Luna di sole riflesso
Dimmi che qualcosa cambierà presto
Perché se non cambia dovrò rimanere
Su questa terra dove devo giacere.
Luna, che ogni posto hai sorvolato
Illumina ciò che capire non ho saputo
Sfogo e chimica lungo la schiena
Di gocce feconde di vita piena.
Luna, lo senti? In una parte del cuore?
Sogni che si formano per poi cadere.
Luna, non so dove io stia andando
Ma so da dove stavo venendo:
dalla parte di me che si va disgregando.
Un altro giorno arriva,
Un altro giorno passa,
Luna unica prospettiva è stare
Nel punto in cui chiaramente pensare
Scorre la vita scorre
Corre
Scappa
E sgrana
granelli di sabbia di vita uno ad uno
Roveti.
Pruno.
Gli aghi
le crune di ago sono la vita
Sono i giorni
della
mia
Vita
La vita mi prende per la gola
La vita mi prende ed è esatta
Lavita è così bella la vita così stretta.
Piccola e stretta
Come i giorni.
Come
i
l tempo dei giorni è
str
e
tt
o
è poco
è inutile
desiderare che il treno arrivi veloce
o non giunga neppure
Strette le mani?
lavitasenefotte
Di
me
Senefottelavitadellavitadellamiavita
I pensieri di vita
Sono persi
Sono escrementi
Penso alla merda di vita che scappa
Come minzione
La vita puzza di urina pisciata
E scappa
Come da piangere scappa
Scoppio.
Fuggo.
Casco.
Basta.
La vita è basta.
La vita è una vasca.
La vita è pelle di pesca
mia la vita affogata in una vasca.
E io che pensavo
Mentre annegavo
E pensare alla vita
sperare alla vita
restringe
Mi schiaccia
Mi soffoca
mi uccide lasciandomi vivo
Lasciandomi intero e
de.vas.ta.to.
stretto
Traindentistrettidigrignolavita
La scrivo coi denti la vita
Le mani
Non scrivono
Mai scriverebbero che la vita è maschio
E possiede i miei giorni
I miei giorni più belli sono minuti rubati
a chi non sa niente di me?
Lavitatraidentistrettiniente
Sa
Di
Me
Niente sa di niente
e critica
E parla
E scrive
E magari
Ma preeeeeego signore
Intenditore
nellavitaancheinsegna
I giorni rubarli come i rigori
Italia
La vita in Italia è rigori.
La vita in Italia è fuorigioco
Brancodicani
La vita è un branco di cani
Abbandonati
Feriti. Traditi. Picchiati e ammazzati.
La vita è di giorni
Persi e rincorsi
Rincorsi e sfilati
Sfilati dalla cruna dell’ago
con cui
la vita
mi cuci e mi trapassi la bocca
Mi cuci la vita
che è cruna di ago
Che è solo uno spago
lo spago si spezza
Si spezza in due secco
Un colpo e mi spacco
La faccia
Le braccia
Mi sfracello le dita
Mi taglia la vita
Divertita
T
A
N
T
O
la vita mi insegue
La vita mi avvita
Perché mi vive la mia vita
Per sempre
la vita è un finito mentre
Di silenzio di vetro polverizzato
Silenzio di sabbia e vetro spezzato.
La prendo a pugni mi taglio le nocche
C’infilo le dita le ho massacrate
le mani mie educate
Educarle non serve sono solo sprecate
Educarmi le mani non è servito
La vita è niente ed è un niente finito.
La vita è maschiocompagnoeditore
La vita mi piscia e mi caca nel cuore.
La vita è breve ed è già mezza finita.
E l’afferro coi denti
Questa merda di vita.
L’articolo La vita sembra essere il primo su XIUART.
Montagna Fredda solo nuvole bianche,
Silenzio silenzio lontano da polvere e sporcizia.
Erba come sedile ha la casa della Montagna,
Lampada solitaria la ruota della luna luminosa.
Letto di pietra presso il laghetto verde giada,
Tigri e cervi come vicini.
Far tesoro delle gioie dell’eremitaggio,
Da uomo che va oltre l’aspetto delle cose.
I saggi mi respingono,
gli sciocchi li respingo io.
Poichè non sono né sciocco né saggio,
ignoriamoci reciprocamente.
Cade la notte, canto alla luna chiara,
spunta l’alba, danzo con le nuvole bianche.
Come potrei tener chiusa la bocca e composte le mani,
e star seduto in sussiego coi capelli che ricadono sciolti?
Oro di sole di alba stupore.
Oro antico.
Oro tepore.
Oro di posto
accanto al posto migliore
Tenuto con borsa,
Al finestrino.
Oro di corsa di treno al mattino.
Oro scintilla.
Oro che spunta di sole e colline.
Oro di pioggia
Oro trascorso e percorso di vetro.
Oro nel cielo
illumina il tetro.
Oro.
Ritorni in silenzio dopo un annuncio.
Oro di quiete,
Pensieri d’oro,
riflessioni,
palude,
cicogna e alloro,
nascosti nel verde e nel grigio brunito,
Nei lampi
tra i rami
Oro infinito.
Sulle mie mani le dita la pelle.
Oro di fianchi.
Oro di mandorla.
Oro di vita
Di vita stretta.
Che bagni, che mezzi,
fecondi i miei campi.
Oro spalanca la nebbia e i suoi banchi.
Oro per terra,
Oro di zolla,
Oro di ali
di aerei bianchi.
Aerei a terra. Aerei stanchi.
Oro di padre che non c’è più.
Ricordi di bimbo.
Di ore di tempo.
Oro che corre.
Oro che scappa.
Oro di vita di dono disperso.
Oro polito.
Oro zecchino.
Oro rosso e satinato.
Oro polito.
Oro diverso
Oro farfalla di carta e poesia.
Oro coraggio di vita mia.
Oro vigliacco.
Oro non detto.
Oro amato capito e protetto.
Oro idiota.
Oro scansato.
Oro stimato, pesato e rubato.
Oro bugiardo.
La vita è una sola.
Oro che reciti ogni parola.
Oro deciso,
giocato e scommesso.
Oro perdente
completamente rimesso.
Oro di vita
Corrotto.
Sprecato.
Rubato nell’oro dell’oro donato.
Oro di seme gettato in un campo.
Oro prezioso.
Morto
stanco.
Oro rosa, nuvole in cielo
Oro miele
Oro vero.
Oro sole e sole oro.
Oro di sonno che m’invade la mente.
Assopisci i pensieri crescentemente.
Abbagliami gli occhi,
Acceca anche l’oro,
Del niente che vale tutto quest’oro.
Guardo in ginocchio la terra
guardo l’erba
guardo l’insetto
guardo l’istante fiorito e azzurro
sei come la terra di primavera,
amore,
io ti guardo.
Sdraiato sul dorso vedo il cielo
vedo i rami degli alberi
vedo le cicogne che volano
sei come il cielo di primavera,
amore,
io ti vedo.
Ho acceso un fuoco di notte in campagna
tocco il fuoco
tocco l’acqua
tocco la stoffa e l’argento
sei come un fuoco di bivacco all’addiaccio
io ti tocco.
Sono tra gli uomini
amo gli uomini
Amo l’azione
Amo il pensiero
Amo la mia lotta
Sei un essere umano nella mia lotta
Ti amo
Guardo in ginocchio la terra
guardo l’erba
guardo l’insetto
guardo l’istante fiorito e azzurro
sei come la terra di primavera,
amore,
io ti guardo.
Sdraiato sul dorso vedo il cielo
vedo i rami degli alberi
vedo le cicogne che volano
sei come il cielo di primavera,
amore,
io ti vedo.
Ho acceso un fuoco di notte in campagna
tocco il fuoco
tocco l’acqua
tocco la stoffa e l’argento
sei come un fuoco di bivacco all’addiaccio
io ti tocco.
Sono tra gli uomini
amo gli uomini
Amo l’azione
Amo il pensiero
Amo la mia lotta
Sei un essere umano nella mia lotta
Ti amo
Fontaine de l’Hotel da Ville et bassin de la Roserie – Clermont Ferrand
Dove corre questa cerva scritta in un bosco scritto? Ad abbeverarsi a un’acqua scritta che riflette il suo musetto come carta carbone? Perché alza la testa, sente forse qualcosa? Poggiata su esili zampe prese in prestito dalla verità, da sotto le mie dita rizza le orecchie. Silenzio – anche questa parola fruscia sulla carta e scosta i rami generati dalla parola «bosco».
Sopra il foglio bianco si preparano al balzo lettere che possono mettersi male, un assedio di frasi che non lasceranno scampo.
In una goccia d’inchiostro c’è una buona scorta di cacciatori con l’occhio al mirino, pronti a correr giù per la ripida penna, a circondare la cerva, a puntare.
Dimenticano che la vita non è qui. Altre leggi, nero su bianco, vigono qui. Un batter d’occhio durerà quanto dico io, si lascerà dividere in piccole eternità piene di pallottole fermate in volo. Non una cosa avverrà qui se non voglio. Senza il mio assenso non cadrà foglia, né si piegherà stelo sotto il punto del piccolo zoccolo.
C’è dunque un mondo di cui reggo le sorti indipendenti? Un tempo che lego con catene di segni? Un esistere a mio comando incessante?
La gioia di scrivere. Il potere di perpetuare. La vendetta d’una mano mortale.