Me importa una mierda lo que piense el mundo. Yo nací puta, yo nací pintora, yo nací jodida. Pero fui feliz en mi camino. Tú no entiendes lo que soy. Yo soy amor, soy placer, soy esencia, soy una idiota, soy una alcohólica, soy tenaz. Yo soy, simplemente soy… (Eres una mierda)
Passo la mano su di te e comprendo il mondo, A te penso E tasto il tempo Sospeso ed infinito Nudo. Soffio, piovo, rifulgo. Sono cielo Stelle e terra, E germoglio profumato del grano Danzante Nella sua verde vita. Ti attraverso Come un tuono nella notte. Splendo E crollo
Nel bel paese bivaccano trecentoquindici senatori. A quattordicimila euro questi signori costan quattromilioni e seicentomila di spese, e questo ogni mese. Ma mica è tutto. Nono. Assieme a loro nel migliore porcile di stato si abbufan seicentotrenta onorevoli deputati. Ognuno di questi, come mensile percepisce quattordicimila euro in totale. Il conto al mese di questo pubblico quattrino Fa ottomilioni e ottocentomila più o meno. Sommati ai precedenti dei senatori giulivi fan tredicimilioni quattrocentomila euro collettivi. Questo è ogni mese! Questo! ogni! mese! Così in fondo all’anno, contando dodici rimesse (e il conto è in difetto, di molto al ribasso) fan centosessantamilioni novecentotrentamila esentasse. Centosessantamilioni Novecentomila euro spesi per mantenere 945 bugiardi impostori che danno a bere a chi li mantiene che l’Europa e l’euro siano il nostro problema che sono i migranti che se ne devono andare che pensioni, sanità e scuola siano ancora da tagliare. Ma cosa abbiamo in testa? La merda di vacca? Centosessantamilioni novecentomila spesi in soldoni per mantenere 945 coppie di artigli che sbranano noi e i nostri figli. E ancora parteggiamo, ancora militiamo tra destra e sinistra comunisti e fascisti, liberali e conservatori, Salvini e Meloni, Zingaretti e Berlusconi: dio che popolo di inetti, dio che popolo di coglioni.