IC342 in LRGB, single night session

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Galaxy IC342 in LRGB, single session, 2 subframes for channel, 600sec, Officina Stellare ProRC 700 with Proline FLI PL16803 at BIN2, IC Astronomy Observatory of Spain, from Telescopelive network.

A very hard postproduction because of few signal and not so good quality of data, but I really stocked into this processing.

Astrobin:

NGC7023 LBN487 Iris Nebula in LRGB

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LRGB records for LBN487 and associated cluster NGC7023 by CMOS camera QHY 600M on Takahashi FSQ-106ED from IC Observatory in Spain, Telescopelive network.

Integration I choose as final and best one obtained by RGB master and Luminance master, both star and starless, post producted in Photoshop in separated layer group with local adjustements and blending mode.

Starless section received Luminance integration at 100% opacity in lighten blending mode; stars Luminance at 10%.

RGB version is just a stunning incredible starting point for image development of this amazing stunning nebula complex.

Astrobin:

NGC7023 LBN487 Iris Nebula in LRGB Takahashi FSQ-106EDX4

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LBN487 and NGC7023 in LRGB, Takahashi FSQ-106EDX4 and Proline CCD FLI PL16083, subframes of 300sec at -25C from IC Astronomical Observatory of Spain, Telescopelive network.

I developed 3 different postproduction: an LRGB one directly developed after LRGB master integration in PixInSight.

I thus proceed to an RGB version and a final LRGB version where L channel, devided in stars and starless masters, I integrated into RGB star and starless layers group in Photoshop with different values, with stars contributing at 10% and starless Luminance at 100%.

RGB integration

Luminance starless master

Photoshop RGB and separated Luminance master available here: https://e.pcloud.link/publink/show?code=XZ9CSDZm9yOwDzwaiH2lkIx0n2x90KYsRzV

Astrobin: https://www.astrobin.com/s6a8tk/D/

Sh2-136 in LRGB

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An LRGB view for Sh-2 136 (VdB-141) reflection nebula in Cepheus.

600 seconds subframes recorded from IC Observatory in Spain by Officina Stellare ProRC 700 with Proline FLI PL16803 CCD camera at -25 celsius, retrieved from Telescopelive network.

Three different elaboration and L channel integration

Astrobin:

Sh2-136 and NGC7023 region in narrowband

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William Optics Redcat 51 and ASI1600mm Pro narrowband records for this region, 180 seconds subframes in Ha, Hb, Oiii and Sii and Optolong Lpro 60 seconds.

Lpro and SHO integration

Sii Ha and Oiii+Hbeta integration

Astrobin: https://www.astrobin.com/q8359s/B/

Portrait to Roman Ratushnyi

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Portrait to Roman Ratushnyi ( Kviv 05/07/1997 – Izjum 09/06/2022 )

Pastel on paper with printed pages 84 and 85 from Cecilia Sala, 2023 “L’incendio” Mondadori

[84] chiesto aiuto a Roman e lui era impaziente di darlo. Fonda una brigata di volontari che porta il nome del suo quartiere e della foresta che ha salvato, Protasiv Yar. Roman è utile per molte ragioni: è abituato a combattere, la sua lealtà alla causa è comprovata, da anni conosce le infiltrazioni russe in Ucraina, per esempio sa tutto degli oligarchi che hanno continuato a lavorare per Putin dopo il 2014 – ci ha avuto a che fare personalmente e pericolosamente. E perché non è solo, è il leader di un gruppo di attivisti con le stesse caratteristiche di un’unità militare già rodata, con una gerarchia, con dei ruoli e con spirito di squadra. La fiducia e la solidarietà interna a un gruppo non si creano da un momento all’altro e costruirle fa parte del tempo dell’addestramento: quando è scoppiata la guerra, la brigata Protasiv Yar era già pronta.

La mancanza di spirito di squadra nelle unità di mobilitati russi che sono stati schierati in Ucraina alla fine del 2022 è forse il più grave difetto immateriale dell’esercito di Mosca. Quando i maschi maggiorenni russi sono stati presi con la forza dalle loro case, dalle università, dagli uffici e anche dagli hotel dove erano in vacanza o dalle discoteche non c’erano abbastanza giubbotti antiproiettile, elmetti, lacci emostatici, stivali anfibi per tutti. L’esercito li ha invitati a procurarseli da soli, i prezzi di questi beni in Russia sono schizzati in alto e poi sono diventati introvabili. Nelle caserme dove sono stati portati i mobilitati e nei campi di addestramento, quelli che non si potevano permettere di pagare per quegli oggetti a quei prezzi, o che non hanno fatto in tempo a comprarli prima che andassero esaurite le scorte, hanno rubato ai loro compagni. Ci sono state risse, feriti, almeno un morto e spedizioni punitive. Se i soldati sono costretti a rubarsi gli stivali a vicenda ancora prima di conoscersi, sarà difficile creare spirito di squadra all’interno di quell’unità. E quando si arriva al fronte, meno c’+ solidarietà dentro un’unità, più ci sono morti dentro un esercito.

In Ucraina, il primo compito affidato alla brigata Protasiv [85] Yar è localizzare e poi partecipare all’imboscata per catturare Viktor Medvedčuk, un oligarca, un amico di Putin che avrebbe avuto un ruolo nel piano per sostituire Zelensky e poi nel nuovo governo filorusso di Kyiv. Per Roman, Medvedčuk è un nemico da molti anni: l’operazione fila liscia e i Protasiv Yar collaborano al suo arresto. L’oligarca amico di Putin servirà poi in uno scambio per liberare e riportare in Ucraina gli uomini della resistenza di Mariupol’, i soldati di Azov che si erano asserragliati nei sotterranei dell’acciaieria.

Pochi giorni dopo, Roman parte con la 93ᵃ brigata meccanizzata dell’esercito ucraino per Izjum, nella regione di Charkiv, che in quel momento è il posto più insanguinato assieme a Mariupol’. Il suo incarico è di far volare i droni militari.

Roman Ratushnyi è morto in combattimento a Izjum, d’estate, a 24 anni. Quando sono stata al suo funerale nella cattedrale di San Michele a Kyiv, la gente era così tanta che non potevi muovere le braccia. C’era anche Kateryna e c’era Mariam Naiem, c’era l’analista trentenne sulla lista di Putin degli ucraini da uccidere subito, c’erano ovviamente Svetlana, Vasia e Julija. In chiesa una signora mi ha detto: « Putin perderà, ma la sua vittoria sarà aver tolto a un paese che odia i suoi cittadini migliori. I più intelligenti, i più generosi, i più coraggiosi. Qui li chiamiamo “la generazione d’oro”. È migliore della mia, noi siamo stati tristi a lungo e la tristezza ci ha spenti: oggi vorrei che potessimo morire noi per conservare loro ».

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