Domenica 18 Febbraio, nella scivolosissima palestra dell’Istituto Russel Newton di Scandicci, si è svolto il I TROFEO PANDA KUNGFU, momento dedicato ai bambini!!!
Clau ed io siamo andati a trovare i cuccioli, ed abbiamo passato una mattinata divertentissima con loro e con Ioni, ormai capobranco!!!
吳 全佑 Wu Quanyou o Wu Ch’uan – yu (1834 – 1902), fù maestro di Taiji Quan durante il tardo impero, ed è considerato il fondatore dello stile Wu di Taiji.
Wu Quanyou non era il suo nome di battesimo, in quanto egli era discendente dei Manchu, di cui Quan You è la traslitterazione in cinese.
Successivamente egli ricevette il nome 吳 Wu dalla corte imperiale, riferendosi approssimativamente alla pronuncia della prima sillaba del proprio nome i famiglia Manchu: questo nome è stato poi adottato dai suoi discendenti, così che da allora egli è conosciuto come 吳全佑Wu Quanyou.
Wu Quanyou era un ufficiale militare in servizio presso il Campo della Bandiera Gialla, nella Città Proibita a Beijing, e durante la dinastia Qing divenne ufficiale delle Guardie Imperiali. In quel momento 楊露禪Yang Luchan (1799-1872) era presso il campo della Bandiera Gialla come insegnante di Taiji Quan, ed aveva molti studenti, dei quali però solo 3 studenti si dice studiassero diligentemente e si allenassero abbastanza duramente da poter divenire suoi discepoli, ed essi erano萬春Wan Chun, 凌山Ling Shan e 全佑Quan You; solo loro ricevettero dunque l’originale e completa trasmissione delle arti marziali di Yang Luchan, sebbene Yang Luchan dovette scegliere “ufficialmente” come suoi discepoli due uomini di alto livello sociale, il Generale Yue Guichen e Shi Shaonan. Così come la maggior parte degli allievi di Yang Luchan (il cui Taiji era molto popolare tra i principi ed i cortigiani per le sue qualità terapeutiche) essi non possedevano né i requisiti né la disciplina necessaria per poter divenire sui discepoli.
Wan Chun, Ling Shan e Quan You divennero ufficiali di mezzo grado, ed a causa del loro basso livello sociale, non avrebbero potuto essere visti come compagni di corso di nobili e ufficiali alto-graduati; dunque essi richiesero di poter diventare discepoli di 楊班侯 Yang Banhou o Yang Pan-hou, il figlio più anziano di Yang Luchan, anch’egli istruttore ad i militari Manchu.
Quando Quan You si ritirò dalla carriera militare fondò una scuola a Beijing che divenne in breve abbastanza popolare e numerose persone studiarono presso di lui: egli all’epoca era rispettosamente chiamato全三爺 Quan Sanye; tra i suoi discepoli migliori furono郭松亭 Guo Songting, 王茂齋Wang Maozhai, 夏公甫Xia Gongfu, 常遠亭Chang Yuanting, 齊閣臣Qi Gechen.
Il livello e le abilità nel Taiji di Quan You crebbero e si affinarono tantissimo, ed egli era considerato il praticante più capace e forte del Taiji Quan di stile Yang: in particolare egli era ritenuto eccezionale nell’abilità化勁 hua jin, ossia… “neutralizzare morbidamente l’energia dura”.
Il figlio di Quan Yu, 吳鑑泉Wu Jianquan (1870-1942), divenne anch’egli ufficiale ed insegnante di Taiji, lavorando a stretto contatto con la famiglia Yang, e promuovendo quello che sarà conosciuto come 吴式太极拳Wu Shi Taiji Quan – Taijiquan stile Wu, soprattutto nelle città di Beijing, Hong Kong e Shanghai.
Il Wushu è parte inscindibile della cultura cinese, ne fa parte, trae ispirazione ed allo stesso tempo contribuisce a formare modelli ideali a cui ispirarsi, appartenenti agli insiemi iconografici, iconologici ed immaginari della stessa cultura cinese.
Le forme di Wushu (Taolu) consistono in una successione di movimenti concatenati ed armonici, eseguibili secondo respiri diversi, sia nel ritmo (movimento e pausa, accelerazioni e fasi più lente) sia delle dimensioni e nelle altezze (grande e ampio, piccolo e raccolto, alto e basso).
I movimenti sono quindi molto diversificati, impegnativi ed approfondibili sin dalle sequenze più elementari: richiedono e sviluppano una grande coordinazione generale e dei singoli muscoli, ognuno di questi movimenti è fatto di forze e tecniche più o meno visibili, appartenenti alle arti marziali cinesi.
1. DONG RU TAO (muoversi come un’onda)
Muoversi come un’onda significa che quando il corpo si alza e si china, deve muoversi come le grandi onde di un oceano in tempesta che si sollevano continue ed impetuose, ma nel movimento c’è quiete e musicità, purezza ed essenzialità.
2. QING RU YE (essere leggeri come una foglia)
Leggeri come una foglia significa che, quando occorre leggerezza, si deve assomigliare alle foglie degli alberi sollevate da un soffio di vento, leggere, graziose e vivaci che danzano ondeggiando sospinte dal vento. Leggeri ma non flosci, nel fluttuare si devono conservare grazia ed eleganza.
3. LUO RU QUE (ricadere come la gazza)
Ricadere come la gazza significa che al momento di ricadere a terra si deve assomigliare ad una gazza che improvvisamente atterra sulla punta di un ramo, gentilmente, senza far rumore, tranquilla, leggera e sicura. Allo stesso modo bisogna atterrare stabili e puliti, con fermezza e precisione.
4. ZHAN RU SONG (erigersi come un pino)
Erigersi come un pino significa che quando ci si trova in posizione eretta sui due piedi a gambe distese, la posizione assunta dal corpo deve assomigliare ai verdi pini e ai cipressi smeraldini. Si deve stare diritti con forza, imponente da ispirare riverenza. Alla vista deve esserci movimento nell’immobilità, eleganza e potenza, imponenza e dignità.
5. QI RU YUAN (saltare come una scimmia)
Saltare come una scimmia significa che quando si spicca un salto si deve avere la sensazione dell’agilità, della prontezza, della rapidità e della potenza di una scimmia che balza. Si deve essere forti e veloci, rilassati e distesi in modo naturale.
6. ZHUAN RU LUN (roteare come una ruota)
Roteare come una ruota significa che quando si ruota, si spazza, ci si gira o ci si volta, le braccia e le gambe devono girare come la ruota di un carro, rapide e con forza, con un movimento circolare, continuo e scorrevole. Facendo perno sul fulcro della rotazione le rotazioni e le spazzate devono descrivere dei cerchi, le girate e i rivoltamenti degli anelli.
7. LI RU JI (stare diritti su una gamba come il gallo)
Diritti su una gamba come il gallo significa che, quando si è in posizione eretta in appoggio su una gamba sola, si deve assomigliare al gallo quando si ferma improvvisamente in equilibrio alzando una zampa, fermi come una roccia, solidi come il monte Tai, come se il piede a terra avesse radici e la gamba d’appoggio fosse una colonna, in equilibrio naturale.
8. ZHONG RU TIE (essere pesanti come il ferro)
Pesanti come il ferro significa che in quei momenti che richiedono forza pesante e affondata, la tecnica di emissione della forza deve essere travolgente ed inarrestabile come il ferro temprato in acciaio. Si deve marcare la pesantezza con rabbia e fermezza, leggerezza e pesantezza devono armonizzarsi, la forza impiegata deve essere appropriata.
9. ZHE RU GONG (flettersi come un arco)
Flettersi come un arco significa che, quando ci si torce o si flette il busto, la vita deve flettersi come un arco completamente teso, ci si deve piegare mantenendo la forza, compiere un movimento che restituisca elasticità. Mantenendo la vita come punto chiave, nella morbidezza ci deve essere tenacia e forza.
10. JING RU YUE (stare immobile come un monte imponente)
Immobile come un monte imponente significa che al momento di fermarsi in una posizione fissa, la posizione del corpo deve essere salda come un’alta montagna, di forza e aspetto imponenti e grandiosi, perciò movimento ed immobilità devono essere chiaramente distinti, “oltre la montagna c’è ancora la montagna”.
11. KUAI RU FENG (essere veloci come il vento)
Veloci come il vento significa che nei movimenti che richiedono prontezza e velocità improvvisa, si deve assomigliare ad una violenta bufera con raffiche di vento improvvise, con tuoni e lampi, alla quale nessuna forza può opporsi. Ma bisogna anche essere ordinati, veloci si ,ma senza fretta.
12. HUAN RU YING (essere lenti come l’aquila)
Lenti come l’aquila significa che quando il movimento richiede una decelerazione, si deve assomigliare ad un’aquila maestosa che descrive spirali nel cielo, lenta ed elegante, con portamento fiero e imponente. Bisogna essere lenti ma non fiacchi, tutto lo spirito concentrato.
Il termine tecnico ” I dodici modelli” Shier Xing indica le tecniche fondamentali del Chang Quan, ed anche le forme fondamentali dei movimenti del corpo.
Per il Wushu i nostri predecessori si sono ispirati alle immagini del mondo naturale ed ai movimenti degli animali, con una tecnica artistica esasperata e raffinata, riassumendo in maniera incisiva ed idealizzando le caratteristiche e le variazioni di movimento che caratterizzano il Chang Quan in modelli standardizzati ed iconocizzati.
I 12 modelli del ChangQuan costituiscono una serie di riferimenti per I praticanti: icone facilmente conoscibili, riconoscibili, da cui attingere o da riscoprire dentro di noi.
Il Wushu è parte inscindibile della cultura cinese, ne fa parte, trae ispirazione ed allo stesso tempo contribuisce a formare modelli ideali a cui ispirarsi appartenenti agli insiemi iconografici, iconologici ed immaginari della stessa cultura cinese.
Le forme di Wushu (Taolu) consistono in una successione di movimenti concatenati ed armonici, eseguibili secondo respiri diversi, sia nel ritmo (movimento e pausa, accelerazioni e fasi più lente) sia delle dimensioni e nelle altezze (grande e ampio, piccolo e raccolto, alto e basso).
I movimenti sono quindi molto diversificati, impegnativi ed approfondibili sin dalle sequenze più elementari: richiedono e sviluppano una grande coordinazione generale e dei singoli muscoli, ognuno di questi movimenti è fatto di forze e tecniche più o meno visibili, appartenenti alle arti marziali cinesi.
1.. DONG RU TAO
(muoversi come un’onda)
Muoversi come un’onda significa che quando il corpo si alza e si china, deve muoversi come le grandi onde di un oceano in tempesta che si sollevano continue ed impetuose, ma nel movimento c’è quiete e musicità, purezza ed essenzialità.
2. QING RU YE
(essere leggeri come una foglia)
Leggeri come una foglia significa che, quando occorre leggerezza, si deve assomigliare alle foglie degli alberi sollevate da un soffio di vento, leggere, graziose e vivaci che danzano ondeggiando sospinte dal vento. Leggeri ma non flosci, nel fluttuare si devono conservare grazia ed eleganza.
3. LUO RU QUE
(ricadere come la gazza)
Ricadere come la gazza significa che al momento di ricadere a terra si deve assomigliare ad una gazza che improvvisamente atterra sulla punta di un ramo, gentilmente, senza far rumore, tranquilla, leggera e sicura. Allo stesso modo bisogna atterrare stabili e puliti, con fermezza e precisione.
4.ZHAN RU SONG
(erigersi come un pino)
Erigersi come un pino significa che quando ci si trova in posizione eretta sui due piedi a gambe distese, la posizione assunta dal corpo deve assomigliare ai verdi pini e ai cipressi smeraldini. Si deve stare diritti con forza, imponente da ispirare riverenza. Alla vista deve esserci movimento nell’immobilità, eleganza e potenza, imponenza e dignità.
5. QI RU YUAN
(saltare come una scimmia)
Saltare come una scimmia significa che quando si spicca un salto si deve avere la sensazione dell’agilità, della prontezza, della rapidità e della potenza di una scimmia che balza. Si deve essere forti e veloci, rilassati e distesi in modo naturale.
6. ZHUAN RU LUN
(roteare come una ruota)
Roteare come una ruota significa che quando si ruota, si spazza, ci si gira o ci si volta, le braccia e le gambe devono girare come la ruota di un carro, rapide e con forza, con un movimento circolare, continuo e scorrevole. Facendo perno sul fulcro della rotazione le rotazioni e le spazzate devono descrivere dei cerchi, le girate e i rivoltamenti degli anelli.
7. LI RU JI
(stare diritti su una gamba come il gallo)
Diritti su una gamba come il gallo significa che, quando si è in posizione eretta in appoggio su una gamba sola, si deve assomigliare al gallo quando si ferma improvvisamente in equilibrio alzando una zampa, fermi come una roccia, solidi come il monte Tai, come se il piede a terra avesse radici e la gamba d’appoggio fosse una colonna, in equilibrio naturale.
8. ZHONG RU TIE
(essere pesanti come il ferro)
Pesanti come il ferro significa che in quei momenti che richiedono forza pesante e affondata, la tecnica di emissione della forza deve essere travolgente ed inarrestabile come il ferro temprato in acciaio. Si deve marcare la pesantezza con rabbia e fermezza, leggerezza e pesantezza devono armonizzarsi, la forza impiegata deve essere appropriata.
9. ZHE RU GONG
(flettersi come un arco)
Flettersi come un arco significa che, quando ci si torce o si flette il busto, la vita deve flettersi come un arco completamente teso, ci si deve piegare mantenendo la forza, compiere un movimento che restituisca elasticità. Mantenendo la vita come punto chiave, nella morbidezza ci deve essere tenacia e forza.
10. JING RU YUE
(stare immobile come un monte imponente)
Immobile come un monte imponente significa che al momento di fermarsi in una posizione fissa, la posizione del corpo deve essere salda come un’alta montagna, di forza e aspetto imponenti e grandiosi, perciò movimento ed immobilità devono essere chiaramente distinti, “oltre la montagna c’è ancora la montagna”.
11. KUAI RU FENG
(essere veloci come il vento)
Veloci come il vento significa che
nei movimenti che richiedono prontezza e velocità improvvisa, si deve assomigliare ad una violenta bufera con raffiche di vento improvvise, con tuoni e lampi, alla quale nessuna forza può opporsi. Ma bisogna anche essere ordinati, veloci si ,ma senza fretta.
12. HUAN RU YING
(essere lenti come l’aquila)
Lenti come l’aquila significa che
quando il movimento richiede una decelerazione, si deve assomigliare ad un’aquila maestosa che descrive spirali nel cielo, lenta ed elegante, con portamento fiero e imponente. Bisogna essere lenti ma non fiacchi, tutto lo spirito concentrato.
Il termine tecnico ” I dodici modelli” Shier Xing indica le tecniche fondamentali del Chang Quan, ed anche le forme fondamentali dei movimenti del corpo.
Per il Wushu i nostri predecessori si sono ispirati alle immagini del mondo naturale ed ai movimenti degli animali, con una tecnica artistica esasperata e raffinata, riassumendo in maniera incisiva ed idealizzando le caratteristiche e le variazioni di movimento che caratterizzano il Chang Quan in modelli standardizzati ed iconocizzati.
I 12 modelli del ChangQuan costituiscono una serie di riferimenti per I praticanti: icone facilmente conoscibili, riconoscibili, da cui attingere o da riscoprire dentro di noi.