Nel 1956 la Repubblica Popolare Cinese varò una politica sportiva di recupero e diffusione dell’arte marziale in campo sportivo. Furono costituite commissioni d’esperti allo scopo di creare esercizi e regolamenti e formare insegnanti; nasceva così il wushu sportivo.
Per il taijiquan fu creata, sulle basi dello stile Yang, la sequenza semplificata in 24 movimenti (jianhua taijiquan 24 shi), uno strumento semplice, breve e codificato per la diffusione di massa. Negli anni ’60 il gruppo di lavoro per la riforma del wushu della Commissione Statale per lo Sport, produsse altre forme: la 88 movimenti, la 32 spada, il tuishou.
Nel decennio 1966-1976 ogni attività, compresa la pratica del taijiquan, venne congelata a causa della Rivoluzione Culturale. Alla fine degli anni ’70 riprese lo studio dell’arte marziale e in particolare proprio del taijiquan che divenne la forma di ginnastica a corpo libero più praticata in Cina.
Nel 1982, a seguito delle riforme politiche di Deng Xiaoping, vi fu un grande impulso alla crescita e alla divulgazione del wushu. Grazie all’apertura delle frontiere gli insegnanti cinesi poterono recarsi all’estero e gli istituti accogliere studenti stranieri. Il taijiquan divenne uno sport agonistico anche in Occidente.
anziani praticano il taijiquan semplificato al parco
Le caratteristiche e i principi del taijiquan moderno, per quanto più semplici e meno profondi di quelli del taijiquan tradizionale, sono pur sempre da essi dedotti e non risultano pertanto in contraddizione.
Tuttavia il livellamento verso il basso della pratica, giustificato con fini di massificazione, ha portato alla nascita di generazioni d’insegnanti di basso livello, con scarsa comprensione dei principi e della tecnica, spesso protagonisti di fallaci interpretazioni dei principi stessi e quindi di una fallace trasmissione ai loro studenti.
Ecco dunque che per un nobile motivo – la diffusione della disciplina – s’è spesso ingenerato un vortice negativo: la confutazione della disciplina stessa. I requisiti del Taijiquan moderno
Fonte: Taijiquan yundong (lo sport Taijiquan), Renmin Tiyu Chubanshe (Editrice Educazione Fisica Popolare), Beijing 1978. traduzione dal cinese e note esplicative di Fabio Smolari taijimoderno1
Caratteristiche generali
轻松柔和 qingsong rouhe, sciolto e armonioso
连贯均匀 lianguan junyun, collegato e regolare
圆活自然 yuanhuo ziran, circolare e naturale
协调完整 xiediao wanzheng, coordinato e completo
Queste caratteristiche generali, riferite alle sequenze:
descrivono l’esercizio nella sua fase “matura”, sono cioè un obiettivo da raggiungere.
La “24 movimenti” è stata la prima sequenza di taijiquan moderno. Ideata con fini di standardizzazione e divulgazione di massa è ancor oggi una delle forme più conosciute in Cina e nel mondo intero.
La “88 movimenti” ricalca la sequenza Yang classica utilizzando però modalità gestuali tipiche della “24”. Fu creata per fornire agli appassionati di taijiquan uno strumento più complesso e impegnativo ma con uno standard gestuale unificato che ne facilitasse la diffusione su scala nazionale.
La “48” è costituita da movimenti tratti dagli stili Yang, Chen, Wu e Sun rimodellati secondo lo standard moderno della “24”. Fu creata da Li Deyin e Men Huifeng quale strumento tecnicamente vario e complesso adatto ad un’applicazione agonistica.
Nel 1956 la Repubblica Popolare Cinese varò una politica sportiva di recupero e diffusione dell’arte marziale in campo sportivo. Furono costituite commissioni d’esperti allo scopo di creare esercizi e regolamenti e formare insegnanti; nasceva così il wushu sportivo.
Per il taijiquan fu creata, sulle basi dello stile Yang, la sequenza semplificata in 24 movimenti (jianhua taijiquan 24 shi), uno strumento semplice, breve e codificato per la diffusione di massa. Negli anni ’60 il gruppo di lavoro per la riforma del wushu della Commissione Statale per lo Sport, produsse altre forme: la 88 movimenti, la 32 spada, il tuishou.
Nel decennio 1966-1976 ogni attività, compresa la pratica del taijiquan, venne congelata a causa della Rivoluzione Culturale. Alla fine degli anni ’70 riprese lo studio dell’arte marziale e in particolare proprio del taijiquan che divenne la forma di ginnastica a corpo libero più praticata in Cina.
Nel 1982, a seguito delle riforme politiche di Deng Xiaoping, vi fu un grande impulso alla crescita e alla divulgazione del wushu. Grazie all’apertura delle frontiere gli insegnanti cinesi poterono recarsi all’estero e gli istituti accogliere studenti stranieri. Il taijiquan divenne uno sport agonistico anche in Occidente.
anziani praticano il taijiquan semplificato al parco
Le caratteristiche e i principi del taijiquan moderno, per quanto più semplici e meno profondi di quelli del taijiquan tradizionale, sono pur sempre da essi dedotti e non risultano pertanto in contraddizione.
Tuttavia il livellamento verso il basso della pratica, giustificato con fini di massificazione, ha portato alla nascita di generazioni d’insegnanti di basso livello, con scarsa comprensione dei principi e della tecnica, spesso protagonisti di fallaci interpretazioni dei principi stessi e quindi di una fallace trasmissione ai loro studenti.
Ecco dunque che per un nobile motivo – la diffusione della disciplina – s’è spesso ingenerato un vortice negativo: la confutazione della disciplina stessa. I requisiti del Taijiquan moderno
Fonte: Taijiquan yundong (lo sport Taijiquan), Renmin Tiyu Chubanshe (Editrice Educazione Fisica Popolare), Beijing 1978. traduzione dal cinese e note esplicative di Fabio Smolari taijimoderno1
Caratteristiche generali
轻松柔和 qingsong rouhe, sciolto e armonioso
连贯均匀 lianguan junyun, collegato e regolare
圆活自然 yuanhuo ziran, circolare e naturale
协调完整 xiediao wanzheng, coordinato e completo
Queste caratteristiche generali, riferite alle sequenze:
descrivono l’esercizio nella sua fase “matura”, sono cioè un obiettivo da raggiungere.
La “24 movimenti” è stata la prima sequenza di taijiquan moderno. Ideata con fini di standardizzazione e divulgazione di massa è ancor oggi una delle forme più conosciute in Cina e nel mondo intero.
La “88 movimenti” ricalca la sequenza Yang classica utilizzando però modalità gestuali tipiche della “24”. Fu creata per fornire agli appassionati di taijiquan uno strumento più complesso e impegnativo ma con uno standard gestuale unificato che ne facilitasse la diffusione su scala nazionale.
La “48” è costituita da movimenti tratti dagli stili Yang, Chen, Wu e Sun rimodellati secondo lo standard moderno della “24”. Fu creata da Li Deyin e Men Huifeng quale strumento tecnicamente vario e complesso adatto ad un’applicazione agonistica.
Una galleria di foto dei bambini (Wushu dell’A.S.D. Oriente) che hanno partecipato all’ultimo appuntamento del Panda-Kungfu a Calenzano, lo scorso 22 Febbraio.
Una galleria di foto dei bambini (Wushu dell’A.S.D. Oriente) che hanno partecipato all’ultimo appuntamento del Panda-Kungfu a Calenzano, lo scorso 22 Febbraio.
Il corso di Wushu presso l’A.S.D. Oriente è diviso in fascie d’età per la gestione ottimale delle classi, e si concentra sulla pratica del Wushu attraverso lo studio e l’apprendimento dello stile detto Changquan.
« L’origine del Changquan, che in cinese vuole dire “pugno lungo” si fa risalire all’imperatore Song Taizu. Le sue tecniche si trovano descritte nel trattato, sugli stili del Wushu, del Generale Qi Jiguang.
In epoca moderna il Changquan è diventato la disciplina nazionale più diffusa, seconda solo al Taijiquan, e la sua tecnica è stata codificata in forme chiamate Taolu. La particolarità principale del Changquan è costituita dai gesti ampi e distesi, i movimenti agili e rapidi, la mano si allunga per attaccare a distanza, il passo è veloce, il salto elevato, velocità e lentezza si alternano. Le posizioni statiche sono molto solide, i ritmi chiaramente definiti e i colpi molto precisi. »
Quote Istituto di Wushu della Città di Firenze – http://www.wushufirenze.com/ChangQuan.html
La pratica del Wushu include lo studio delle 4 armi tradizionali – bastone, sciabola, spada e lancia – le forme di gruppo ed i combattimenti prestabiliti.
Il corso di Wushu presso l’A.S.D. Oriente è diviso in fascie d’età per la gestione ottimale delle classi, e si concentra sulla pratica del Wushu attraverso lo studio e l’apprendimento dello stile detto Changquan.
« L’origine del Changquan, che in cinese vuole dire “pugno lungo” si fa risalire all’imperatore Song Taizu. Le sue tecniche si trovano descritte nel trattato, sugli stili del Wushu, del Generale Qi Jiguang.
In epoca moderna il Changquan è diventato la disciplina nazionale più diffusa, seconda solo al Taijiquan, e la sua tecnica è stata codificata in forme chiamate Taolu. La particolarità principale del Changquan è costituita dai gesti ampi e distesi, i movimenti agili e rapidi, la mano si allunga per attaccare a distanza, il passo è veloce, il salto elevato, velocità e lentezza si alternano. Le posizioni statiche sono molto solide, i ritmi chiaramente definiti e i colpi molto precisi. »
Quote Istituto di Wushu della Città di Firenze – http://www.wushufirenze.com/ChangQuan.html
La pratica del Wushu include lo studio delle 4 armi tradizionali – bastone, sciabola, spada e lancia – le forme di gruppo ed i combattimenti prestabiliti.
Allenamenti a Chenjiagou (Henan – Cina) cortile della casa di Zhu Tiancai, Agosto 2011
Dal 15 Settembre sono molto felice di iniziare a guidare la pratica del Taiji stile Chen presso il CENTRO OLISTICO ORIENTE ASD di Livorno.
Per quanto riguarda il pugilato, per il primo anno ho pensato ad un lavoro che per lo meno fino a metà percorso si concentri e perseveri prima di tutto sui fondamentali del Chansigong. Dunque, in concomitanza con la ripresa dei seminari mensili di Fabio Smolari c/o l’Istituto di Wushu della Città di Firenze, portando avanti pian piano l’allenamento dei gruppi di movimenti tratti dalla Laojia Yilu.
Dopo il ritorno in Italia ad Aprile del nostro insegnante – il Maestro Zhu Xiangqian (XX generazione Chenjiagou) figlio di Zhu Tiancai (XIX generazione Chenjiagou) il corso sarà impostato nel fortificare ed assimilare al meglio le nozioni (molte) che avremo appreso dei primi mesi di pratica, costruendo solide basi per la prosecuzione della pratica del Chen.
Come pratica con le armi tradizionali inizieremo a studiare le armi corte: sempre partendo dai fondamentali ci concentreremo sullo studio della Sciabola, ed approfondiremo con pazienza i fondamentali ed i gruppi di movimenti di Spada.
Il programma in dettaglio è disponibile in pdf.
Grazie a Fabio Smolari – Serpentebianco per l’aiuto.
Allenamenti a Chenjiagou (Henan – Cina) cortile della casa di Zhu Tiancai, Agosto 2011
Dal 15 Settembre sono molto felice di iniziare a guidare la pratica del Taiji stile Chen presso il CENTRO OLISTICO ORIENTE ASD di Livorno.
Per quanto riguarda il pugilato, per il primo anno ho pensato ad un lavoro che per lo meno fino a metà percorso si concentri e perseveri prima di tutto sui fondamentali del Chansigong. Dunque, in concomitanza con la ripresa dei seminari mensili di Fabio Smolari c/o l’Istituto di Wushu della Città di Firenze, portando avanti pian piano l’allenamento dei gruppi di movimenti tratti dalla Laojia Yilu.
Dopo il ritorno in Italia ad Aprile del nostro insegnante – il Maestro Zhu Xiangqian (XX generazione Chenjiagou) figlio di Zhu Tiancai (XIX generazione Chenjiagou) il corso sarà impostato nel fortificare ed assimilare al meglio le nozioni (molte) che avremo appreso dei primi mesi di pratica, costruendo solide basi per la prosecuzione della pratica del Chen.
Come pratica con le armi tradizionali inizieremo a studiare le armi corte: sempre partendo dai fondamentali ci concentreremo sullo studio della Sciabola, ed approfondiremo con pazienza i fondamentali ed i gruppi di movimenti di Spada.
Il programma in dettaglio è disponibile in pdf.
Grazie a Fabio Smolari – Serpentebianco per l’aiuto.
Una galleria di foto dell’esame e della consegna di cintura e diploma nella bella e luminosa sala dell’ASD ORIENTE a Livorno. Claudia e Simone esaminano i bambini ed i ragazzini dei corsi e consegnano loro la cintura ed il diploma a sigillare una bella annata di pratica del Wushu.
La Maestra Liu Jingping spiega un movimento di spada a Tain Tan Gong Yuan – Beijing
Appunti sull’incontro di Domenica 23 e 30 Marzo 2014
Negli ultimi 2 incontri di Domenica 23 e 30 Marzo abbiamo sia visto tutta la forma di 13 movimenti secondo il maestro Zhu Tiancai, sia parlato di argomenti interessanti che sono stati spunto di alcune riflessioni personali.
La riflessione più importante verte su una possibile (e opinabile) distinzione di 2 livelli o modalità di pratica del Wushu, ossia:
Una pratica che abbia come fine la sola pratica. Ad esempio tutte le mattine mi sveglio, mi lavo, e faccio le mie forme di Chen.
Una pratica che coincide più in una seduta di allenamento, che abbia come fine il miglioramento e l’apprendimento. Ad esempio il Lunedì, Mercoledì e Venerdì mi studio alcuni punti di una forma di Chen, concentrandomi assolutamente sulla tecnica e sulla destrezza.
Non penso che l’una escluda l’altra. Tuttavia per allenarmi nell’apprendimento e migliorare, ad esempio, i contenuti tecnici che lo stile esprime attraverso le forme codificate, mi torna bene adottare delle giochesse che mi permettono di finalizzare meglio il lavoro. Soprattutto in un contesto dove il “tempo libero” che posso dedicare al Wushu, purtroppo, non è molto e tende a diminuire.
Sempre parlando per esperienza personale, e quindi tutto da prendere con le pinze, posso citare ad esempio come sia impostata nel parco di Tiantan di Pechino, la lezione “tipo” quotidiana:
le persone si ritrovano, ad ore diverse, dall’alba. Iniziano a muoversi ed allenarsi. Da soli, o in gruppetti. Cose e stili eterogenei, calci, armi, ecc…
Arrivano i maestri. I gruppettini eterogenei si concentrano in 2 o 3 grupponi intorno al proprio insegnante
riscaldamento comune guidato dall’insegnante
esecuzione di una serie di forme, per intero, di vari stili: ad es. la 24 e la 42 ti Taiji pugno, la 32 e la 42 di Taiji spada, Wudang Taijijian, Wushi Taijiquan e Taijijian, ecc…
Ogni gruppo approfondisce una delle forme conosciute. Oppure studia una nuova sequenza. Ma sempre e solo attraverso piccoli gruppi di movimenti, di solito 1/3 di linea, mai più di 1/2 linea. In questo modo, nel giro di un mesetto, si ripassa/approfondisce/impara il contenuto tecnico di ciascuna forma di Taiji praticata nel gruppo.
Allungamento e chiacchericcio. Altri proseguono l’allenamento. Altri vanno via.
Questa esperienza di Tiantan è perfettamente coerente a quanto ho vissuto all’Istituto di Wushu grazie al Maestro Giuseppe : l’allenamento dei gruppi di movimenti consentiva prima l’apprendimento delle sequenze di tecniche, e poi – o meglio dire durante – un labor limae sulle medesime sezioni dal punto di vista tecnico, espressivo, ritmo, etc…
Quindi secondo me il nocciolo del discorso dell’allenamento volto al miglioramento è proprio l’allenamento delle sequenze brevi di movimenti concatenati.
Usando la terminologia del Wushu, questa unità “base” (ma mica tanto base poi…) dell’allenamento, costituita da una breve sequenza di movimenti concatenati si dice 组合动作 Zuhe Dongzuo – gruppo di movimenti.
Applicando questo pensiero alla forma di 13 movimenti di pugno Chen del maestro Zhu Tiancai, ho allora estratto quattro 组合动作 Zuhe Dongzuo che prenderei e prendo come unità di base da allenare e ripetere numerose volte per l’apprendimento e l’assimilazione dei contenuti.
Questo approccio è del tutto personale ed arbitrario. Frutto dei semi lasciati da pochi e validi insegnanti, di cui cerco di percorrere strade ed orme con tutti i miei limiti. In questo contesto – limiti ed interpretazione personale – si inserisce anche la divisione dei quattro 组合动作 Zuhe Dongzuo, una segmentazione arbitraria e personale, eseguita sia sulla memoria degli allenamenti alla Laojia Yilu con Alessio Frosali e con il Maestro Fabio (serpentebianco.org) sia su quei segmenti che ad oggi ritengo ottimali per l’allenamento volto ad un miglioramento.
Di seguito i quattro 组合 Zuhe tratti da un filmato della 13 di pugno eseguita da Zhu Tiancai; infine l’intera forma, sempre eseguita dal maestro Zhu, 2 volte di seguito.
第一组合动作
Di Yi Zuhe Dongzuo – I Gruppo di movimenti
5 Movimenti, da posizione neutra.
太極初勢 Taiji chushi – gesto iniziale del Taiji
金剛搗碓 Jingang dao dui – il Jingang pesta nel mortaio
栏扎衣 Lan zha yi – appuntare pigramente il vestito
六封四閉 Liu feng si bi – sei sigilli e quattro chiusure
單鞭 Dan bian – la frusta
第二组合动作
Di Er Zuhe Dongzuo – II Gruppo di movimenti
4 Movimenti, da 單鞭 Dan bian – la frusta:
切地龍 Qie di Long – il Drago taglia la terra
金雞獨立 (左 右) Jin ji duli (zuo, you) – il gallo d’oro su una zampa (sinistra, destra)
倒卷肱 Dao juan hong – indietreggiare arrotolando le braccia
白鶴亮翅 Bai he liang chi – la gru bianca spiega le ali
第三组合动作
Di San Zuhe Dongzuo – III Gruppo di movimenti
3 Movimenti, da 白鶴亮翅 Baihe Liangchi – la gru bianca spiega le ali:
拗步 Ao bu – passi avanti
斜行 Xie xing – movimento obliquo
掩手肱拳 Yan shou hong quan – coprir la mano e colpire col pugno
第四组合动作
Di Si Zuhe Dongzuo – IV gruppo di movimenti
3 Movimenti, da 掩手肱拳 Yan shou hong quan – coprir la mano e colpire col pugno:
回頭雙擺蓮 Hui tou shuang bai lian – girare il corpo e scuotere il loto con due mani
當頭炮 Dang tou pao – cannonata in avanti
金剛搗碓 Jingang dao dui – il Jingang pesta nel mortaio
陈式太极拳十三式: 都套路
Chen Shi Taijiquan 13 Shi: Dou Taolu
Forma di pugno Chen di 13 movimenti: sequenza completa
La forma 13 movimenti eseguita 2 volte di seguito da Zhu Tiancai.
陈式太极拳十三式: 名称
Chen Shi Taijiquan 13 Shi: ming chen
forma di pugno Chen di 13 movimenti: nomenclatura
I caratteri sono in cinese tradizionale. Ho estrapolato dai 13 movimenti i gesti di apertura e di chiusura del Taiji, inserendo al 1° e 13° movimento 金剛搗碓 Jingang dao dui – il Jingang pesta nel mortaio.
太極初勢 Taiji chushi – gesto iniziale del Taiji
金剛搗碓 Jingang dao dui – il Jingang pesta nel mortaio
栏扎衣 Lan zha yi – appuntare pigramente il vestito
六封四閉 Liu feng si bi – sei sigilli e quattro chiusure
單鞭 Dan bian – la frusta
切地龍 Qie di Long – il Drago taglia la terra
金雞獨立 (左 右) Jin ji duli (zuo, you) – il gallo d’oro su una zampa (sinistra, destra)
倒卷肱 Dao juan hong – indietreggiare arrotolando le braccia
白鶴亮翅 Bai he liang chi – la gru bianca spiega le ali
斜行 Xie xing – movimento obliquo
掩手肱拳 Yan shou hong quan – coprir la mano e colpire col pugno
回頭雙擺蓮 Hui tou shuang bai lian – girare il corpo e scuotere il loto con due mani
當頭炮 Dang tou pao – cannonata in avanti
金剛搗碓 Jingang dao dui – il Jingang pesta nel mortaio