Stefano Tronconi, Tanglang Meihua

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stefa-tanglang1 Siamo molto contenti di avere nella nostra piccola associazione Stefano, ormai compagno di allenamento serale alla Barsanti.

stefa-sanda1 Personalmente sono proprio felice di esserci trovati, di essere in amicizia, e di condividere la passione e l’amore per le arti marziali cinesi, in libertà ed ognuno con le proprie metodiche e le proprie specialità.

Per chi fosse interessato ad approfondire, ad orari ed informazioni più dettagliate su Stefano Tronconi, sul Tanglang quan Meihua, ed eventualmente per contatti, ecco il link alla pagina web di Stefano: http://www.kungfutanglang.com

Grazie quindi Stefa, e benvenuto in Vicina!!!


羞龙 Xiulong

Lavori in corso

Ormai è un mesetto che lavoro su Zaofan 早饭 – colazione, matita su cartoncino nero,  misure…emm, non ricordo

Zaofan - Colazione

Zaofan 早饭 – colazione, particolare

Nel 2005, appena tornato dalla Cina, rimasi colpito da un quadro raffigurato nella rivista exChange, di cui trovavamo copie al Beijing Kuai Candian di Lisa e Dani. Il quadro raffigura la baracca di un cantiere edile, e s’intitola 打工图 dǎgōng tú del pittore 徐惟辛Xu Weixin.

Xu Weixin

徐惟辛 Xu Weixin – 打工图 dǎgōng tú

Ho sempre legato quest’immagine immortalata da 惟辛 come un flash scattato durante una colazione, o massimo una cena, di una delle miriadi di squadre di operai che a turni si alternano nei cantieri sempre al lavoro, letteralmente brulicanti! Una visione che comunque avevo visto molto bene nella Pechino di Nanli Shilu, e che abbiamo rivissuto spesso a Shanghai quest’estate.

Ho quindi iniziato a lavorare questa matita su cartoncino nero, intitolando il lavoro Zaofan 早饭 – colazione…

L’intento ovviamente non è quello di copiare un quadro! Il mio sarebbe un omaggio a questo grandissimo pittore, ed alla Cina più bella che ho avuto la fortuna di vivere ed alla quale mi sento profondamente parte. I ritratti di 惟辛 mi piacciono immensamente, ed sento nei suoi volti qualcosa di eccezionale, sento questi quadri vicini sia alle alienate monomani di Géricault sia ai mangiatori di patate di Van Gogh.

La strada è lunga, 慢慢来。。。

Moleskine, quaderni di studio di acquerello e Shufa

Fox drinking

Fox drinking, chinese watercolor

A Pechino, per i 2 mesi e mezzo di Cina dell’estate del 2005, scrissi un diario che divenne il mio confidente ed il mio sfogo, un inconsapevole modo di praticre il secondo veicolo rang-rtogs gshen-rab kyi theg-pa, cioè uno stato simile allla sautrantikas, ossia il veicolo di coloro che tentano di capire per mezzo di se stessi, senza maestro.

Una pratica in cui cercavo di capire ed assimilare, ruminare, la mole infinta di insegnamenti e di visioni che Pechino e la Cina mi offrivano quotidianamente, una sorta di trasformatismo in scrittur della pratica meditativa.

Intanto, nella libreria di Xidan – sempre a Pechino – venivo in contatto con i numerosissimi diari di viaggio di quei ciniesi ce come intuito da Ilario Fiore, desiderosi di affacciarsi al mondo,registravano le porprie impressioni della Cina e del mondo su diari di viaggio incredibilmente belli, di una freschezza ed una luminosità incredibile, in cui a farla da padrone non c’era la precisione di uno scatto fotografico, ma il colore.

Colore puro e colore diluito, l’essenza della bella arte – 美术 meishu.

In un susseguirsi vorticoso di immagini puramente immagini ed immagini ideogrammi…, l’origine e lo stato attuale di una delle scritture più antiche della terra.

Appena tornato dalla Cina, a fine Settembre del 2005, Mei mi portò alla libreria Edison di Piazza della Repubblica a Firenze, per farmi vedere il diario di viaggio di Stefano Faravelli, intitolato semplicemente  Cina. Un capolavoro, lavoro stupendo, che mi riportò ed ancora oggi mi riporta nel regno di mezzo, con i ritratti del sacerdote Dongba di Dongba Gong a Lijiang, un mondo del quale ho sempre nostalgia essendomi ammalato di Mal di Cina, un universo dal quale solo ed esclusivamente per una persona che si trova in questa piccola ed agonizzante terra che in Cinese si chiama 意大利 Yidali – grandi aspettative e grandi vantaggi.

Adesso sono passati 4 anni. Con lei al mio fianco non ero più solo tornndo in Cina, mostrandole Tian Tan appannato dalla nebbia proficua dell’alba di Beijing e dalle lacrime di fratelli e sorelle ritrovati…così come abbiamo ritrovato altri taccuini di viaggio, altre pennelate che, come quelle pennellate di Cina di Faravelli, come le foto di Gianni Limonta sullo Yunnan, mi hanno spinto.

Spinta anche a compiere i miei studi ed i miei esercizi di pittura su due moleskine, una interamente dedicata allo studio delle shufa, ed una di acquerelli liberi.

Moleskine – Shufa

Lo studio dell’arte Cinese, 美术 mei shu, mi appassiona immensamente.

L’uso monocromatico dell’inchiostro e del colore mi impressiona e mi trasmette vibrazioni profonde, diverse da quelle trasmesse dall’arte occidentale che ammiro e conosc, propria della mia cultura e del mio mondo; solo l’Impressionismo ed alcune opere del post-impressionismo sento vicine alla ricerca che attuo nello studio dell’arte e nel dipingere.

Le pagine dei miei studi

Moleskine – Acquerelli

L’acquerello è il medium che prediligo.

Prima di tutto perchè dove vivo adesso non ho spazio per allestire un cavalletto e per dipingere ad olio, e poi perchè sento l’acquerello molto più vicino all’arte cinese, dunque mi permette di studiare e sperimentare impressioni e tentativi che poi, un giorno, potrò applicare alla pittura ad olio.

Queste sono le pagine dei miei studi

Premio Italia per le arti visive 2009

Mal di Cina

Mal di Cina, particolare

Con molto ritardo, dovuto ad una serie concatenata d’impegni ed imprevisti, voglio scrivere due righe sul Premio Italia per le Arti Visive 2009, concorso di belle arti al quale ho partecipato con “Mal di Cina”, ritratto a matita di una bambina tibetana dello Yunnan,  basato e partito dalla fotografia “Bambina di un villaggio nei pressi del monastero Songzanlin” di Gianni Limonta in “Yunnan – Cina” pubblicato nel 2000 dalla Leonardo Arte, di cui già scrissi mentre ero impegnato allo stesso ritratto.

Il lavoro a matita, iscritto alla sezione grafica, è stato premiato con la possibilità di esporlo assieme ad altri miei lavori alla Galleria del Candelaio, in Via Fra’ Giovanni Angelico a Firenze.

Il catalogo della mostra, che ho scannerizzato in parte, riporta sia la presentazione della manifestazione, sia il verbale della giuria e le opere in gara: ho riprodotto le pagine sia in un unico pdf, sia come galleria d’immagini.

All’esposizione che “Mal di Cina” mi ha fatto vincere ho portato 4 lavori in tutto: 2 matite – Mal di Cina e 耶稣誕生 Yēsū Dànshēng, Natività – e 2 acquerelli – Crook Gill packhorse Bridge, Yorkshire (il cui titolo in mostra però è “ritratto a Matteo Ricci”) e  节奏 jié zòu – ritmo, varietà; 耶稣誕生 Yēsū Dànshēng che nel frattempo avevo presentato al concorso XVII Premio Firenze 2009, era appena stato premiato.

Mal di Cina, particolare

La terminologia del Wushu su ENERTAO: il palmo

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Sono molto soddisfatto che il 2009 si concluda con la pubblicazione su Enertao del mio articoletto sulla terminologia del Wushu inerente alle forme del palmo.

Enertao XVII - 4 La forma della mano: il plamo
Enertao XVII - 4 La forma della mano: il plamo

Il mio progetto sarebbe di proseguire con le forme della mano (gancio, dita ed artiglio) e poi passare alle forme del passo; questo come primissima parte di quello che vorrei diventasse un breviario della terminologia fondamentale del Wushu; il pdf dell’articolo è disponibile a questo link diretto.

Ci tengo a precisare che per la pubblicazione di questi articoli su Enertao non sono retribuito in alcuna misura, se non dalla soddisfazione di veder pubblicato materiale che scrivo durante il mio studio – anche teorico – del Wushu su una rivista importante e diffusa quale Enertao; grazie quindi alla redazione per la fiducia accordatami e per la continuità con cui il mio materiale viene pubblicato.

XIUART al Candelaio

Acquerello su Moleskine

Acquerello su Moleskine

COMUNICATO STAMPA
GALLERIA DEL CANDELAIO – FIRENZE

Via Frà G. Angelico 3/r – 055/67.90.42  ecodarte@bottega2000.it

www.bottega2000.it/eco www.premioitaliaperleartivisive.it

presenta opere di

FRANCO MARGARI – MAURO MARTIN

LORENA NOCENTINI – STEFANO ZAMBLERA

3 – 15 dicembre 2009

Si inaugura giovedì 3 dicembre 2009 alle ore 18.00, alla Galleria del Candelaio di Firenze (Via Frà G. Angelico 3/r), una mostra di opere degli artisti Franco Margari, Mauro Martin, Lorena Nocentini e Stefano Zamblera, organizzata in collaborazione con la rivista “Eco d’arte moderna”. L’esposizione, che fa parte del ciclo dedicato agli autori segnalatisi al “Premio Italia per le Arti Visive” 2009, si concluderà martedì 15 dicembre 2009.

Orario: dal lunedì al venerdì 9,30/12,30 – 15,30/19,30 sabato su appuntamento

INGRESSO LIBERO

Research on the traditional music of Na’xi ethnic group Zhangna 中央音乐学院

Research on the traditional music of Na’xi ethnic group

Zhangna 中央音乐学院

The traditional music of Na’xi ethnic group, also known as ‘baishaxiyue’, is one of the most important parts of the inherited traditional Na’xi music which includes ‘Dongba music’, ‘Boshixili’ and ‘Lijiang traditional music’. For a long period of time, the researchers of relevant disciplines have been concentrating on the indications of its name; its history tracks, its musical from and its historical and cultural values. As for the indications of the name, there are mainly two opinions including ‘baishaxiyue’ and ‘baisha music’. As for its history tracks, ‘baishaxiyue’ is the folk music derived from Na’xi ethnic group and it is the heritage sound of the Yuan people. It is also a great music that mixed with various sources of music. As for the musical form, ‘bashaxiyue’ is a kind of classical music set that contains dancing music, songs and instrument music. Its traditional performing processes start from ‘du’, followed by ‘zongshi’ ‘sansiji’ ‘aliligoujibo’ ‘meimiwo’ ‘duocuo’ ‘kacuo’ and ended by ‘mubu’. The main features of the musical form are the consistency between every second paragraph and the comparison between the neighboring paragraphs. If it is the chorus of eight musicians, the main instrument is bamboo and accompanied by singing and dancing. There is no company of the beating instrument and no rigid numbers of the band. This essay will mainly deal with the name indication, its musical forms and the recent research and conclusion.

Language and Culture Affect Color Cognition of Minorities People in Yunnan Province in China

Language and Culture Affect Color Cognition of Minorities People in Yunnan Province in China

Zhang Jijia 1, Xie Shushu 2

1 Ph.D., Department of Psychology, South China Normal University

2 Ph.D., Department of Applied Psychology, Jimei University

In three researches, using color classification task, Color similarity judgment task and color recognition task, to investigate whether different cultures and languages in Yunnan province affect these people’s color cognition including perception and memory, or weaker, just affect color memory. The results showed that 1) the color classification of undergraduates from Naxi, Yi and Bai were consistent with the cultures of these three nations; 2) Han students distinguished color similarity and recognized in green or blue category significantly faster and more accurate than Naxi students did. It meant that the mixed using of the words “green” and “blue” of Naxi   people led to their harder discrimination of green and blue than Han people; 3) Yi students discriminated ‘black’ with different brightness notably faster and more accurate than discriminated ‘white’. Bai students were on the contrary. Han and Naxi showed no notable difference.

To sum up, in our first study, Students from three nations were consistent in their classification of the 11 color terms in general, which was in flavor of perceptual Universalism. Nevertheless, there were significant differences among the three minorities and Han nation consistent with the differences in their languages and cultures and thus consistent with the predictions of Linguistic Relativity Theory. Language and culture do affect color cognition directly and indirectly.

Naxi Language of Reduplication

Naxi Language of Reduplication

ZENG Xiao-peng and Wu Xiao-li

South-west University

Naxi language have many Reduplications. reduplication of Literal structure, vocabulary and syntactic structure, This paper comprehensive describe the reduplication phenomenon in Naxi language , and Attempt to have a systematic comparison with the same type of Chinese language. A character is a word , so through reduplicative words to research the role of reduplication in the way of Words express . Meaning of Reduplication show in grammar, it is also reflected in the Words .