressione e la sua realizzazione nelle pagine del portale omonimowww.vilnergoy.org.
In esse sono raccolti e resi fruibili i software da lui implementati, nonche’ i suoi studi linguistici, alcune lezioni di Esperanto e l’elenco delle sue pubblicazioni.
Well, I have spent some years in Vilnius, where I have first learnt, then taught Yiddish. As I’m not a Jew (hence a “goy”), I chose this nickname, in honour of the great Jewish scholar, the Vilna Gaon (in yiddish: der vilner goen).
Here you can find:
My Curriculum vitae with list of publications, in English or Italian;
Some freely downloadable software that I have written, especially for the FreeDOS operating system. It is released under the GNU General Public License, (GPL, see the GNU wrb site.
My page about Endangered languages. This is at present under reconstruction; if you are interested, here is the link to the old version.
As for me, I am a 34-year old Italian (in 2005). Three years ago I got married, and this spring I received my PhD in linguistics. My present job is: teacher of English in “P. Thouar” elementary school, in my home town
Alla redazione di VICINA abbiamo ricevuto un’email inoltrata da Daniele Cologna inerente alle recenti questione del latte contaminato; nell’editoriale di Chabuduo riportiamo allora quest’email interessante, per noi un nuovo ed ulteriore spunto di riflessione sul “comportamento” dei media verso le questioni cinesi e le problematiche in cui viene direttamente o indirettamente coinvolta la Cina.
L’allarmismo che si viene a creare ogni volta che un Cinese o una piccola realtà cinese, nell’immenso contesto plurimiliardario cinese, si azzarda a compiere qualcosa di “terribile” è ridicolo, e mentre è ovvio essere concordi con tutte quelle proposte ed iniziative che mirano e muovono alla chiarezza di certe situazioni non chiare, illegali e fraudolente, nonchè nocive, personalmente non ritengo minimamente giusto e credibile l’allarmismo globale che viene allargato a macchia dolio verso tutto ciò che è Cina o cinese.
Assomiglia molto alle marce “per la pace” a cui da ragazzetto partecipavo a Livorno,,,marce per la pace che inevitabilmente finivano con cori auguranti la morte agli americani…, oppure alle manifestazioni, sempre pacifiste, di fronte Camp Derby sull’Aurelia tra Livorno e Pisa, in cui si proponeva la chiusura della base logistica americana…una base che tra le altre malefatte, offre lavoro a 1/2 Livorno e 1/2 Pisa; leggi tutto su Chabuduo
Benvenuti su www.vicina.org, lo spazio web di VICINA, associazione culturale sportiva fondata da Tie Baozi – Alessandro Ferro e Xiu Long – Stefano Zamblera nel 2006.
L’associazione VICINA è un progetto continuo, dedicato allo studio, alla diffusione della lingua, dell’arte, della cultura Cinese ed orientale, all’espressione libera ed indipendente delle idee di quanti si dedichino all’approfondimento di tematiche storiche, linguistiche, artistiche, antropologiche, sociologiche, ecc…
VICINA è nata inoltre nell’intento di operare per la mediazione culturale tra la cultura cinese ed orientale e la cultura occidentale, in ogni espressione ed aspetto, per incentivare, catalizzare e diffondere uno spirito di maggior interazione sociale, di interscambio ad ogni piano umano.
Lo studio della cultura cinese ed orientale ha ben presto portato l’associazione ad abbracciare rami disparati, come l’approfondimento della poesia birmana e del canone Pali grazie all’amicizia tra Xiulong e Dragan Janekovic, lo studio della cultura Naxi e della tradizione manoscritta pittografica Dongba, lo studio della storia della Cina, della storia della letteratura cinese e della letteratura moderna cinese, la ricerca antropologica sui modelli sociali matriarcali e matrilineari in Oriente ed in generale nella storia dell’umanità, la traduzione e la fruizione di documentazione ed opere letterarie disparate, lo studio e l’applicazione di mezzi informatici all’espressione, gestione, organizzazione e presentazione di corpora umanistici, attività nella quale è particolarmente significativo il progetto di codifica con standard TEI dei manoscritti della tradizione pittografica Dongba, ed alcuni esperimenti di codifica e di presentazione dell’evangelario di Kells sempre tramite linguaggio xml e standard TEI.
La pratica, lo studio e la diffusione del Wushu, con gestione di spazi e perpretando progetti scolastici ed interscolastici sarà uno degli obiettivi verso cui saranno conlfuite e verso cui operiamo. Le risorse che alimenteranno VICINA saranno tutte finalizzate ad un ‘ambizioso progetto, la creazione dell’Istituto di cultura Cinese su territorio italiano che possa raccogliere, sviluppare e diffondere ogni forma ed espressione della cultura del Regno di Mezzo.