29 Maggio 2007 – Firenze: teatro Saschall, premiazione atleti di livello nazionale e regionale indetta dal C.O.N.I.
Il C.O.N.I., di cui la F.I.Wu.K. e’ federazione associata, ha indetto una giornata dipremiazione dedicata a tutti gli atleti d’interesse nazionale e regionale,,,ed ha organizzato una festa al teatro Saschalldurante la quale Clau e Niccolo’ hanno eseguito una breve esibizione per mostrare che cosa sia ed in che cosa consista il Wushu!!! Noi altri siamo andati ed abbiamo passato un pomeriggio a scattare foto ed a ridere…
Le mie ultime gare di Taiji??? Per quanto riguarda l’anno prossimo di sicuro!!!
Un abbraccio e tantissimi saluti all’amico Gibbo un bacino alla sua splendida bimba, un salutone a suo fratello Lore ed alla bravissima Huihui…
Gibbo ti aspettiamo a Firenze (^..^)
Questa volta i campionati nazionali F.I.Wu.K. di Taiji e Stili Interni si sono svolti a Rimini, nel bel palazzetto dove gia’ andammo nel 2003 per le stesse competizioni.
Le gare sono state interessanti, ed è sempre un gran piacere incontrare amici lontani, che durante l’anno non c’è mai verso di rivedere e con cui scambiare qualche opinione sul Taiji e sulla pratica del Wushu guardandosi negli occhi.
Oltre ad un arbitraggio veramente incredibile, e mi chiedo: ma che cosa votano gli arbitri? Non capisco…, e perchè non ci viene detto che cosa deve essere fatto e come deve essere fatto? Così potremmo capire, e chi avesse voglia potrebbe lavorare migliorando le proprie carenze, ed esaltare le proprie doti!
Comunque, giudizi a parte che sono insindacabili (altrimenti quale è il senso di venire ad una gara se si mette in dubbio il giudizio dato???) questo e’ stato anche l’anno dell’ignoranza, nel senso che alcune persone si sono sentite ignorare, dato che mentre alcuni atleti eseguivano la propria forma gli arbitri, con la testa voltata dal tappeto di gara, discutevano…
Il Taijiquan secondo il metodo della famiglia 吳 Wu di Wu Quanyou (Wu Ch’uan-yü) e di Wu Jianquan (Wu Chien-ch’üan) è oggi il 2° tra i più popolari degli stili di Taiji Quan (il primo risulta essere lo stile Yang).
Lo stile Wu è in occidente confuso spesso con il metodo武 Wu fondato da Wu Yu-hsiang, sebbene per questi due nomi i caratteri cinesi siano completamente differenti e la loro pronuncia sia diversa, tuttavia la loro romanizzazione (Pin Yin) risulta identica.
吳鑑泉 Wu Jianquan (Wu Chien-ch’üan, 1870-1942) il figlio di Wu Ch’uan-yü, i nipoti di quest’ultimo 吳公儀Wu Gongyi (Wu Kung-i, 1900-1970), 吳公藻Wu Gongzao (Wu Kung-tsao, 1902-1983) e吳英華Wu Yinghua (Wu Ying-hua, 1906-1996) furono grandi maestri di Wushu, famosi e rinnomati per la loro abilità; tra essi, tuttavia, Wu Jianquan divenne il maestro più famoso della sua famiglia, ed è considerato il fondatore del metodo Wu.
Insegnò ad un gandissimo numero di allievi, e la sua personalizzazione dei metodi rifinì e distinse marcatamente il suo stile da quello Yang.
Nel 1928 si strasferì con la sua famiglia da Beijing a Shanghai, dove era stata fondata da suo padre ed alcuni studenti una scuola di Wushu importantissima conosciuta come il Quartier Generale settentrionale dello stile Wu, nel 1936 fondò la鑑泉太極拳社Chien-ch’uan Taiji Quan Association di cui egli fù il direttore, mentre Ma Yuch Liang il vicedirettore.
Successivamente, nel 1948, Wu Kung-i insistette per trasferirsi presso il Quartier Generale dell’Associazione Wu ad Hong Kong, mentre la sorella più giovane Wu Yin Hua e suo marito馬岳樑Ma Yueliang (Ma Yueh-liang, 1901-1999) rimasero a Shanghai per poter amministrare direttamente la vecchia sede e gli affari intrapresi in loco.
Dal 1983 fino alla sua morte, nel 1996, Wu Yinghua fù però l’insegnante del sistema Wu più qualificato di tutta la famiglia, ed i suoi figli perseverarono nella pratica e nell’insegnamento, ed amministrarono le scuole diffusasi in Europa e la vecchia sede originaria di Shanghai.
Il figlio di Wu Kung-i, 吳大揆Wu Dagui (Wu Ta-kuei , 1923-1970) fù un attivista nella resistenza contro l’invasione della Cina da parte dei giapponesi. Malgrado questo trascorso dopo la guerra egli insegnò il Taiji proprio in Giappone. Suo fratello più giovane, 吳大齊Wu Daqi (Wu Ta-ch’i, 1926-1993), ebbe la direzione e la supervisione delle scuole di famiglia ad Hong Kong, nell’Asia sud-occidentale, ed aprì la prima scuola di Taiji in Occidente a Tornonto, Canada, nel 1974.
La figlia di Wu Kung-i, 吳雁霞Wu Yanxia (Wu Yan-hsia, 1930-2001), fù rinnomata maestra di 太极剑Taiji Jian (la spada del Taiji), mentre suo cugino吳大新Wu Daxin (Wu Ta-hsin, 1933-2005), si specializzò nell’uso delle armi, e fù particolarmente famoso per la sua abilità nel 太极刀 Taiji Dao (Sciabola del Taiji).
Lo stile Wu è caratterizzato da alcune particolarità: il peculiare metodo di allenamento del Tui SHou (diverso dal Chen e dallo Yang), la pratica delle armi, la forma del passo nell’esecuzione delle posizioni ( accentuazione ed esasperazione del parallelismo dei piedi, vicinanza degli stessi nel Ma Bu) la forma del palmo e le caratteristiche tecniche di mano, ecc…
La pratica marziale dello stile Wu si focalizza inoltre sull’abilità di afferrare, intrappolare, proiettare, e sulle tecniche di lotta quali anche le cadute, tecniche saltate, spazzate, leve articolari, rotture e bloccaggi.
Sebbene storicamente derivato dallo stile Yang, il metodo della famiglia Wu appare nella pratica del Tui Shou vicino allo stile Chen, e comunque è esteticamente inconfondibile, e condivide alcune caratteristiche dello stile Sun: il patrimonio marziale tanto dello stile Wu quanto dello stile Sun nacque e si sviluppò anche grazie alla collaborazione ed alla stretta frequentazione tra Wu Chien Ch’uan e Sun Lu Tang.
Durante l’esecuzione della forma, altra caratteristica essenziale e palese dello stile Wu è l’accentuazione della ricerca e della pratica della “separazione tra Ying e Yang“, applicata nell’esecuzione delle posture caricando il 100% del peso del corpo su una gamba, realizzando così posizioni che mantengono la colonna vertebrale e la gamba posteriore in linea retta, e concretizzando la separazione Ying Yang con una netta differenza tra gamba “piena” caricata del 100% del peso corporeo, e gamba “vuota” libera dal carico corporeo. Tutti gli stili di Taiji realizzano e praticano lo stesso concetto, ma praticano l’allineamento della schiena in altro modo e solo occasionalmente in parallelo alla gamba posteriore, comunque non sistematicamente come nel metodo Wu.
Da Wikipedia.org, lista di istruttori per generazioni del Taiji Quan secondo il metodo Wu:
1st Generation
Wu Ch’uan-yü (Quanyou, 吳全佑, 1834-1902), who learned from Yang Lu-ch’an and Yang Pan-hou, was senior instructor of the family from 1870-1902.
2nd generation
His oldest son, Wu Chien-ch’üan (Wu Jianquan, 吳鑑泉, 1870-1942), was senior from 1902-1942.
3rd Generation
His oldest son, Wu Kung-i (Wu Gongyi, 吳公儀, 1900-1970) was senior from 1942-1970.
3rd Generation
Wu Kung-i’s younger brother, Wu Kung-tsao (Wu Gongzao, 吳公藻, 1903-1983), was senior from 1970-1983.
Wu Kung-i’s younger sister, Wu Ying-hua (Wu Yinghua, 吳英華, 1907-1997), was senior from 1983-1997.
4th Generation
Wu Kung-i’s daughter , Wu Yan-hsia (Wu Yanxia, 吳雁霞, 1930-2001) was senior from 1997-2001.
Wu Kung-tsao’s son, Wu Ta-hsin (Wu Daxin, 吳大新, 1933-2005), was senior from 2001-2005.
5th Generation
The current senior instructor of the Wu family is Wu Ta-kuei’s son Wu Kuang-yu (Wu Guangyu, Eddie Wu, 吳光宇, born 1946).
Il 25 Marzo si sono tenuti i campionati regionali di Wushu F.I.Wu.K. 2007, che sono stati caratterizzati da 2 record: l’incredibile numero dei partecipanti e le interminabili ore ed ore di noiosissime attese…
Il termine 南拳Nánquán indica l’insieme di stili delle arti marziali cinesi che si sono originati e sviluppati a sud del fiume Yangtze, che conobbe una grande diffusione intorno al 1960.
Nánquán contemporaneo è uno stile moderno, creato durante la grande rivoluzione culturale, derivato da alcuni degli stili più diffusi della regione del Guangdong, del Guangxi, del Fujian e dello Zhejiang fuse ad alcuni aspetti dei metodi di famiglie tradizionali come Hong, Li, Liu, Mo e Cai.
Le caratteristiche peculiari e distintive del Nánquán consistono in movimenti e tecniche veloci, potenti, ferme e decise, con posizioni
statiche e spostamenti solidi e repentini ma allo steso tempo agili, e rispetto all’eleganza ed alla leziosità degli stili del Nord, esprime grande forza e vigore,
espresso anche attraverso urla, dettefasheng, che rappresenta o riproduce le caratteristiche di animali, e interpretabile come il predecessore del “kiai” caratteristico delle Arti Marziali nipponiche e coreane.
La forza dei movimenti deriva da posizioni ristrette e stabili in cui le rotazioni rapidissime della vita generano una serie di movimenti veloci, forti e repentine delle braccia predilette alle tecniche di gambe, al punto che in Cina è popolare il detto Bei Tui, Nan Quan (Calci al Nord e pugni al Sud). Il Nanquan è comunque caratterizzato nella sua pratica ed espressione da una ricca serie di fondamentali, gesti tecnici e gruppi di movimenti inconfondibili, sebbene
nelle forma da competizione libere attualmente si vada perdendo alcuni di questi aspetti per guadagnare nelle prestazioni atletiche e nell’estetica più fine ed aggraziata. Read More…
Il termine 南拳Nánquán indica l’insieme di stili delle arti marziali cinesi che si sono originati e sviluppati a sud del fiume Yangtze, che conobbe una grande diffusione intorno al 1960.
Nánquán contemporaneo è uno stile moderno, creato durante la grande rivoluzione culturale, derivato da alcuni degli stili più diffusi della regione del Guangdong, del Guangxi, del Fujian e dello Zhejiang fuse ad alcuni aspetti dei metodi di famiglie tradizionali come Hong, Li, Liu, Mo e Cai.
Le caratteristiche peculiari e distintive del Nánquán consistono in movimenti e tecniche veloci, potenti, ferme e decise, con posizioni
statiche e spostamenti solidi e repentini ma allo steso tempo agili, e rispetto all’eleganza ed alla leziosità degli stili del Nord, esprime grande forza e vigore,
espresso anche attraverso urla, dettefasheng, che rappresenta o riproduce le caratteristiche di animali, e interpretabile come il predecessore del “kiai” caratteristico delle Arti Marziali nipponiche e coreane.
La forza dei movimenti deriva da posizioni ristrette e stabili in cui le rotazioni rapidissime della vita generano una serie di movimenti veloci, forti e repentine delle braccia predilette alle tecniche di gambe, al punto che in Cina è popolare il detto Bei Tui, Nan Quan (Calci al Nord e pugni al Sud). Il Nanquan è comunque caratterizzato nella sua pratica ed espressione da una ricca serie di fondamentali, gesti tecnici e gruppi di movimenti inconfondibili, sebbene
nelle forma da competizione libere attualmente si vada perdendo alcuni di questi aspetti per guadagnare nelle prestazioni atletiche e nell’estetica più fine ed aggraziata.
Inconfondibile rimane comunque l’utilizzo delle mani e delle dita (Shou fa he Zhi fa) e la postura durante l’esecuzione delle tecniche di pugno (Chong Quan).
Ying Zhua
Artiglio del falco
He Zui Shou
Mano a becco di cicogna
Hu Zhua
Artiglio della tigre
Long Zhua
Artiglio del drago
He Zhua
Artiglio della gru
Yi Zhi Mei
Dito del Mei
Dan Zhi
Dito singolo
1)Pugno del Nan Quan
2)Pugno del Chang Quan
Anche il Nánquán prevede l’utilizzo di molteplici armi, come la sciabola del Sud, il Nandao 南刀, ed il bastone del Sud南棍, diverse dalle armi del Nord sia nell’aspetto sia nel maneggio e nell’esecuzione tecnica dei fondamentali; anche le armi sono incluse nelle forme prestabilite (taolu) durante le competizione ufficiali.
Nel 2003 la International Wushu Federation (I.W.U.F.) ha modificato le regole delle competizioni di Nánquán contemporaneo, stabilendo degli obbligatori e dei coefficienti di difficoltà (Nan Dun 难度), ed ufficializzando prestazioni atletiche quali calci saltati con rotazione in aria tra i 360° ed i 720°, così come il Flip indietro da fermo 原地后空翻ed il “Single Step Back Tuck” 单跳后空翻.
Tratto da: Wikipedia.org à NanQuan
Arrangiamento grafico e rielaborazione del testo 羞龙Xiu Long
Domenica 18 Febbraio, nella scivolosissima palestra dell’Istituto Russel Newton di Scandicci, si è svolto il I TROFEO PANDA KUNGFU, momento dedicato ai bambini!!!
Clau ed io siamo andati a trovare i cuccioli, ed abbiamo passato una mattinata divertentissima con loro e con Ioni, ormai capobranco!!!
吳 全佑 Wu Quanyou o Wu Ch’uan – yu (1834 – 1902), fù maestro di Taiji Quan durante il tardo impero, ed è considerato il fondatore dello stile Wu di Taiji.
Wu Quanyou non era il suo nome di battesimo, in quanto egli era discendente dei Manchu, di cui Quan You è la traslitterazione in cinese.
Successivamente egli ricevette il nome 吳 Wu dalla corte imperiale, riferendosi approssimativamente alla pronuncia della prima sillaba del proprio nome i famiglia Manchu: questo nome è stato poi adottato dai suoi discendenti, così che da allora egli è conosciuto come 吳全佑Wu Quanyou.
Wu Quanyou era un ufficiale militare in servizio presso il Campo della Bandiera Gialla, nella Città Proibita a Beijing, e durante la dinastia Qing divenne ufficiale delle Guardie Imperiali. In quel momento 楊露禪Yang Luchan (1799-1872) era presso il campo della Bandiera Gialla come insegnante di Taiji Quan, ed aveva molti studenti, dei quali però solo 3 studenti si dice studiassero diligentemente e si allenassero abbastanza duramente da poter divenire suoi discepoli, ed essi erano萬春Wan Chun, 凌山Ling Shan e 全佑Quan You; solo loro ricevettero dunque l’originale e completa trasmissione delle arti marziali di Yang Luchan, sebbene Yang Luchan dovette scegliere “ufficialmente” come suoi discepoli due uomini di alto livello sociale, il Generale Yue Guichen e Shi Shaonan. Così come la maggior parte degli allievi di Yang Luchan (il cui Taiji era molto popolare tra i principi ed i cortigiani per le sue qualità terapeutiche) essi non possedevano né i requisiti né la disciplina necessaria per poter divenire sui discepoli.
Wan Chun, Ling Shan e Quan You divennero ufficiali di mezzo grado, ed a causa del loro basso livello sociale, non avrebbero potuto essere visti come compagni di corso di nobili e ufficiali alto-graduati; dunque essi richiesero di poter diventare discepoli di 楊班侯 Yang Banhou o Yang Pan-hou, il figlio più anziano di Yang Luchan, anch’egli istruttore ad i militari Manchu.
Quando Quan You si ritirò dalla carriera militare fondò una scuola a Beijing che divenne in breve abbastanza popolare e numerose persone studiarono presso di lui: egli all’epoca era rispettosamente chiamato全三爺 Quan Sanye; tra i suoi discepoli migliori furono郭松亭 Guo Songting, 王茂齋Wang Maozhai, 夏公甫Xia Gongfu, 常遠亭Chang Yuanting, 齊閣臣Qi Gechen.
Il livello e le abilità nel Taiji di Quan You crebbero e si affinarono tantissimo, ed egli era considerato il praticante più capace e forte del Taiji Quan di stile Yang: in particolare egli era ritenuto eccezionale nell’abilità化勁 hua jin, ossia… “neutralizzare morbidamente l’energia dura”.
Il figlio di Quan Yu, 吳鑑泉Wu Jianquan (1870-1942), divenne anch’egli ufficiale ed insegnante di Taiji, lavorando a stretto contatto con la famiglia Yang, e promuovendo quello che sarà conosciuto come 吴式太极拳Wu Shi Taiji Quan – Taijiquan stile Wu, soprattutto nelle città di Beijing, Hong Kong e Shanghai.
Il Wushu è parte inscindibile della cultura cinese, ne fa parte, trae ispirazione ed allo stesso tempo contribuisce a formare modelli ideali a cui ispirarsi, appartenenti agli insiemi iconografici, iconologici ed immaginari della stessa cultura cinese.
Le forme di Wushu (Taolu) consistono in una successione di movimenti concatenati ed armonici, eseguibili secondo respiri diversi, sia nel ritmo (movimento e pausa, accelerazioni e fasi più lente) sia delle dimensioni e nelle altezze (grande e ampio, piccolo e raccolto, alto e basso).
I movimenti sono quindi molto diversificati, impegnativi ed approfondibili sin dalle sequenze più elementari: richiedono e sviluppano una grande coordinazione generale e dei singoli muscoli, ognuno di questi movimenti è fatto di forze e tecniche più o meno visibili, appartenenti alle arti marziali cinesi.
1. DONG RU TAO (muoversi come un’onda)
Muoversi come un’onda significa che quando il corpo si alza e si china, deve muoversi come le grandi onde di un oceano in tempesta che si sollevano continue ed impetuose, ma nel movimento c’è quiete e musicità, purezza ed essenzialità.
2. QING RU YE (essere leggeri come una foglia)
Leggeri come una foglia significa che, quando occorre leggerezza, si deve assomigliare alle foglie degli alberi sollevate da un soffio di vento, leggere, graziose e vivaci che danzano ondeggiando sospinte dal vento. Leggeri ma non flosci, nel fluttuare si devono conservare grazia ed eleganza.
3. LUO RU QUE (ricadere come la gazza)
Ricadere come la gazza significa che al momento di ricadere a terra si deve assomigliare ad una gazza che improvvisamente atterra sulla punta di un ramo, gentilmente, senza far rumore, tranquilla, leggera e sicura. Allo stesso modo bisogna atterrare stabili e puliti, con fermezza e precisione.
4. ZHAN RU SONG (erigersi come un pino)
Erigersi come un pino significa che quando ci si trova in posizione eretta sui due piedi a gambe distese, la posizione assunta dal corpo deve assomigliare ai verdi pini e ai cipressi smeraldini. Si deve stare diritti con forza, imponente da ispirare riverenza. Alla vista deve esserci movimento nell’immobilità, eleganza e potenza, imponenza e dignità.
5. QI RU YUAN (saltare come una scimmia)
Saltare come una scimmia significa che quando si spicca un salto si deve avere la sensazione dell’agilità, della prontezza, della rapidità e della potenza di una scimmia che balza. Si deve essere forti e veloci, rilassati e distesi in modo naturale.
6. ZHUAN RU LUN (roteare come una ruota)
Roteare come una ruota significa che quando si ruota, si spazza, ci si gira o ci si volta, le braccia e le gambe devono girare come la ruota di un carro, rapide e con forza, con un movimento circolare, continuo e scorrevole. Facendo perno sul fulcro della rotazione le rotazioni e le spazzate devono descrivere dei cerchi, le girate e i rivoltamenti degli anelli.
7. LI RU JI (stare diritti su una gamba come il gallo)
Diritti su una gamba come il gallo significa che, quando si è in posizione eretta in appoggio su una gamba sola, si deve assomigliare al gallo quando si ferma improvvisamente in equilibrio alzando una zampa, fermi come una roccia, solidi come il monte Tai, come se il piede a terra avesse radici e la gamba d’appoggio fosse una colonna, in equilibrio naturale.
8. ZHONG RU TIE (essere pesanti come il ferro)
Pesanti come il ferro significa che in quei momenti che richiedono forza pesante e affondata, la tecnica di emissione della forza deve essere travolgente ed inarrestabile come il ferro temprato in acciaio. Si deve marcare la pesantezza con rabbia e fermezza, leggerezza e pesantezza devono armonizzarsi, la forza impiegata deve essere appropriata.
9. ZHE RU GONG (flettersi come un arco)
Flettersi come un arco significa che, quando ci si torce o si flette il busto, la vita deve flettersi come un arco completamente teso, ci si deve piegare mantenendo la forza, compiere un movimento che restituisca elasticità. Mantenendo la vita come punto chiave, nella morbidezza ci deve essere tenacia e forza.
10. JING RU YUE (stare immobile come un monte imponente)
Immobile come un monte imponente significa che al momento di fermarsi in una posizione fissa, la posizione del corpo deve essere salda come un’alta montagna, di forza e aspetto imponenti e grandiosi, perciò movimento ed immobilità devono essere chiaramente distinti, “oltre la montagna c’è ancora la montagna”.
11. KUAI RU FENG (essere veloci come il vento)
Veloci come il vento significa che nei movimenti che richiedono prontezza e velocità improvvisa, si deve assomigliare ad una violenta bufera con raffiche di vento improvvise, con tuoni e lampi, alla quale nessuna forza può opporsi. Ma bisogna anche essere ordinati, veloci si ,ma senza fretta.
12. HUAN RU YING (essere lenti come l’aquila)
Lenti come l’aquila significa che quando il movimento richiede una decelerazione, si deve assomigliare ad un’aquila maestosa che descrive spirali nel cielo, lenta ed elegante, con portamento fiero e imponente. Bisogna essere lenti ma non fiacchi, tutto lo spirito concentrato.
Il termine tecnico ” I dodici modelli” Shier Xing indica le tecniche fondamentali del Chang Quan, ed anche le forme fondamentali dei movimenti del corpo.
Per il Wushu i nostri predecessori si sono ispirati alle immagini del mondo naturale ed ai movimenti degli animali, con una tecnica artistica esasperata e raffinata, riassumendo in maniera incisiva ed idealizzando le caratteristiche e le variazioni di movimento che caratterizzano il Chang Quan in modelli standardizzati ed iconocizzati.
I 12 modelli del ChangQuan costituiscono una serie di riferimenti per I praticanti: icone facilmente conoscibili, riconoscibili, da cui attingere o da riscoprire dentro di noi.
Il Wushu è parte inscindibile della cultura cinese, ne fa parte, trae ispirazione ed allo stesso tempo contribuisce a formare modelli ideali a cui ispirarsi appartenenti agli insiemi iconografici, iconologici ed immaginari della stessa cultura cinese.
Le forme di Wushu (Taolu) consistono in una successione di movimenti concatenati ed armonici, eseguibili secondo respiri diversi, sia nel ritmo (movimento e pausa, accelerazioni e fasi più lente) sia delle dimensioni e nelle altezze (grande e ampio, piccolo e raccolto, alto e basso).
I movimenti sono quindi molto diversificati, impegnativi ed approfondibili sin dalle sequenze più elementari: richiedono e sviluppano una grande coordinazione generale e dei singoli muscoli, ognuno di questi movimenti è fatto di forze e tecniche più o meno visibili, appartenenti alle arti marziali cinesi.
1.. DONG RU TAO
(muoversi come un’onda)
Muoversi come un’onda significa che quando il corpo si alza e si china, deve muoversi come le grandi onde di un oceano in tempesta che si sollevano continue ed impetuose, ma nel movimento c’è quiete e musicità, purezza ed essenzialità.
2. QING RU YE
(essere leggeri come una foglia)
Leggeri come una foglia significa che, quando occorre leggerezza, si deve assomigliare alle foglie degli alberi sollevate da un soffio di vento, leggere, graziose e vivaci che danzano ondeggiando sospinte dal vento. Leggeri ma non flosci, nel fluttuare si devono conservare grazia ed eleganza.
3. LUO RU QUE
(ricadere come la gazza)
Ricadere come la gazza significa che al momento di ricadere a terra si deve assomigliare ad una gazza che improvvisamente atterra sulla punta di un ramo, gentilmente, senza far rumore, tranquilla, leggera e sicura. Allo stesso modo bisogna atterrare stabili e puliti, con fermezza e precisione.
4.ZHAN RU SONG
(erigersi come un pino)
Erigersi come un pino significa che quando ci si trova in posizione eretta sui due piedi a gambe distese, la posizione assunta dal corpo deve assomigliare ai verdi pini e ai cipressi smeraldini. Si deve stare diritti con forza, imponente da ispirare riverenza. Alla vista deve esserci movimento nell’immobilità, eleganza e potenza, imponenza e dignità.
5. QI RU YUAN
(saltare come una scimmia)
Saltare come una scimmia significa che quando si spicca un salto si deve avere la sensazione dell’agilità, della prontezza, della rapidità e della potenza di una scimmia che balza. Si deve essere forti e veloci, rilassati e distesi in modo naturale.
6. ZHUAN RU LUN
(roteare come una ruota)
Roteare come una ruota significa che quando si ruota, si spazza, ci si gira o ci si volta, le braccia e le gambe devono girare come la ruota di un carro, rapide e con forza, con un movimento circolare, continuo e scorrevole. Facendo perno sul fulcro della rotazione le rotazioni e le spazzate devono descrivere dei cerchi, le girate e i rivoltamenti degli anelli.
7. LI RU JI
(stare diritti su una gamba come il gallo)
Diritti su una gamba come il gallo significa che, quando si è in posizione eretta in appoggio su una gamba sola, si deve assomigliare al gallo quando si ferma improvvisamente in equilibrio alzando una zampa, fermi come una roccia, solidi come il monte Tai, come se il piede a terra avesse radici e la gamba d’appoggio fosse una colonna, in equilibrio naturale.
8. ZHONG RU TIE
(essere pesanti come il ferro)
Pesanti come il ferro significa che in quei momenti che richiedono forza pesante e affondata, la tecnica di emissione della forza deve essere travolgente ed inarrestabile come il ferro temprato in acciaio. Si deve marcare la pesantezza con rabbia e fermezza, leggerezza e pesantezza devono armonizzarsi, la forza impiegata deve essere appropriata.
9. ZHE RU GONG
(flettersi come un arco)
Flettersi come un arco significa che, quando ci si torce o si flette il busto, la vita deve flettersi come un arco completamente teso, ci si deve piegare mantenendo la forza, compiere un movimento che restituisca elasticità. Mantenendo la vita come punto chiave, nella morbidezza ci deve essere tenacia e forza.
10. JING RU YUE
(stare immobile come un monte imponente)
Immobile come un monte imponente significa che al momento di fermarsi in una posizione fissa, la posizione del corpo deve essere salda come un’alta montagna, di forza e aspetto imponenti e grandiosi, perciò movimento ed immobilità devono essere chiaramente distinti, “oltre la montagna c’è ancora la montagna”.
11. KUAI RU FENG
(essere veloci come il vento)
Veloci come il vento significa che
nei movimenti che richiedono prontezza e velocità improvvisa, si deve assomigliare ad una violenta bufera con raffiche di vento improvvise, con tuoni e lampi, alla quale nessuna forza può opporsi. Ma bisogna anche essere ordinati, veloci si ,ma senza fretta.
12. HUAN RU YING
(essere lenti come l’aquila)
Lenti come l’aquila significa che
quando il movimento richiede una decelerazione, si deve assomigliare ad un’aquila maestosa che descrive spirali nel cielo, lenta ed elegante, con portamento fiero e imponente. Bisogna essere lenti ma non fiacchi, tutto lo spirito concentrato.
Il termine tecnico ” I dodici modelli” Shier Xing indica le tecniche fondamentali del Chang Quan, ed anche le forme fondamentali dei movimenti del corpo.
Per il Wushu i nostri predecessori si sono ispirati alle immagini del mondo naturale ed ai movimenti degli animali, con una tecnica artistica esasperata e raffinata, riassumendo in maniera incisiva ed idealizzando le caratteristiche e le variazioni di movimento che caratterizzano il Chang Quan in modelli standardizzati ed iconocizzati.
I 12 modelli del ChangQuan costituiscono una serie di riferimenti per I praticanti: icone facilmente conoscibili, riconoscibili, da cui attingere o da riscoprire dentro di noi.