Come mantenere la tua motivazione per l’allenamento
Mia libera traduzione annotata del blog di Mark Moran “
How to Maintain Your Motivation for Training ”
L’altro giorno ho ricevuto un’email da un amico che è tornato negli Stati Uniti. Si discuteva della demotivazione sempre maggiore nell’allenamento del Wushu. Un po’ dovuta al fatto che avevano inziato a praticare troppo tardi, o per lo scarso coinvolgimento degli altri studenti nella scuola, o altre cose ancora. Allora ho buttato giù per scritto alcuni dei miei pensieri riguardo a questo per loro, ma penso che questo sia un qualcosa contro cui molti atleti di Wushu si scontrino, si siano scontrati e si scontreranno.
Ho solo cambiato i particolari per proteggere gli innocenti.
Grazie per condividere i vostri pensieri con me. Io so che può essere difficile di discutere di queste cose con le persone con cui vi allenate o con cui vi vedete regolarmente, e penso che sia per questa ragione che esistano i terapisti.
Spesso è più facile parlare con qualcuno che non sia direttamente coinvolto nella vostra situazione perchè non hanno niente di emozionalmente coinvolto in quello che state dicendo e possono essere leggermente più obiettivi circa le situazioni. In ogni caso, io apprezzo che voi vi sentiate abbastanza a vostro agio con me per dirmi quello che state pensando e provando.
Quello che state passando è del tutto normale e naturale. Ci sono passato anche io molto volte. La maggior parte degli atleti di Wushu che conosco hanno provato la stessa cosa una volta o l’altra. Non dovreste mai sentirvi male del vostro sentirvi scarsi di motivazione o di un po’ di disinteresse nell’allenarvi di volta in volta. Perchè che cosa vi differenzia non è quello che voi provate, ma è quello che voi ne fate dei vostri sentimenti. Possiamo avere mancanza di motivazione per una vasta gamma di cose ed ognuna di queste cose di cui si possa far menzione sono comunque situazioni abbastanza comuni.
Gli studenti avanzati (o comunque ogni studente ) che lascia la scuola ed esce fuori per fare altre cose è un fenomeno molto comune. Non vi posso dire quanti vari cicli di studenti ho visto nella (mia scuola) Wushu West nel corso degli anni. La gente che ha iniziato quando io ho iniziatoha smesso così tanto tempo fa, perfino i più datati, adesso, non ho idea di dove siano andati a finire.
Ma dal mio conto, gli studenti attuali “avanzati” credo che siano la 7a generazione da quando io ho iniziato nella scuola Wushu West nel 1995. io penso che ci sia un ricambio ciclico ogni 2 – 4 anni e questo è davvero molto comune nella maggior parte delle scuole di Wushu, la vostra inclusa.
Ma quello che è importante da tenere in testa è che la decissione di allenarsi al Wushu non esiste come risultato degli studenti che si trovano nella scuola. Si decise di studiare Wushu perchè ci si trovò qualcosa in questo sport stesso per cui ne valeva la pena.
Fin tanto che si terrà questa prospettiva nella mente – che allenarsi al Wushu è una decisione del tutto personale e non basata sulle azioni degli altri – allora questo potrà aiutarci nel mantenerci focalizzati sul proprio allenamento. Sebbene il sentimento di disillusione a causa della nostra età o delle circostanze negli Stati Uniti è molto comune. Nessuno di noi ha iniziato così presto così come ci sarebbe piaciuto. Perfino alcuni dei giovani atleti che hanno iniziato ad allenarsi da bambini occasionalmente lamentano la loro situazione di non aver avuto accesso all’allenamento al Wushu ad un età ancora più giovane. A volte anche io avrei desiderato iniziare molto prima, non ho cominciato ad allenarmi se non prima che avessi 25 anni, ma ho imparato molto tempo fa che non si tratta di non aver avuto la possibilità di iniziare in giovane età o non si tratta di non essere fisicamente dotato in certe vie, ma si tratta di più di prendere vantaggio di tutte quelle opportunità che ti si presentano.
Ho amici che sono andati in Cina, hanno visto il livello che esiste e che cosa porta quegli atleti cinesi per essere laggiù dove sono, ed alla fine dei conti lasciare il Wushu perchè hanno deciso che loro non sarebbero mai stati capaci di ottenere quel livello.
Ma è questa la ragione per cui assunsero il Wushu al primo posto? Essere tanto bravi quanto gli atleti Pro Cinesi? No, certamente no. Allora perchè comparare se stessi a loro? Perchè comparare noi stessi a qualsiasi altra persona? Non ci si guadagna veramente niente eccetto che destare paragoni non necessari che non servono a nulla.
L’unica persona con cui possiamo paragonare noi stessi è noi stessi. A l’unico paragone che possiamo fare è tra chi eravamo e chi siamo diventati.
Se quello che sei oggi è meglio nel Wushu di quello che eri ieri, o l’altro anno, o quando hai cominciato, allora sei sulla strada giusta.
Il Wushu non c’entra con una qualche visione appagante ed astratta dell’atleta perfetto. C’entra qualcosa invece nel miglioramento di se stessi e nello sviluppo della propria persona.
Perchè hai preso il Wushu? La risposta è perchè ti piaceva. Chiara e semplice. Possiamo poi essere presi da tutte le varie scuse che ci paiono come l’età o l’abilità fisica o le risorse.
Ma se stai facendo qualcosa che ti piace, allora ti puoi considerare estremamente fortunato, perchè non tutti nel mondo hanno l’opportunità di star facendo quello che amano.
Ironia della sorte, molti degli atleti Pro di Wushu che io conosco in Cina non sono così fortunati come te. Perchè non hanno preso il Wushu perchè lo amano, ma perchè è il loro lavoro, e DEVONO allenarsi. Ed io suppongo, così come ogni altro lavoro nel mondo, che provano a fare il meglio e provano a divertirsi quando possono. Ma se potessero scegliere, un bel po’ di loro starebbe facendo qualcosa di assolutamente differente.
Ogni volta che ho un calo di motivazione (che accade sempre così spesso) io torno indietro al nocciolo del perchè io mi alleno nel Wushu. Guardo i video che mi hanno ispirato. Penso alla prima volta che preso il Wushu e quanto ne fossi fogato. Ricordo la gioia provata quando mi immaginavo un nuovo movimento o m’imbattevo in una nuova tecnica. E penso al sottile piacere che ho provato al centro dell’allenamento – dall’allacciarmi le mie feiyue nel apssare attraverso le routines dei saluti e del riscaldamento, allo stretching ed al guardare il sudore che mi gocciolava dal naso e sul pavimento della sala – quelle volte in cui ero da solo con un pugnello di studenti dediti all’allenamento del Wushu.
Non ho memoria delle gare pazzesche o delle feste o delle classi strapiene di studenti, o delle uscite col Beijing Wushu Team o con Jet Li.
Che cosa mi ricordo fondamentalmente sono le sere fresche di autunno, o le domeniche piovose di primavera, salendo le scale della palestra, stirandomi i polpacci, un bagno di sudore, lavorando come un cane, combattendo contro ogni emozione, ed ancora amo ogni istante di questo.
Ci si puo sentire frustrati del proprio allenamento. È perfettamente normale.
Ti puoi sentire disilluso o affranto o costernato della tua situazione col Wusho. È una reazione naturale.
Te puoi sentire una carenza nella motivazione per allenarti o chiederti se il Wushi sia davvero dove vuoi che la tua energia venga spesa. È tutto valido.
Ma fin tanto che tu ti ricorderai del perchè hai iniziato Wushu. Fin quando non avrai superato il dosso e pensi indietro a quelle volte di quando non era per nessun altro o per nessuna idea astratta, o se tu eri o non eri perfettamente fatto per lo sport – ma era semplicemente il fatto che stavi facendo qualcosa per te stesso e che la realtà di essere capaci di allenarsi in questo sport strafico chiamato Wushu, allunga i tuoi confini personali e fisici in nuove ed eccitanti vie – allora tu capirai che tutto ciò di cui hai realmente bisogno per aver successo nel Wushu è che ti piaccia.
Non sono i risultati che tu tiri fuori dal Wushu – medaglie, tecniche, onoreficenze o altro ancora – che costituiscono le vere risorse della motivazione dell’allenamento. Infatti, non appena tu inizi a concentrarti su stimoli esterni al Wushu, allora il Wushu smette di darti quel qualcosa di cui eri appassionato.
Il Wushu non è una destinazione. Non esiste il giorno in cui puoi dire “Okay, ho finito di imparare il Wushu. E ora?” non tanto quanto non esiste il giorno in cui puoi dire “Okay, ho imparato tutto quello che c’è da sapere sulla vita. E ora?” perchè c’è SEMPRE qualcosa di più da imparare – ma più importante c’è sempre qualcosa di più da sviluppare all’interno di te stesso; forme da esplorare; virtù da coltivare; abilità da scoprire.
È per me stesso, QUESTO è quello che mi mantiene motivato a continuare ad allenarmi, anche dopo 14 anni, 3 infortuni al ginocchio, la politica del Wushu, le cattive relazioni e una pila di problemi fisici di cui la maggior parte della gente gradirebbe far piazza pulita.
Ma queste cose non significano veramente niente alla lunga rispetto a quello che l’allenamento del Wushu mi ha insegnato di me come persona.
Ho sempre pensato che l’allenamento nel Wushu (ed io penso che in tutte le forme artistiche o sportive sia simile) sia la più grande e magnifica palestra della propria vita. Così tante delle scuse che incontriamo nelle nostre giornate di vita vengono fuori quando ci alleniamo nel wushu. E le prove e le tribolazioni di cui facciamo esperienza durante il nostro allenamento al Wushu sono spesso specchi delle stesse scuse con cui ci masheriamo fuori della Wushu Guan. Quando ci rifugiamo dietro qualcosa di comodo (qualsiasi sia il modo con cui lo facciamo) non solo ci forniamo una diseducazione di chi siamo, ma ci precludiamo una valida opportunità di apprendere, crescere e sviluppare il nostro essere interiore.
In ogni caso… io probabilmente ho scritto troppo rispetto a quello che voi eravate interessati a leggere. Ma, suppongo, che dopo tutto questo tempo nel Wushu io posso ancora infuocarmi su queste cose. E suppongo che a parte tutto, questo sia come una sorta di testamento di quanto il Wushu (e la vita) ci offra negli anni a venire.
Lasciatemi conoscere i vostri pensieri! Siete d’accordo con questa email? Pensate che sia di fori di cervello? Sono curioso di che cosa le altre persone pensino di me. Aspetterò di leggere i vostri commenti!
羞龍 Xiulong
Stefano Zamblera, 2011
Traduzione dall’Inglese di Mark Moran “
How to Maintain Your Motivation for Training ”