Lucas Christopoulos è un personaggio da leggenda metropolitana. Nato in Svizzera da padre greco e madre svizzera, a 16 anni decise di partire per la Cina per apprendere le arti marziali e la filosofia classica.
Iscrittosi al corso di laurea quadriennale della Facoltà di Wushu dell’Istituto per l’Educazione Fisica di Pechino, completò gli studi con una tesi di ricerca sulle arti marziali nell’antica Grecia. Nel 1993 conobbe Zhang Zhicheng, 7° generazione del Tongbeiquan della famiglia Qi, col quale studiò per anni l’arte del pugilato giungendone a una conoscenza completa e venendo iscritto negli albi genealogici della scuola come 8a generazione, nonché unico allievo occidentale. Al termine del tirocinio il maestro gli affidò, come vuole la tradizione, una copia del manoscritto segreto della scuola (qijia tongbei quanpu).
Nella lontana provincia del Gansu divenne allievo del famoso maestro Huang Baoshan (1907-1998), un tesoro vivente del wushu, dal quale apprese stili tradizionali come shaolin luohaquan, erlu hongquan, zuibaxianquan.
Quando Huang Baoshan morì nel 1998, incurante della scomodità del viaggio, partecipò al suo funerale ove conobbe ex allievi e compagni del maestro che arricchirono la sua formazione con le eccellenti tecniche di bastone del Gansu: “bastone dell’ubriaco” (zuigun), “bastone del vecchio che guarda il campo” (laohan kantian gun), “bastone delle 4 porte” (simengun).
Udito che nel Gansu esisteva un monastero taoista ove ancora si praticavano arti occulte, decise di recarvisi. Qui scoprì che i monaci appartenevano alla setta della “foresta dei demoni” (guilin daopai), ancor viva in soli due luoghi in Cina, e si tramandavano i classici dell’antica strategia militare, tecniche di spionaggio, pratiche magiche ed esorcistiche.
In otto anni di permanenza in Cina, e nei suoi continui lunghi viaggi di studio, Christopoulos ha conosciuto vari famosi maestri del wushu tradizionale e studiato diverse tecniche; da un maestro di Cangzhou ha appreso anche il fengmogun (bastone del demone pazzo) e quindi è oggi depositario delle 4 tecniche di bastone più famose della Cina: shaolingun, fenngmogun, zuigun, simengun.
Rientrato a Losanna – sua città natale – è stato invitato ad insegnare presso l’Università dello Sport e ha iniziato a dedicarsi alla ricerca e all’insegnamento.
Di grande interesse storico le sue ricerche sull’influenza della cultura e delle scienze ellenistiche in Asia e gli scambi tra Cina e Occidente in ambito filosofico, culturale e marziale. Nel 2001 ha iniziato una proficua collaborazione con l’Istituto Wushu città di Firenze che lo ha invitato in Italia a tenere seminari periodici di Shaolin Zhouquantui e Shaolingun per far conoscere al pubblico occidentale l’efficacia di queste tecniche antiche fortunatamente non ancora inquinate dal moderno “Shaolin tradizionale” e non richiedenti costumini gialli, gambaletti grigi e scarpette feiyue per essere apprese.
Il Tempio del Cielo, costruito nel 1420, costituiva la sede dei sacrifici al cielo e alla terra degli imperatori delle due dinastie Ming e Qing (1368-1911).
Posto a Pechino a sud della Città Proibita, ha una superficie quattro volte maggiore a questa, la parete di cinta sud è rettilinea, a simbolo della terra, mentre quella nord è semicircolare, a simbolo del cielo, una struttura derivante dall’antica concezione cinese del “cielo rotondo e terra quadrata”. Il complesso si suddivide in esterno ed interno, gli edifici principali si trovano lungo l’asse sud-nord, nell’ordine s-incontrano l’Altare circolare, il Tempio del Dio dell’universo e il Tempio della preghiera per il buon raccolto.
L’Altare del cielo è una piattaforma circolare di tre piani, ognuno dei quali circondato da una balaustrata in pietra, che costituiva la zona centrale dei sacrifici imperiali al cielo.
Estremamente complessi, questi si tenevano in generale prima dell’alba del solstizio d’inverno (verso il 22 dicembre del calendario lunare), ed erano presieduti dall’imperatore. Per l’occasione venivano appese grandi lanterne rosse davanti all’altare, con all’interno candele alte più di un metro. A sud-est dell’altare si trova una serie di speciali bracieri, che servivano a bruciare gli animali e le giade e sete offerti in sacrificio: nel corso della cerimonia, il fumo profumato si diffondeva fra il rullo dei tamburi, con un’atmosfera severa e maestosa. Il Tempio del Dio dell’universo, posto a nord dell’altare, è un piccolo edificio circolare ad un piano che normalmente ospitava le tavolette rituali delle cerimonie di sacrificio, è circondato da un muro rotondo, il famoso Muro dell’eco, una struttura straordinaria in quanto se si parla a bassa voce ad una delle estremità, all’altro capo si può udire chiaramente.
Altro edificio sacrificale è il Tempio della preghiera per il buon raccolto, una grande struttura circolare a tre cornicioni eretta su una terrazza circolare a tre piani: dal nome si capisce subito che qui l’imperatore pregava per il buon raccolto estivo, di conseguenza l’edificio ha rapporto con la cultura agricola, ad esempio le quattro colonne interne più alte si dice rappresentino la primavera, l’estate, l’autunno e l’inverno.
Gli antichi cinesi suddividevano il giorno in 12 periodi, per cui le 12 colonne che sostengono il primo cornicione rappresentano i 12 periodi, mentre le 12 colonne mediane indicano i 12 mesi dell’anno, per un totale di 24 colonne, simbolo dei 24 periodi del calendario lunare.
A parte l’Altare del cielo e il Tempio della preghiera per il buon raccolto, gli edifici principali del complesso, all’interno della porta ovest si trovano ancora il cortile della musica sacra e le stalle degli animali sacrificali: il primo ospitava i musicisti e nel secondo erano allevati gli animali da sacrificare.
Nella costruzione del Tempio del Cielo, gli antichi maestri artigiani hanno dato prova di un’abilità impareggiabile, con enormi risultati ad esempio dal punto di vista dei colori degli edifici. Gli edifici imperiali utilizzano per lo più tegole di maiolica gialla, simbolo del potere imperiale, invece negli edifici del Tempio del Cielo gli artigiani hanno utilizzato tegole del colore del cielo, ossia blu, come colore principale, che ricoprono il colmo del Muro dell’eco, i tetti del Tempio del Dio dell’universo e del Tempio della preghiera per il buon raccolto, di due edifici secondari e della porta d’ingresso.
Nel 1998 il Tempio del Cielo è stato inserito nella Lista del Patrimonio Culturale Mondiale, la Commissione del Patrimonio Culturale Mondiale si espresse in merito con queste parole: “Come il maggiore antico complesso sacrificale rimasto in Cina, il Tempio del Cielo è famoso nel mondo per la sua rigorosa pianificazione, speciale struttura architettonica e meravigliosa decorazione, per cui non solo occupa un’importante posizione nella storia dell’architettura cinese, ma costituisce anche un prezioso patrimonio dell’arte architettonica mondiale“.
Nel Parco del Tempio del Cielo vivono oltre 60 mila cipressi, tra cui 3.600 hanno una storia centenaria, che si trovano principalmente attorno al Tempio della Preghiera per il Buon Raccolto, all’Altare Circolare e alla Volta Celeste Imperiale, ma ce ne sono anche numerosi a nord-ovest e nella parte settentrionale dell’esterno del Parco del Tempio del Cielo. Questi cipressi verdi fanno risaltare gli edifici divini, creando un’atmosfera solenne e riverente. L’ex-Segretario di Stato americano Kissinger che visitò 12 volte il Tempio del Cielo, esclamò davanti alla distesa di cipressi: “Per gli Stati Uniti, grazie alle tecnologie scientifiche, non comporta nessuna difficoltà costruire edifici stupendi come quelli del Tempio del Cielo, ma questi antichi cipressi centenari non hanno uguali.”
Il Cipresso Guibai è stato piantato durante il regno dell’imperatore Jia Jing della dinastia Ming, ed ha un’età di circa 500 anni. L’albero è alto circa 10 metri, è frondoso, sulla superficie del suo tronco vi sono numerose fenditure che con il trascorrere del tempo hanno assunto una forma a spirale tanto da sembrare nove dragoni attorcigliati al tronco dell’albero. Inoltre, nel Tempio del Cielo ci sono anche il Cipresso delle Richieste al Cielo, il Cipresso del Benvenuto, il Cipresso abbracciato all’ Acacia e ed altri ancora.
Nel Tempio del Cielo ci sono numerosi alberi antichi dalle forme strane e svariate, molti di questi alberi antichi furono piantati da importanti esponenti politici. Il 5 aprile 1917, l’allora Presidente della Repubblica Cinese, Li Yuanhong, alla guida di molti deputati del governo del tempo, piantò centinaia di cipressi nella parte orientale del Padiglione dell’Astinenza.
Lo stesso giorno, 44 anni dopo, il neozelandese Vilcocks interrò 3 abeti nel Giardino dei Cento Fiori, diventando il primo amico straniero a piantare alberi nel Tempio del Cielo. In seguito, molti altri amici internazionali si sono recati qui per piantare gli alberi, tra cui importanti esponenti politici, personalità di organizzazioni popolari e altri amici stranieri: nonostante le differenti specie di piante, vengono chiamati tutti “Alberi dell’Amicizia”.
Il 12 marzo 1985, Deng Xiaoping e alcuni altri tra i principali dirigenti di Stato di allora piantarono un gruppo di cipressi sul lato meridionale della porta orientale del Tempio del Cielo, il Segretario Generale del PCC, Hu Yaobang, propose sul posto che la prima domenica di aprile di ogni anno fosse fissata la giornata dell’imboschimento volontario per tutti cittadini di Pechino. In occasione della seconda ricorrenza della Giornata dell’imboschimento volontario, Deng Xiaoping ed altri dirigenti politici cinesi si recarono di nuovo qui, e piantarono personalmente parecchie decine di pini. Nell’aprile del 1997 e del 1999 l’ex Presidente cinese Jiang Zemin interrò vari cipressi e ginepri cinesi.
Nel Parco del Tempio del Cielo si trova anche il Giardino dei Cento Fiori, che ha una superficie di 30.000 metri quadrati, in cui si trovano piante e fiori comunemente conosciuti come peonie e l’acacia cinese ed altre specie di piante rare.
I sentieri del giardino sono stati tracciati a forma dell’ideogramma cinese “mi”.
Ci sono numerose aiuole, prati e piante ornamentali.
Con le sue piante frondose ed i suoi fiori variopinti, questo luogo è uno degli scenari più incantevoli del parco del tempio del Cielo.
Quando nel gennaio del 1976 il Primo Ministro cinese si spense, i dipendenti del Parco del Tempio del Cielo piantarono qui un pino per esprimere il loro cordoglio e onorare la sua memoria, e quest’albero fu chiamato “l’albero della memoria del Primo Ministro Zhou”. Attualmente è stato eretto un muretto che lo circonda con incastonate delle pietre del lago Taihu.
Ad est del Giardino dei Cento Fiori si trova il Giardino delle Rose cinesi, dove sono state piantate 4.000 rose cinesi di più di 100 varietà,. Al centro del giardino si trova una grande aiuola di fiori quadrata alla quale si accede salendo dai gradini che si trovano su ogni suo lato, ed al suo centro si trova conca a forma circolare attorno alla quale crescono rose cinesi bellissime dai colori variopinti. A nord del giardino sono piantati Lilla, Forsizie ed altre specie di piante, che creano uno scenario incantevole.
二凛凛五年,九月二号
在天坛公园,北京
Entrare…
Da XiMen…ho i brividi sulla pelle
E uno schizzo al cuore, come quando ho paura di cadere
La realtà è confusa all’alba da un’aria umida, opaca…
E un orizzonte infinito tra alberi e piante
E nuvole
E il sole
E la mia pelle s’accappona e mi viene il vuoto nella pancia, come quando ho paura di brutto
E conosco questa sensazione, già tante volte l’ho provata…
I brividi…il sole mi scalda così tanto da farmi venire i brividi
In Italia i muri della mia palestra a volte mi schiacciano
Si chiudono
Perché c’è troppa pressione…
Perché mi accorgo che molte cose che potrebbero andare non vanno…
Sono confuso…i miei passi proseguono…reagiscono
È una caccia
A me stesso…
A quello che provo e per chi…
È un brivido che parte dal mio cuore e vola via a migliaia di Km lontano…
da chi mi è amica e non di più…da chi amo e non di –
Qui tutto si sta compiendo…
Gli allenamenti…
Mai avrei pensato di riuscire a fare tutto questo in soli 2 mesi…
Ed il ritorno in Italia, come sarà???
Mi sento così diverso, così cambiato…così strano e con idee chiare…
Ho anche paura!!!
Paura di vederla…
Paura di riprovare
lo schizzo al cuore che mi prende ogni volta che la incrocio
Forse…forse…
Non devo tornare…
Forse non voglio tornare
Non voglio nemmeno non tornare…sono diviso in 2: voglio più di ogni altra cosa rivedere Claudia, e voglio più di ogni altra cosa non vederla più!!!
PERCHE’ NON RIESCO…
NON RIESCO AD IMMAGINARMI LA MI’ VITA SENZA DI LEI
E quindi voglio tornare.
ORA!!!
DA LEI!!!
ma…
…
ma…
non torno da lei…
perché NON VUOLE ME!!!
E quindi…
Cosa mi rimane se non camminare…
Da Ovest a Est, per questi viali, fra i cinesi
IO
Unico Italiano a quest’ora…
Seguo…
Le orme invisibili di Fabio, di Riccardo…attraverso
Attraverso…
TianTan
ed in quest’aria profumata e rosa e viola il suono della tua voce mi culla dolce, dentro di me…e anche se sei così distante da me, anche se non sei con me, te sei nel mio cuore…
e tutto parla di te, ed io parlo di te a tutto
Gli alberi, piccoli e grandi…sanno che in Italia,a Firenze, c’è una bimba che è forte come le loro radici…che è dolce come la loro ombra…ed ai fiori che profumano l’aria racconto che dei giorni, mentre mi alleno in palestra, capisco che Clau arriva anche se non la vedo perchè sento il profumo che ha sulle felpe e sui capelli
Il vento, un regalo di Dio, perché ci salva dal caldo altrimenti tremendo…
Il vento è mio amico ed accarezza la mia pelle e le mie ciglia…ed io ne respiro l’aria…e gli chiedo per favore di andare fino a Firenze e di accarezzare piano piano anche la tua testa e le tue mani…ed i tuoi capelli
Questo posto
Questo parco
È meraviglioso, ed è la mia WuShu Guan più importante di Beijing
Qui ho potuto studiare 武当剑,吴式太极拳,吴式太极剑…studio 3 cose che nessuno dove torno consce…nessuno dove torno conosce perché non le ha studiate qui, in questo modo, in questa dimensione naturale.
Credo in Dio
Qui non puoi non crederci…
Qui vivo la sua grandezza…
Dio è un artista
Qui vedo i suoi quadri e le sue sculture…io
Io…
Chi sono???
Sono come questa piccola formica…
Sono un piccolo bruscolo che piano piano va da Ovest a Est…che va verso il sole rosa ed arancione che gioca fra i rami e le nuvole viola…
Sono una vita che scorre in un fiume di verde e di rosso, di giallo e ancora rosso…e rosa…mentre il mio cuore batte ci sono tantissimi cuori che pulsano e che mi danno vita, mi danno amore.
Mi sento una spugna nell’acqua…la mia pelle non è una barriera
Ho i brividi da tanto che qui è bello
E poi…
E poi…io nel cuore cosa sento???
Sento caldo
E tremare E sento bianco e blu
Sento piccoli piccoli scossoni ed un abbraccio dolce…come se ci fosse un caledoscopio che tutto rifrange e riflette
Sento come una cascata di acqua e note piccole piccole mentre penso che:
Clau dorme…
Dorme da poco…
era dolce quando dormiva
Lei con me è sempre dolce, anche quando mi avrebbe dovuto stroncare
…
41 movimenti su 64…吴剑…anche questa…se la imparo
Penso…
Questo anno…
Lavoro questo stile…
Potrebbe essere il mio…potrebbe davvero…non è un caso aver incontrato lei…
non è mai un caso niente.
Di questo che scrivo…
È quello che sono, quello che è nel mio cuore
Voglio che 2 persone leggano: Claudia e Ale
Rimango sulla mai strada, sulla mia linea
‘fanculo a chi mi farà il processo, si può biasimare il leone perché mangia la gazzella???
Da Ovest a Est, da Xi Men a Dong Men
Sono libero
Faccio
Penso
Amo
Tu leggerai questa pagina Clau???
Leggerai quelle dopo?? Avrai letto quelle prima??
E tu Ale???
Venire in Cina…
Un’esperienza che non posso descrivere…
Venirci innamorato di te Claudia…
Venirci senza di te Ale…
È anche così triste
Alcune cose che vorrei che voi aveste vissuto…
Polvere
E acqua
Sono andate via…
e non riesco a darvele, a metterle su questi fogli.
Cambierai mai Clau quello che provi per me???
E cambierà mai quello che provo per te???
Molte cose sono cambiate, ma tu…
tu m’incanti sempre, da sempre…
ed io..
io, cosa posso fare se non dirti che ti amo?
Perché ti voglio bene è un briciolino di meno…un briciolino grande come un pianeta…io sono innamorato di te
E cammino…
Da Ovest a Est
E ti penso, mentre Dio, o Buddha, o chissà chi dipinge cose meravigliose e mi sento in pace, libero, innamorato di te.
Quando tornerò tu che farai???
A volte il mio cuore si spacca
Ma io ho una colla…non finisce mai…non so perché…quindi che si spacchi pure
Perché…
Ti prometto che non ti dico più cosa provo per te…cioè…riprometto di mentirti???
Di girare quando voglio andare dritto???
Mi manchi tanto Claudia
Mi manchi tanto Ale
Perché ti amo Claudia
Perché sei come un fratello per me Ale
Se adesso morissi…
E non esprimessi…non rendessi al mio amico vento questo che ho nel mio cuore…perché piano piano si sollevi oltre tutto…
Oltre questa città…
Oltre le montagne dello Si Chuan…
Oltre quelle tonde e verdi dello Yun Nan…
E giocasse fra le nuvole…
Bianche, rosa, rosse…le ho viste anche verdi e quasi gialle…
Ed arrivasse a sfiorarti la bocca ed il naso Clau…
E ti abbracciasse piano Ale…
Questo sono ora…
Una piccola vita che da Ovest scivola ad Est, mentre ti amo Clau, mentre sei mio fratello Ale.
29 Maggio 2007 – Firenze: teatro Saschall, premiazione atleti di livello nazionale e regionale indetta dal C.O.N.I.
Il C.O.N.I., di cui la F.I.Wu.K. e’ federazione associata, ha indetto una giornata dipremiazione dedicata a tutti gli atleti d’interesse nazionale e regionale,,,ed ha organizzato una festa al teatro Saschalldurante la quale Clau e Niccolo’ hanno eseguito una breve esibizione per mostrare che cosa sia ed in che cosa consista il Wushu!!! Noi altri siamo andati ed abbiamo passato un pomeriggio a scattare foto ed a ridere…
Le mie ultime gare di Taiji??? Per quanto riguarda l’anno prossimo di sicuro!!!
Un abbraccio e tantissimi saluti all’amico Gibbo un bacino alla sua splendida bimba, un salutone a suo fratello Lore ed alla bravissima Huihui…
Gibbo ti aspettiamo a Firenze (^..^)
Questa volta i campionati nazionali F.I.Wu.K. di Taiji e Stili Interni si sono svolti a Rimini, nel bel palazzetto dove gia’ andammo nel 2003 per le stesse competizioni.
Le gare sono state interessanti, ed è sempre un gran piacere incontrare amici lontani, che durante l’anno non c’è mai verso di rivedere e con cui scambiare qualche opinione sul Taiji e sulla pratica del Wushu guardandosi negli occhi.
Oltre ad un arbitraggio veramente incredibile, e mi chiedo: ma che cosa votano gli arbitri? Non capisco…, e perchè non ci viene detto che cosa deve essere fatto e come deve essere fatto? Così potremmo capire, e chi avesse voglia potrebbe lavorare migliorando le proprie carenze, ed esaltare le proprie doti!
Comunque, giudizi a parte che sono insindacabili (altrimenti quale è il senso di venire ad una gara se si mette in dubbio il giudizio dato???) questo e’ stato anche l’anno dell’ignoranza, nel senso che alcune persone si sono sentite ignorare, dato che mentre alcuni atleti eseguivano la propria forma gli arbitri, con la testa voltata dal tappeto di gara, discutevano…
Il Taijiquan secondo il metodo della famiglia 吳 Wu di Wu Quanyou (Wu Ch’uan-yü) e di Wu Jianquan (Wu Chien-ch’üan) è oggi il 2° tra i più popolari degli stili di Taiji Quan (il primo risulta essere lo stile Yang).
Lo stile Wu è in occidente confuso spesso con il metodo武 Wu fondato da Wu Yu-hsiang, sebbene per questi due nomi i caratteri cinesi siano completamente differenti e la loro pronuncia sia diversa, tuttavia la loro romanizzazione (Pin Yin) risulta identica.
吳鑑泉 Wu Jianquan (Wu Chien-ch’üan, 1870-1942) il figlio di Wu Ch’uan-yü, i nipoti di quest’ultimo 吳公儀Wu Gongyi (Wu Kung-i, 1900-1970), 吳公藻Wu Gongzao (Wu Kung-tsao, 1902-1983) e吳英華Wu Yinghua (Wu Ying-hua, 1906-1996) furono grandi maestri di Wushu, famosi e rinnomati per la loro abilità; tra essi, tuttavia, Wu Jianquan divenne il maestro più famoso della sua famiglia, ed è considerato il fondatore del metodo Wu.
Insegnò ad un gandissimo numero di allievi, e la sua personalizzazione dei metodi rifinì e distinse marcatamente il suo stile da quello Yang.
Nel 1928 si strasferì con la sua famiglia da Beijing a Shanghai, dove era stata fondata da suo padre ed alcuni studenti una scuola di Wushu importantissima conosciuta come il Quartier Generale settentrionale dello stile Wu, nel 1936 fondò la鑑泉太極拳社Chien-ch’uan Taiji Quan Association di cui egli fù il direttore, mentre Ma Yuch Liang il vicedirettore.
Successivamente, nel 1948, Wu Kung-i insistette per trasferirsi presso il Quartier Generale dell’Associazione Wu ad Hong Kong, mentre la sorella più giovane Wu Yin Hua e suo marito馬岳樑Ma Yueliang (Ma Yueh-liang, 1901-1999) rimasero a Shanghai per poter amministrare direttamente la vecchia sede e gli affari intrapresi in loco.
Dal 1983 fino alla sua morte, nel 1996, Wu Yinghua fù però l’insegnante del sistema Wu più qualificato di tutta la famiglia, ed i suoi figli perseverarono nella pratica e nell’insegnamento, ed amministrarono le scuole diffusasi in Europa e la vecchia sede originaria di Shanghai.
Il figlio di Wu Kung-i, 吳大揆Wu Dagui (Wu Ta-kuei , 1923-1970) fù un attivista nella resistenza contro l’invasione della Cina da parte dei giapponesi. Malgrado questo trascorso dopo la guerra egli insegnò il Taiji proprio in Giappone. Suo fratello più giovane, 吳大齊Wu Daqi (Wu Ta-ch’i, 1926-1993), ebbe la direzione e la supervisione delle scuole di famiglia ad Hong Kong, nell’Asia sud-occidentale, ed aprì la prima scuola di Taiji in Occidente a Tornonto, Canada, nel 1974.
La figlia di Wu Kung-i, 吳雁霞Wu Yanxia (Wu Yan-hsia, 1930-2001), fù rinnomata maestra di 太极剑Taiji Jian (la spada del Taiji), mentre suo cugino吳大新Wu Daxin (Wu Ta-hsin, 1933-2005), si specializzò nell’uso delle armi, e fù particolarmente famoso per la sua abilità nel 太极刀 Taiji Dao (Sciabola del Taiji).
Lo stile Wu è caratterizzato da alcune particolarità: il peculiare metodo di allenamento del Tui SHou (diverso dal Chen e dallo Yang), la pratica delle armi, la forma del passo nell’esecuzione delle posizioni ( accentuazione ed esasperazione del parallelismo dei piedi, vicinanza degli stessi nel Ma Bu) la forma del palmo e le caratteristiche tecniche di mano, ecc…
La pratica marziale dello stile Wu si focalizza inoltre sull’abilità di afferrare, intrappolare, proiettare, e sulle tecniche di lotta quali anche le cadute, tecniche saltate, spazzate, leve articolari, rotture e bloccaggi.
Sebbene storicamente derivato dallo stile Yang, il metodo della famiglia Wu appare nella pratica del Tui Shou vicino allo stile Chen, e comunque è esteticamente inconfondibile, e condivide alcune caratteristiche dello stile Sun: il patrimonio marziale tanto dello stile Wu quanto dello stile Sun nacque e si sviluppò anche grazie alla collaborazione ed alla stretta frequentazione tra Wu Chien Ch’uan e Sun Lu Tang.
Durante l’esecuzione della forma, altra caratteristica essenziale e palese dello stile Wu è l’accentuazione della ricerca e della pratica della “separazione tra Ying e Yang“, applicata nell’esecuzione delle posture caricando il 100% del peso del corpo su una gamba, realizzando così posizioni che mantengono la colonna vertebrale e la gamba posteriore in linea retta, e concretizzando la separazione Ying Yang con una netta differenza tra gamba “piena” caricata del 100% del peso corporeo, e gamba “vuota” libera dal carico corporeo. Tutti gli stili di Taiji realizzano e praticano lo stesso concetto, ma praticano l’allineamento della schiena in altro modo e solo occasionalmente in parallelo alla gamba posteriore, comunque non sistematicamente come nel metodo Wu.
Da Wikipedia.org, lista di istruttori per generazioni del Taiji Quan secondo il metodo Wu:
1st Generation
Wu Ch’uan-yü (Quanyou, 吳全佑, 1834-1902), who learned from Yang Lu-ch’an and Yang Pan-hou, was senior instructor of the family from 1870-1902.
2nd generation
His oldest son, Wu Chien-ch’üan (Wu Jianquan, 吳鑑泉, 1870-1942), was senior from 1902-1942.
3rd Generation
His oldest son, Wu Kung-i (Wu Gongyi, 吳公儀, 1900-1970) was senior from 1942-1970.
3rd Generation
Wu Kung-i’s younger brother, Wu Kung-tsao (Wu Gongzao, 吳公藻, 1903-1983), was senior from 1970-1983.
Wu Kung-i’s younger sister, Wu Ying-hua (Wu Yinghua, 吳英華, 1907-1997), was senior from 1983-1997.
4th Generation
Wu Kung-i’s daughter , Wu Yan-hsia (Wu Yanxia, 吳雁霞, 1930-2001) was senior from 1997-2001.
Wu Kung-tsao’s son, Wu Ta-hsin (Wu Daxin, 吳大新, 1933-2005), was senior from 2001-2005.
5th Generation
The current senior instructor of the Wu family is Wu Ta-kuei’s son Wu Kuang-yu (Wu Guangyu, Eddie Wu, 吳光宇, born 1946).
Il 25 Marzo si sono tenuti i campionati regionali di Wushu F.I.Wu.K. 2007, che sono stati caratterizzati da 2 record: l’incredibile numero dei partecipanti e le interminabili ore ed ore di noiosissime attese…
Le montagne dello Si Chuan sono belle, incredibilmente belle, indescrivibili!!!
Il tempo poi ha reso ancora più bello e particolare il paesaggio di JiuZhaiGou: pioggia, sole, nebbia e nuvole hanno creato dei giochi di luce così belli…
Mei mi racconta che c’è un detto, in Cina, che dice: chi non è stato a JiuZhaiGou non ha visto la Cina !!!
Ed effettivamente…è proprio un posto bellissimo!!!Lo stesso detto l’ho sentito praticamente per ogni posto che abbiamo visitato, Grande Muraglia compresa, ma JiuZhaiGou mi ha veramente colpito…
Mai vista una cosa così…mai vista
Bambini…che vendono bracciali buddisti
Una bambina così bella…gioca a nascondersi dalla mia foto…le compro delle piccole cose…non ti dimenticherò mai piccola
Quei laghi
Un lago detto “lo specchio”…non capisci…dove finisce il vero ed inizia il riflesso delle cose
Non capire
Non c’è niente da capire
Solo respirare
Bagnarsi in tutto ciò
Nel lago blu…grande, grandissimo…immobile e silenzioso…tutto questo???
Il termine 南拳Nánquán indica l’insieme di stili delle arti marziali cinesi che si sono originati e sviluppati a sud del fiume Yangtze, che conobbe una grande diffusione intorno al 1960.
Nánquán contemporaneo è uno stile moderno, creato durante la grande rivoluzione culturale, derivato da alcuni degli stili più diffusi della regione del Guangdong, del Guangxi, del Fujian e dello Zhejiang fuse ad alcuni aspetti dei metodi di famiglie tradizionali come Hong, Li, Liu, Mo e Cai.
Le caratteristiche peculiari e distintive del Nánquán consistono in movimenti e tecniche veloci, potenti, ferme e decise, con posizioni
statiche e spostamenti solidi e repentini ma allo steso tempo agili, e rispetto all’eleganza ed alla leziosità degli stili del Nord, esprime grande forza e vigore,
espresso anche attraverso urla, dettefasheng, che rappresenta o riproduce le caratteristiche di animali, e interpretabile come il predecessore del “kiai” caratteristico delle Arti Marziali nipponiche e coreane.
La forza dei movimenti deriva da posizioni ristrette e stabili in cui le rotazioni rapidissime della vita generano una serie di movimenti veloci, forti e repentine delle braccia predilette alle tecniche di gambe, al punto che in Cina è popolare il detto Bei Tui, Nan Quan (Calci al Nord e pugni al Sud). Il Nanquan è comunque caratterizzato nella sua pratica ed espressione da una ricca serie di fondamentali, gesti tecnici e gruppi di movimenti inconfondibili, sebbene
nelle forma da competizione libere attualmente si vada perdendo alcuni di questi aspetti per guadagnare nelle prestazioni atletiche e nell’estetica più fine ed aggraziata. Read More…