Deux portraits à Claudia 09, 17/04/2014
Deux portraits à Claudia 09, 17/04/2014
二〇十四年 四月 九日 羞龍
二〇十四年 四月 十七日 羞龍 八大山人
Deux portraits à Claudia 09, 17/04/2014
二〇十四年 四月 九日 羞龍
二〇十四年 四月 十七日 羞龍 八大山人
Deux portraits à Claudia 20/03/2014
二〇十四年 三月 二十日 羞龍
二〇十四年 一月三 十一日
羞龍在寒山
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二〇十四年 一月 三日 羞龍
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Appena tornati da Lisbona, Clau ed io veniamo immediatamente ingoiati dall’ingranaggio impietoso della “quotidianità” e della “normalità”, ma anche se il corpo si trova – e con fatica – in certe…diciamo…situazioni, mente e spirito spaziano e, come sempre mi succede prima di un avvenimento importante sulla pittura, mi si accende una lampadina su cosa potrei preparare e dedicare al Carnet del Dono di Lanciano.
Spulcio il web imbeccato dai consigli telematici e “carnettati” dell’amico Palmar, e trovo un po’ di filmati sia su Lanciano ed il suo patrimonio architettonico e culturale-artistico, sia sulla festa e la processione del Dono alla Madonna del Ponte.
Rimango subito colpito da 2 grandi prensenze che permeano Lanciano e il Dono: la musica in tutte le sue forme, ed un’aria di tradizione che prosegue nonostante l’amaro boccone della modernità.
Inizio allora a pensare a come potrei dipingere questo arazzo medioevale che vedrò sdinaparsi davanti ai miei occhi, e automaticamente opto per una Moleskine giapponese, che criticabile per la carta quanto si vuole, ma permette di ricreare una consecutio che con altri supporti è persa, ed inoltre posso giurare che quella carta se avvezzata bene e se si è ben avvezzi alle sue “giochesse”, permette effetti che mi piacciono molto.
La presenza della musica popolare, dei canti sacri, della grande devozione che viene espressa dal paese di Lanciano stesso con il suo bagaglio artistico e storico, nonchè dalla processione in questione, mi apre una visione del carnet che fra pochi giorni andrò a dipingere come uno spartito medioevale, come un messale miniato…
Inizio così a dipingere il suo Incipit, un omaggio a chi considero il maestro indiscusso dei Carnet de Voyage: Stefano Faravelli.
Clau ed io arriviamo alla piccola e bellissima Lanciano nel pomeriggio di Venerdì, ed andiamo subito a posare macchina e borse allo splendido Agriturismo La Rosa dei Venti, dove aspettiamo Marco che ci raggiungerà non appena tornato dall’aeroporto di Pescara, dove recupererà la Sighanda!
Passeggiamo con Marco e Sighanda nel centro di Lanciano, e visitiamo subito l’emozionante Cattedrale al volo perchè praticamente in orario di chiusura, dunque liberi da impegni (ah bene!!!) ci sistemiamo sui gradini di una casa di fronte all’ingresso della chiesa di Via …, ed iniziamo a dipingere il nostro primo sketch in quel di Lanciano!
Il portone e la decorazione mi ricordano la chiesa di San Giovanni Battista a Riomaggiore, e rievocano in me quel momento splendido con Stefano Faravelli, quando ci trovammo a dipingere l’entrata laterale e le sue decorazioni a piedi scalzi nella piazzetta antistante, un momento che non dimenticherò mai,
così come l’acquazzone che il giorno prima ci beccò mentre salivamo al castello, una corsa in sandali sulle pietre della scalinata, un dejavù enorme sia di quel momento, sia di vite precedenti quando – e sono convinto – dovetti essere uno degli uomini dipinti nelle Ukiyo-e, e Stefano il mio maestro.
Le manovre di un motorino e del suo padrone per rientrare in casa sua, praticamente occupata da me, Claudia, Marco e Sighanda sui suoi scalini e sul suo perimetro…, la curiosità dei bimbi e la difficoltà di dipingere velocemente mi riportano ad una piacevole realtà, lontano dalla splendida quanto odiosa e caotica Firenze, dalla quotidianità che tutti mi invidiano, ma che non riesco proprio a preferire a questi piccoli brevi intensi momenti in cui mi sento senza nessun dubbio vivo, entità vivente esprimente.
La sera arriva veloce, e la cena buonissima la divoro!!! Mentre con Marco, Claudia e Sighanda discutiamo di pittura e di Carnet de Voyage…Dio mio!!! Quanto amo questo momento, quanto è bello vivere. Quanto è prezioso poter sedersi ad un tavolo e discutere di pittura e d’arte e poi!!! La nostra arte !!! E di pittori contemporanei viventi con cui posso parlare…
Ci svegliamo abbastanza presto per poter arrivare nei luoghi dove si svolgerà la processione, dove le persone ed i rioni si stanno radunando con i loro carri decorati ed imbanditi con i propri prodotti, e così potremo iniziare a dipingere, fotografare e “respirare” il Dono prima che tutto si metta in moto.
Da qui in poi è il mio carnet e le foto che prendono parola
Il pomeriggio Marco ci porta a visitare ed ovviamente a dipingere uno dei suoi trabocchi; avevo dipinto un trabocco da una bellissima foto
e adesso con Sighanda e Clau abbiamo l’occasione di dipingerlo dal vero: impresa ARDUA!!!
Approdiamo la sera al Caffé Letterario Pickwick, un bellissimo circolo gestito da ragazzi come Clau e come me. Il circolo è diviso in un paio di grandi sale, ed è ricchissimo di libri: i miei occhi cadono immediatamente su un manuale di Skateboard preziosissimo – una vera bibbia!!! – e mentre lo afferro bramoso di scivolare con una tavola su qualcosa (saudade du surf du Portugal, saudade du Skate para Lisboa…) Clau torna dall’altra sala con in mano due copie di Surf Latino: è ufficiale!!! Noi sbaviamo!!! E chi cura la collezione di libri è un surfista!!!
Et voilà!!!
Conosciamo Rita che ha vissuto alle Hawaii, e che gestisce il bellissimo Pickwick. Queste sono le cose più belle della vita…, questi fili invisibili che sembrano unire le nostre vite in tessuti sempre più belli e sempre più ricchi.
Ad esempio…
Sarà successo quel che sarà successo, ma dall’Istituto di Wushu di Firenze io son uscito con l’incontro della persona più preziosa della mia vita: Claudia!
Da Clermont Ferrand sono uscito senza una lira, ma ho incontrato Palmar!
E da Lanciano ho incontrato un paese meraviglioso, ho incontrato la tradizione viva, ed un’amica: Rita!
3 ricchezze che né Monti né la Merkel mi posson toccare!!!
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中国2005年 游记笔记本: 第一章,在北京, ossia “Cina, 2005 Carnet di Viaggio: capitolo Primo, a Beijing”. Le tavole ed il testo in Francese qui di seguito sono state realizzate per la Biennale di Clermont-Ferrand: tres mercì Frederique pour l’aidée!!!
Ce séjour en chine de 2005 a donné lieu à un carnet subdivisé en trois parties : la première partie est consacrée à ma vie à Beijing. La deuxième relate mon voyage, accompagnéé d’amis, au Sichuan et au Yunnan: cette deuxième partie est en cours de finalisation.
La troisième partie correspond à mon retour à Beijing jusqu’à mon départ en Italie.
à Beijing je louai un tout-petit appartement que j’appellais ma “casa stanza”. Ce terme désigne une maison faite d’une seule pièce, dans le quartier de Nan Li Shi Lu, qu’il est un quartier résidentiel et populaire très vivant et vraiment très chinois.
Chaque matin j’allais au parc de Tian Tan Gongyuan pour m’exercer au Taiji Quan et au Wushu (ceci constituait l’une des les raisons pour lesquelles je me suis rendu en Chine ). Durant ce séjour, j’ai rencontré mon maitre Liu Jin Ping et pleins de personnes qui m’ont accueilli comme un fils.