THE BAGUA MANUAL OF SUN LUTANG | Brennan Translation

《八卦拳學》 孫祿堂 (1917) - portrait

THE BAGUA MANUAL OF SUN LUTANG Posted on April 30, 2015 by Paul Brennan – 八卦拳學 A STUDY OF BAGUA BOXING 孫福全 by Sun Fuquan [Lutang] [published April, 1917] [translation by Paul Brennan, April, 2015]

Sorgente: THE BAGUA MANUAL OF SUN LUTANG | Brennan Translation

THE TAIJI MANUAL OF SUN LUTANG | Brennan Translation

《太極拳學》 孫祿堂 (1921) - portrait 1

THE TAIJI MANUAL OF SUN LUTANG Posted on April 28, 2015 by Paul Brennan – 太極拳學 A STUDY OF TAIJI BOXING 孫福全 by Sun Fuquan [Lutang] [published June, 1921] [translation by Paul Brennan, April, 2015]

Sorgente: THE TAIJI MANUAL OF SUN LUTANG | Brennan Translation

Allenamento e divisione della forma

Claudia Palmiotta in 仆步砍剑 - tagliare in orizzontale con la spada in Pubu

中国武术套路

Le forme delle arti marziali cinesi

Claudia Palmiotta in 仆步砍剑 - tagliare in orizzontale con la spada in Pubu

Claudia Palmiotta in 仆步砍剑 – tagliare in orizzontale con la spada in Pubu

Nella maggioranza delle discipline delle 中国武术 arti marziali cinesi sono state codificate fissate e tramandate delle sequenze di movimenti, la cui caratteristica consiste nel fornire al praticante uno strumento allenante sia dal punto di vista aerobico, sia dal punto di vista tecnico: le sequenze codificate ed ordinate si chiamano 套路 forme.

Le forme sono composte da una successione di 动作movimenti la cui origine risale – presto o tardi – al combattimento. Se concordiamo con quanto sostenuto dal professor 劉學谦1 storicamente è possibile ipotizzare l’origine delle forme e la loro codifica col fatto che gli uomini per addestrarsi nell’efficacia in battaglia raggrupparono i metodi di offesa e di difesa in sequenze, avendo così a disposizione un vero e proprio repertorio per l’addestramento ed il perfezionamento, anche in tempi di pace. Queste sequenze, poi tramandate di generazione in generazione, vennero caratterizzate da modifiche più o meno ingenti dettate da vari fattori, come ad esempio il contributo delle esperienze dei praticanti e dei maestri che raffinarono le tecniche, ne svilupparono di nuove e ne persero altre, subirono contaminazioni, ecc…

L’evoluzione delle tecnologie e con esse del modo di combattere e delle risorse belliche ha comportato nel susseguirsi dei secoli ad un’evoluzione delle varie discipline del Wushu verso ambiti prettamente sportivi, ma in linea teorica e generalizzando molto, si potrebbe dire che a lungo andare quella serie di metodi antichi di combattere apparsi da millenni nelle fonti storiche con i nomi di 手搏, 角力, 击剑, 打拳, 武建, ecc…, portarono alla nascita al perfezionamento ed allo sviluppo di quello che oggi chiamiamo stili e stili/famiglie, caratterizzati nel proprio bagaglio tecnico anche dalle rispettive forme.

Essendo dunque “le forme di oggi” radicate al “combattimento di ieri”, il praticante che ne esegue i movimenti dovrebbe esser consapevole dei contenuti e capace di esprimere le qualità del combattimento che vi sussumono, esternando coscientemente significati e tecniche marziali di attacco, difesa, ecc…, secondo la metodologia e le caratteristiche dello stile praticato, ovviamente anche nel 陈氏太极拳 pugilato della famiglia Chen.

Questa dimensione culturale arricchente quella del “semplice muoversi”, è peculiarità del Wushu quale patrimonio ed eredità culturale del popolo cinese.

Si potrebbe dire che nel 武术 vi sia da cercare ed esprimere una “coscienza” o “consapevolezza” del significato marziale del movimento, l’intenzione che spinge a muoversi. Si potrebbe pensare che nelle 中国武术 arti marziali cinesi si possa arricchire il fattore cinetico del muoversi con un fattore culturale dei suoi significati che ne forgino la qualità.

Un passo verso l’acquisizione di una maggiore competenza e consapevolezza “di cosa succede” all’interno delle forme potrebbe venire dall’utilizzo della terminologia specifica del Wushu, con l’uso, la traduzione e la spiegazione della nomenclatura tecnica cinese, che oltre ad essere la terminologia ufficiale è capace di veicolare perfettamente e descrivere funzionalmente e concisamente i movimenti.

Ad esempio se ipotizziamo che la terminologia del Wushu fosse diffusa2, con il termine 但拍脚轮臂仆步拍掌 indicheremmo una serie di movimenti e di tecniche in sequenza quali:

  • calcio frontale battendo il dorso del piede col palmo della stessa mano che calcia (但拍脚)
  • ruotare entrambe le braccia di un giro completo girando i fianchi (轮臂)
  • accosciarsi su una gamba, tenere distesa l’altra, con entrambe i talloni a terra (仆步)
  • sbattere il palmo della stessa mano della gamba distesa a terra (拍掌)

è evidente quanto la descrizione/traduzione in Italiano sia meno coincisa, dispersiva, ed al tempo stesso non completa, perchè prendendo anche un singolo concetto, come 仆步, esso non è esaurito nell’Italiano accosciarsi su una gamba e tenere l’altra distesa con entrambe i talloni a terra…; in molti sport si esegue un’accosciata analoga, ma nessuna di queste accosciate è un 仆步, a meno che non si voglia davvero eseguire un 仆步.

瀑布穿掌conficcare il palmo in Pubu - credits "Drachenmädchen"

瀑布穿掌conficcare il palmo in Pubu – credits “Drachenmädchen”


Ancor di più, una volta comprese ed apprese le applicazioni contenute in questi movimenti, si potrebbe evolvere dal “calcio frontale battuto…, ruotare le braccia…, accosciarsi…, battere il palmo a terra” a significare ed esprimere una “serie di rapide parate, una leva articolare ed una proiezione a terra”.

Questa consapevolezza delle terminologie e delle applicazioni del Wushu potrebbe trasformare il “fare allenamento” in下功夫 lavorare duramente per il raggiungimento di un’abilità estrema.

朱天才陳氏太极拳老架套路

Le forme dell’antico telaio del pugilato Taiji

dello stile Chen secondo Zhu Tiancai

L'insegnante corregge i suoi studenti nella 老架一路. Agosto 2011, 陈家沟, 河南 – Cina.

L’insegnante corregge i suoi studenti nella 老架一路. Agosto 2011, 陈家沟, 河南 – Cina.



Nello stile Chen, secondo il metodo di 朱天才 e figli, vi sono 3 forme codificate di pugno del 老架 vecchio o antico telaio, ossia:

  • 老架十三式 forma di 13 movimenti dell’antico telaio,
  • 老架一路 prima forma dell’antico telaio
  • 老架二路 seconda forma dell’antico telaio anche detta 炮捶 pugno cannone.

Tutte queste taolu sono oggettivamente una serie di动作 movimenti codificati ed eseguiti uno dopo l’altro. Ognuno dei movimenti non è un gesto fine a se stesso, ma esprime contenuti tecnici e culturali del 武术 secondo il pugilato Taiji dello stile Chen, e si realizza con l’esecuzione di forze e metodi appartenenti a questa disciplina.

Ogni movimento è somma di una o più o 技巧 tecniche singole, e contiene e dovrebbe esprimere 專题 temi, argomenti speciali e 概念 concetti propri di questa disciplina del Wushu.

L’esecuzione dei 动作 è dunque l’espressione fisica e l’applicazione di forze e tecniche.

Si realizza e si mostra all’esterno con dei movimenti che prendono corpo e sono all’unisono con una dimensione interna, un impulso volontario che muove e fa scaturire il tutto, così che l’azione prenda vita da una concentrata ed intensa intenzione, e si attui con forza addestrata.3

Perchè vi sia intenzione, e magari sia appropriata, ciascuna tecnica presupporrebbe da parte del praticante tanto la capacità ed intelligenza motoria per l’esecuzione quanto la 理解 comprensione dei movimenti da realizzare e dei concetti da mettere in atto per poterli esprimere e far intendere, muovendosi secondo i principi del pugilato Taiji dello stile Chen secondo il metodo di Zhu, cioè della disciplina del Wushu praticata.4

中国武术套路分段和训练方法

La suddivisione delle forme nelle Arti Marziali cinesi

e la metodologia di allenamento

活动 – riscaldamento della nazionale giovanile di Taolu a 什刹海,北京,Agosto 2005

活动 – riscaldamento della nazionale giovanile di Taolu a 什刹海,北京,Agosto 2005


Ogni 套路 forma è dunque costituita da una successione di 动作 movimenti concatenati che contengono tecniche, metodi e forze appartenenti al repertorio del Wushu ed eseguite secondo i principi dello stile.

L’esecuzione dell’intera 套路, se estrapolata da sfere ed interpretazioni personali della pratica ed inquadrata in un’ottica mirata all’allenamento ed al miglioramento in qualche destrezza particolare, ad esempio all’apprendimento ed incremento dei contenuti tecnici, deve fare necessariamente i conti con la “rispettabile” estensione e difficoltà delle intere sequenze.

Nel contesto delle 陈氏太极拳老架套路 forme di pugno di Taiji Chen antico telaio, queste difficoltà sono già fortemente presenti nella forma di 13 movimenti, e divengono enormi se consideriamo la老架一路 prima forma antico telaio e la 老架二路/炮捶 seconda forma antico telaio/pugno cannone, in ogni caso insormontabili per il nostro contesto “normale” di allenamento, sia per l’apprendimento delle tecniche del novizio, sia per l’approfondimento dei contenuti, magari ristretto a poche ore di allenamento settimanali.5

L’allenamento di una forma intera – sottolineando di nuovo l’approccio al contesto di allenamento – potrebbe allora essere inquadrato verso obiettivi quali:

  • 体力 la resistenza,
  • 内松 il rilassamento interno,
  • 套路專题 il tema e contenuto della forma,
  • 节奏 il ritmo, la varietà, intendendo sia la comprensione, l’espressione e l’allenamento di tutti gli aspetti e gli accenti temporali nell’esecuzione della forma, sia le variazioni “spaziali” dei movimenti, come ad esempio l’alto ed il basso, l’ampio e lo stretto, ecc…
  • tutte le altre peculiarità che caratterizzano o possono caratterizzare tutta la 套路 e la sua esecuzione per intero.

Si potrebbe anche pensare che così come una forma è composta da più movimenti, allora anche il tema generale, il ritmo ed il rilassamento nell’esecuzione dell’intera forma siano in qualche modo risultato dei medesimi aspetti da allenarsi durante la pratica dei singoli movimenti, così come anche la capacità di resistenza nell’esecuzione dell’intera forma presupporrà comunque una capacità di resistenza nell’esecuzione dei singoli movimenti ed una forma fisica accettabile.

中国武术套路训练计划

Il programma di allenamento delle forme del Wushu

La ripetizione sistematica delle forme intere rispetto ad un discorso di 训练方法 metodologia di allenamento, potrebbe essere inserita in un 训练计划 programma di allenamento come una delle fasi in cui si lavori allo sviluppo ed al condizionamento di capacità generali.

Queste capacità però, non sembra ottimale che esse siano ricavate durante la stessa fase di lavoro delle forme intere, ma potrebbe essere più funzionale che si coltivino e si rendano disponibili in altre fasi dell’allenamento dedicate, precedenti e/o parallele all’allenamento della forma intera.

In soldoni si dovrebbe poter distinguere tra cosa fare e come fare tanto l’allenamento ai contenuti tecnici della disciplina del Wushu, quanto l’allenamento all’esecuzione della forma del Wushu.

L’allenamento che distinguesse il lavoro sulle forme intere dal lavoro sulla tecnica, potrebbe godere di tutti gli strumenti e le risorse psico-fisiche per migliorare:

  • nel caso dell’allenamento della forma intera il condizionamento dedicato all’esecuzione dell’intera sequenza e l’espressione di ciò che essa “racconta” 6,
  • nel caso dell’allenamento tecnico l’apprendimento, la correzione, lo sviscerarsi dei contenuti tecnici e culturali dei movimenti.

In parole povere, si potrebbe distinguere un allenamento dedicato ai contenuti specifici di una forma – che porterà a “fare” la forma, ed un allenamento dedicato all’esecuzione della forma – che gioverà alla “prestazione” della forma.

, 组合动作, 单动作

Linee, gruppi di movimenti, singoli movimenti

Eleni Borroni esegue 作潘刺剑 - conficcare la spada in Zuopan.

Eleni Borroni esegue 作潘刺剑 – conficcare la spada in Zuopan.



L’approccio all’allenamento nel dettaglio dei contenuti tecnici delle forme rispecchia e si basa sullo studio della terminologia del Wushu, in particolare dall’osservare la 套路分段suddivisione / struttura della forma che nella tradizione si è adottata per la trascrizione e per tramandare le sequenze, un sistema che è attuato ancora oggi anche in ambiti prettamente agonistico-sportivi, e se così è stato fatto e si continua a fare da secoli ci sarà un motivo…7

Ogni Taolu trascritta è descritta e divisa in linee, generalmente 4 o 6, che costituiscono la 都套路 o 真套路 la forma completa.

Ogni linea è composta da più 动作 movimenti che prevedono passi e che spaziano generalmente da un capo all’altro della superficie dove si esegue la forma, ad esempio in ambito sportivo il tappeto da gara.

Questi movimenti hanno nomi a volte prettamente tecnici come ad esempio 弓步重拳 colpire col pugno in posizione di Gongbu, altre volte poetici come 白鹤亮翅 la gru bianca spiega le ali, vere e proprie icone immerse ed immergenti nelle tradizioni culturali, religiose e nel folklore cinese.

Più 动作 movimenti adiacenti, ad esempio 2 o 3 动作, costituiscono un segmento della linea e sono raggruppabili in 组合动作 gruppi di movimenti. Gli 组合动作 gruppi di movimenti rappresentano l’unità ottimale di allenamento volto alla raffinazione tecnica ed al miglioramento dei contenuti della forma del Wushu, così come documentato da innumerevoli filmati e documenti multimediali delle varie scuole di Wushu cinesi.

Riassumendo e prendendo in esempio un’ipotetica Taolu di una qualsiasi disciplina del Wushu composta da 4 linee:

中国武术羞龍套路: 套路分段

La forma del Drago Timido del Wushu cinese: suddivisione della forma

  1. 第一段 La prima linea
    1. 第一组合动作 Il primo gruppo di movimenti
      1. 一动作 Movimento 1
      2. 二动作 Movimento 2
      3. 三动作 Movimento 3
    2. 第二组合动作 Il secondo gruppo di movimenti
      1. 四动作 Movimento 4
      2. 五动作 Movimento 5
      3. 六动作 Movimento 6
    3. 第三组合动作 Il terzo gruppo di movimenti
      1. 七动作 Movimento 7
      2. 八动作 Movimento 8
      3. 九动作 Movimento 9
  2. 第二段 La seconda Linea
    1. 第四组合动作 Il quarto gruppo di movimenti
      1. 十动作 Movimento 10
      2. 等。。。 Ecc…
    2. 等。。。 Ecc…
  3. 等。。。 Ecc…

Dal punto di vista della 训练方法 metodologia di allenamento8 un lavoro finalizzato all’apprendimento, l’assimilazione e la maturazione di tutti i fattori descritti in precedenza che compongono – ad esempio – la 1° linea, potrebbe avvenire attraverso la ripetizione, la correzione, l’approfondimento e la raffinazione dei tre 组合动作 in cui essa è suddivisibile.9

Ogni 组合动作 costituisce per il praticante una sequenza più estesa del singolo movimento, e contiene “in piccolo” le caratteristiche dello stile e della forma, come il lavoro sul ritmo, sulla resistenza, ecc…

Al tempo stesso circoscrive l’allenamento ad un segmento ristretto, evitando la dispersione di energie e consentendo la concentrazione e la dedizione delle risorse psico-fisiche del praticante alla raffinazione dei contenuti specifici in un contesto più breve e quindi meglio gestibile di quello già ampio di una linea o di quello enorme dell’intera forma.

Un possibile approccio al programma di allenamento di una determinata forma di Wushu potrebbe allora distinguere una fase in cui la forma intera può essere scomposta ed allenata dalla sua interezza alle sue unità le 单段 singole linee e da esse segmentate nei 组合动作 gruppi di movimenti. Questa è anche la fase in cui intervenire per la correzione e l’approfondimento dei 动作, 基本功基本动作 movimenti, fondamentali, per un allenamento specifico, raffinante, ed altamente tecnico.

La ripetizione sistematica degli 组合动作, l’inserimento di varianti nei movimenti col mantenimento delle tecniche e delle forze per una variazione degli stimoli, la loro correzione e lo sviscerarne i contenuti anche attraverso l’accesso visivo a modelli di eccellenza a cui ispirarsi10, dovrebbe costituire il nucleo di numerose sedute di allenamento alle forme del Wushu11.

真套路

La forma intera

Cambiando obiettivi e momenti dell’allenamento verso il condizionamento all’esecuzione globale della forma, si potrebbe percorrere inversamente il percorso precedente basato sulla 套路分段suddivisione della forma ricomponendo da più 组合动作 la 单段 singola linea, e poi procedere in progressione assemblando 两段/半套路 2 linee / mezza forma, 三段 3 linee, fino alla 真套路 forma intera.

Durante la ripetizione sistematica delle linee, sarà possibile iniziare a curare tutti i dettagli inerenti l’esecuzione in contesti più ampi e generali, l’espressione dei vari accenti e della varietà di questi segmenti, fino alla ricostruzione della forma intera.

Al tempo stesso il praticante potrà accingere alle risorse tecniche e psico-fisiche resesi disponibili con le fasi di allenamento nel dettaglio, fasi precedenti o comunque separate dalla ripetizione della forma intera.

In questa fase dell’allenamento dedicata alle caratteristiche generali dell’esecuzione globale della forma, come ad esempio il condizionamento della 体力 resistenza, è poi possibile programmare un lavoro che riduca veramente al minimo indispensabile le eventuali correzioni dei contenuti tecnici12 ormai acquisiti ed assimilati ad un determinato livello, e che si concentri sull’intervento di fattori che vadano ad influire sull’esecuzione generale della forma.

Sempre rimanendo nel contesto di allenamento alla resistenza è possibile oltrepassare il “numero normale” di linee della forma, e ad esempio ripetere 真套路+半套路 l’intera forma + 2 linee, ed organizzare una serie di “ripetute” le cui consistenze e recuperi siano da definirsi in base ai praticanti, agli obiettivi preposti ed agli stili praticati13.

Il tutto potrebbe essere impostato secondo un modello simile :

1° ripetuta: 真套路+两段 N minuti di recupero
I SERIE RIPETUTE 2° ripetuta: 真套路+两段 N minuti di recupero
3° ripetuta: 真套路+两段

RECUPERO A PIACERE, E TOTALE

1° ripetuta: 真套路+两段 N minuti di recupero
II SERIE RIPETUTE 2° ripetuta: 真套路+两段 N minuti di recupero
3° ripetuta: 真套路+两段

RECUPERO A PIACERE, E TOTALE

1° ripetuta: 真套路+两段 N minuti di recupero
III SERIE RIPETUTE 2° ripetuta: 真套路+两段 N minuti di recupero
3° ripetuta: 真套路+两段

Per quanto riguarda le中国武术外家套路 forme degli stili esterni di Wushu, ad esempio lo stile del长拳 pugno lungo e del南拳 pugno del sud a mano nuda e con armi, ma anche altre discipline tradizionali, dimostrative, ecc… è anche possibile introdurre tra le ripetute un’esecuzione lenta della forma, finalizzata alla ricerca della massima espressione delle caratteristiche dello stile nei movimenti e nei collegamenti.

*** Note ***

1劉學谦 “La forma. I contenuti, la classificazione, la caratteristica ed il modo. Gli effetti del Wushu.” Manoscritto del professor Liu conservato c/o Istituto di Wushu della Città di Firenze

2Nelle arti marziali giapponesi l’utilizzo della terminologia tecnica in lingua nipponica è praticamente ovvia; durante gli stessi esami di cintura l’allievo deve eseguire le tecniche chiamate con la terminologia appropriata.

3Per la traduzione ed interpretazione del concetto di all’interno del 陈氏太极拳 e più in generale delle中国武术 cfr. Smolari F., 2011 “Usare l’intenzione e non la forzahttp://www.serpentebianco.org/articoli/a20110701/a20110701.php

4Moran Mark, “Typical Wushu Training in China and the West”. Cfr. mia libera traduzione: “ […] Il mio consiglio è di provare meno a pensare a che cosa la gente pensi di te e prestar più attenzione su dove le tue spalle siano o non siano allineate come si deve, o le tue dita della mano stiano assieme come si dovrebbe supporre che debbano stare. La cosa in cui definitivamente sarai preso dall’allenarti in Cina è la differenza che c’è tra “okay” e “good”, [cioè] quanto sei capace di focalizzare le tue energie nell’autocritica, l’auto-miglioramento e l’autoanalisi. Guarda un po’ più dentro e l’esterno apparirà un sacco migliore.” https://www.xiulong.it/zhongguowushu/allenamentoTipicoCinaOccidente.php

5Moran Mark, 2011 “The Reason Chinese Wushu Athletes Are So Good”: Quando la gente parla della definizione del Kung fu, o Gong fu (功夫) come se fosse la misura di una capacità o di una maestria l’implicazione inerente è che allora sia realmente una questione di tempo. Più tempo tu dedichi a fare qualcosa, migliore sarai in quella cosa. Ma l’altro lato di questa equazione del “gong fu” dipende sia dallo SFORZO-TENTATIVO che dalla INTENZIONE, o come mi piace dirlo a me INTENSITA’. Uno degli altri fattori principali che hanno gli atleti cinesi dalla loro parte è che non solo si allenano tantissimo, ma che il loro allenarsi è di una natura intensissima. Come puoi immaginare, in ora di allenamento in una scuola Cinese è di un livello d’intensità assolutamente diversa da quella di un’ora di allenamento in qualsiasi scuola occidentale. Mia traduzione: https://www.xiulong.it/zhongguowushu/laRagionePerCuiICinesi.php

6劉學谦, “Il metodo per produrre ed ordinale la forma di Wushu” : […] i movimenti scelti devono avere un significato nel combattimento. Dal manoscritto del professor Liu conservato c/o Istituto di Wushu di Firenze

72012年武术比赛国际套路 cioè la 3° generazione di forme codificate da competizione internazionale, in Italia meglio note come “ 3° set ”. La federazione internazionale di Wushu ha fornito una collana di video didattici di queste nuovissime, modernissime e criticatissime forme da gara, dunque il non plus-ultra del Wushu sportivo moderno: le forme sono presentate e strutturate secondo la tradizionale divisione canonica in linee i cui movimenti sono descritti attraverso la terminologia ufficiale del Wushu.

8Dando naturalmente per scontato l’allenamento sistematico dei 基本功,基本動作 fondamentali.

9Moran Mark, “Typical Wushu Training in China and the West” : […] ho notato che in Cina tendono a concentrasi veramente sulla dissezione dei loro movimenti. https://www.xiulong.it/zhongguowushu/allenamentoTipicoCinaOccidente.php

10Le eccellenze a cui ispirarsi possono essere numerose: maestro, atleta, filmati, ecc…, ed è provato quanto la varietà di stimoli giovi l’apprendimento. Sull’importanza dell’accesso e dell’utilizzo durante l’allenamento delle fonti di “eccellenza” cfr. Mark Moran, 2011: “I bambini nelle palestre di Wushu si stanno allenando accanto agli atleti che sono a kilometri e kilometri superiori del loro livello di abilità. In questo modo i bambini sono in grado di osservare ed assorbire quello che vedono durante l’intero tempo del loro allenamento. Non è solo che si allenano costantemente ed intensamente, o che i loro coach hanno le ultime informazioni, ma possono guardare attraverso la sala e modellare se stessi rispetto ai migliori al mondo.” https://www.xiulong.it/zhongguowushu/laRagionePerCuiICinesi.php

11Yang Hui, 2004: programma di allenamento dell’allora squadra giovanile agonistica di Taolu, Istituto di Wushu della Città di Firenze. Il programma strutturava un allenamento settimanale di 4 giorni, dal Lunedì al Sabato, della durata di circa 2 ore per ciascuna seduta. In primis Yang Hui divise e distinse nei giorni le specialità del Taolu, da allenarsi per gruppi di movimenti e linee: il Lunedì dedicato alpugno, il Mercoledì alla 短兵arma corta, ed il Venerdì alla长兵arma lunga. Il Sabato era invece dedicato ai 对练 esercizi di combattimento prestabiliti ed alle 集体套路forme di gruppo. Era anche programmato, a termine di ciascun allenamento, una sessione di esercizi di potenziamento: il lunedì per il salto e gli arti inferiori, Mercoledì per l’addome e gli arti superiori, Venerdì per la corsa e la cura generale della forma fisica. Per quanto riguarda la corsa del Venerdì, Yang Hui indicava di eseguire periodicamente dei test con cronometro, pretendendo che gli atleti della squadra agonistica giovanile incrementassero le proprie prestazioni. L’esecuzione della forma intera era prevista solo in un momento prossimo alla gara, traguardo raggiunto gradualmente a livello tecnico e fisico da mesi di pratica strutturata come descritto, dedicata alla ripetizione sistematica di gruppi di movimenti, poi una e più linee, fino a giungere all’intera Taolu.

12Queste avrebbero dovuto avvenire prima, in contesti di allenamento specifico.

13Cantini Fabiola, 2009: appunti personali e programma di allenamento per l’atleta Claudia Palmiotta in vista del campionato nazionale F.I.Wu.K. E del raduno degli atleti d’interesse nazionale in vista dei campionati europei 2009 e mondiali 2010 di Wushu.

剑术课 Jianshu Ke – lezione di Spada

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Studio dei fondamentali e di gruppi di movimenti della forma di spada Chen in 49 movimenti.

In vista dell’arrivo del maestro Zhu Xiangqian e del seminario con lui di spada che si terrà Venerdì 17 Aprile a Firenze questo mese ci dedicheremo ad un ripasso un po’ più approfondito dei fondamentali di spada, ed allo studio di gruppi di movimenti tratti dalla forma.

Grazie alla disponibilità di Rosaria ed Evi per la disponibilità Sabato 28 Marzo ci possiamo trovare nella sede dell’ASD ORIENTE e ci divertiremo a fare qualche oretta di spada insieme.

La lezione è aperta a tutti gli spadaccini (e aspiranti spadaccini) ed è gratuita; chi fosse munito di propria spada è invitato a portarla!

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Che cos’è il Wushu?

Che tipo di Wushu è questo?

Che cos’è il Wushu?

Mark Moran

Mark Moran

Mia traduzione dall’originale “What is Wushu?” by Mark Moran | Aug 15 2013
http://www.wushuadventures.com/what-is-wushu/

credits e foto di Mark Moran

 

Taiji at Shanghai

Taiji at Shanghai

Così come chiunque stia studiando Wushu da un po’ più di una settimana potrebbe confermarvi, la domanda più comune che tutti ascoltiamo (perlomeno ogni settimana) è: che cos’è il Wushu?

Il problema con questa domanda è che si tratta un po’ come se si dovesse descrivere i colori ad una persona cieca. Il Wushu è un sistema/filosofia veramente molto profondo da poter essere descritto in una conversazione casuale.

Certamente molti di noi risolvono la questione con le risposte “Arti marziali cinesi” oppure “Kung Fu”, nessuna delle quali è molto di aiuto, ed entrambe conducono a ulteriori domande.

Dunque, nel mio sforzo di alleviarmi il compito (e forse anche a qualcuno di voi) ho scritto questa introduzione al Wushu, nella speranza che dopo averla letta, le persone possano afferrare meglio che cosa sia il Wushu – e più importante, che cosa il Wushu non sia. (ad esempio, non è un piatto Cinese [a base di] maiale […])

Che tipo di Wushu è questo?

Che tipo di Wushu è questo?

Dunque, che cos’è il Wushu? (La risposta potrebbe sorprendere/infastidire/annoiarvi)

Letteralmente Wushu è un termine cinese, 武术 (武術 in caratteri cinesi tradizionali) ed è una combinazione dei caratteri wŭ, significante “marziale”, “guerra” o “combattere”, e shù che significa “forma d’arte”. Quindi letteralmente significa “arti marziali”.

Adesso il problema è che con una così generica definizione è possibile utilizzare il termine Wushu per descrivere l’intero range delle arti marziali.

Infatti, tecnicamente, tutte le arti marziali – dal Karate al Kali, dalla Capoeira alla Boxe arrivando fino al Wrestling – potrebbero essere detti Wushu. Tutti sono arti del combattimento che richiedono fini destrezze e maestria fisica.

A volte quando dico a qualcuno in Cina che io studio Wushu, allora mi viene chiesto “Wushu cinese?” (中国武术?), semplicemente per chiedere conferma di quale dei tipi [di arti marziali] in generale io pratichi.

 

Anche questo è Wushu?

Anche questo è Wushu?

Mentre la definizione più ampia del termine Wushu potrebbe essere tutte le arti marziali, la maggioranza delle persone pensa al Wushu come un insieme che includa specificatamente le Arti marziali cinesi. O più nello specifico, il Wushu è tipicamente definito come “le arti marziali che si originarono in Cina

Adesso, di nuovo, il problema con la definizione è che da quando le arti marziali cinesi si originarono, migliaia di anni fa, è poi avvenuta un’ampissima diffusione delle arti marziali cinesi in luoghi non-cinesi. Infatti è possibile dire che praticamente la maggior parte di tutte le arti marziali dell’Asia Orientale debbano un ampio segmento del proprio lignaggio alla Cina. Karate, Tae Kwon Do, Aijkido, Jujitsu, etc…, tutti si originarono da radici cinesi.

Ma così come il pollo del generale Tso o i Biscotti della fortuna negli Stati Uniti, le cose che lasciano la Cina tendono a prendere vita ed identità indipendenti.

Penso che molta gente ignori questo fatto quando dice “le arti marziali cinesi”, preferendo di pensare al Wushu come agli stili e le forme delle arti marziali che ancora conservino le proprie radici culturali e sociali cinesi.

Credo che la regola generale che la maggior parte delle persone segua è che se il nome dello stile è ancora pronunciato in cinese allora si tratta di Wushu cinese.

Per esempio, la maggior parte della gente non direbbe mai che il Choy Li Fut (蔡李佛 o Cài Lĭ Fó) non sia cinese, sebbene sia probabilmente praticato da più persone fuori della Cina che in Cina stessa. Ma una volta che i inizia a chiamare lo stile con un nome diverso, “Kenpo per esempio (che è una parola giapponese originatasi dal Cinese 拳法 Quán metodo del pugno”), che conduce ad altri significati ed altre culture.

Certamente, come in ogni cosa che ha migliaia di anni, nel Wushu si avranno tantissime varianti e divisioni e parcellizzazioni in fazioni. Così come nelle lingue di strato Neolatino si hanno divisioni in innumerevoli varianti di diversità linguistica, così il Wushu si presenta come un albero avente sia un forte tronco, sia salde radici nel passato, ma anche un insieme infinito di rami e di frutti che si diramano nel tempo presente.

Interno vs. Esterno

Una di queste divisioni è [quella adottata tra] stili interni ed esterni delle arti marziali cinesi.

Come (grossolana) generalizzazione, gli stili interni di Wushu sono focalizzati sulla respirazione, lo sviluppo del Qi (l’energia), e la coltivazione della destrezza e della forza interna (內功 nèi gŏng).

Certamente, questa è una sorta di divisione davvero strana visto che tutti gli stili delle arti marziali essenzialmente parlano dell’importanza del Qi, della respirazione e della forza interna. Non è che siccome si pratica uno stile esterno allora significa che non debba importare più della respirazione, giusto?

Dall’altra faccia della medaglia gli stili esterni sono quelli che generalmente si concentrano sulla potenza, la forza e l’esercizio/applicazione della potenza esterna (外功 wài gŏng).

Che è altrettanto strano poiché entrambe gli stili esterni ed interni si dedicano allo sviluppo della potenza, della forza e sull’abilità di applicare la forza.

Ma allora, quali sono veramente le differenze tra le arti marziali interne ed esterne?

Suppongo che si tratti di un problema di concentrazione. Mentre entrambe enfatizzano aspetti condivisi da tutte le arti marziali, certi stili concentrano la propria attenzione su certe aree più di altri.

Per il Wushu cinese, la maggior parte della gente ritiene che vi siano 3 scuole principali di arti marziali interne:

  1. 太极拳 tài jí quán (a volte scritto tai chi ch’uan)
  2. 八卦掌 bā guà zhăng (a volte scritto pakua chang)
  3. 形意拳 xíng quán (a volte scritto hsing yi ch’uan)

(qualche giorno affronterò la questione Wade-Gilles vs. Pinyin della traslitterazione del Cinese, ma per adesso usiamo il Pinyin nello spelling, ok?)

 

Taiji Quan

Taiji Quan

Attualmente queste tre scuole non sono né del tutto inclusive, né esclusive. Vi sono molti altri stili “interni” di arti marziali. 心意六合拳 (xīnyì liùhé quánil pugilato delle sei armonie della mente e dell’intenzione ) ad esempio, che è lo stile da cui è derivato lo Xíng yì quán, eppure non ha un posto come uno dei tre stili principali, principalmente perchè ha pochissimi praticanti (ed una terribile assenza in Wikipedia, aggiungerei)

In questo caso la popolarità è la soluzione del gioco, e gli stili maggiori sono così chiamati perchè contano la maggioranza dei praticanti.

Trovo sempre molto interessante quando dico a qualcuno che io pratico il Wushu e allora mi dicono “ non ho mai fatto Wushu, però ho fatto Tai Chi per un po ”. Chiaramente questi non realizzano che hanno appena detto un cosa sulle arti marziali equivalente a “non ho mai ballato, ma ho studiato Chachacha per un po’ ”.

Comunque è vero che, nella mente di qualcuno, gli stili interni delle arti marziali cinesi non siano parte del “wushu”. Essi hanno una definizione più limitata del Wushu, delegando altri rami dell’albero delle arti marziali a questo termine [Wushu].

Sfortunatamente perfino all’interno degli stili “esterni” delle arti marziali cinesi, si trova un’altra divisione che compete con l’identità del wushu come termine di comprensione.

Kung Fu vs. Wushu

Possiamo ringraziare Bruce Lee per questo.

Grazie Bruce...credo

Grazie Bruce…credo

Lui ha introdotto il termine “kung fu” (o 功夫 gŏng ) in Occidente senza spiegarne la traduzione letteraria.

Kung fu NON significa “arti marziali”. Tantomeno è uno stile di arti marziali.

In verità il kung fu non ha necessariamente niente a che vedere con le arti marziali.

(Ebbene si! L’ho detto)

È un termine che si riferisce ad uno specifico livello di maestria raggiunto in una certa abilità. In sostanza “kung fu” significa “un super altissimo livello di capacità quale risultato da un sacco di esercizio praticato per lungo tempo”. ( [usando il termine kung-fu] lo dici 10 volte più veloce)

Ecco perchè ho sempre trovato molto strano quando la gente dice “io pratico il kung fu” perchè letteralmente significa “io pratico la maestria”, che, onestamente, non mi dice praticamente niente di che cosa tu stia facendo. […]

Si, sono un po’ fazioso. Ma questo è comunque una questione valida su cui fare il punto.

Certamente la società, i linguaggio ed i tempi contribuiscono al cambiamento dei significati dei termini. […]

Allo stesso modo, “kung fu” è stato associato alle arti marziali cinesi, solitamente alle varianti tradizionali. (su questo argomento torniamo un po’ più avanti.)

E se si associa il termine kung fu alle arti marziali cinesi, allora ad un qualche livello il termine diverrebbe sinonimo con wushu, che anche significa arti marziali cinesi.

Ma allora, ma quale sarebbe la differenza tra il kung fu ed il wushu?

E sfortunatamente questo davvero dipende da colui a cui lo chiedi.

Alcuni diranno che non c’è differenza. Il kung fu ed il wushu sono la stessa cosa.

Altri diranno che sono completamente differenti e che il kung fu ed il wushu hanno davvero pochissimo in relazione l’uno con l’altro.

E ci saranno quelli [che staranno] nel mezzo e che diranno che il kungfu ed il wushu sono due aspetti della medesima cosa – due facce della stessa medaglia.

Ma qui è il punto…

La risposta di una persona alla domanda circa la differenza tra il kungfu ed il wushu non ti dice fondamentalmente quale sia la differenza – ti dice chi sia la persona [che risponde]. O più nello specifico, che cosa creda quella persona.

Perchè quando qualcuno ti da una risposta il cui spettro spazia in qualsiasi punto tra il “totalmente differente” ed il “totalmente uguale”, in realtà essi stanno parlando più di se stessi che delle arti marziali.

Ti stanno svelando chi ESSI siano e quale sia la LORO relazione con le arti marziali.

Le presone rispondono alle domande non basandosi sulla verità, ma sulle proprie percezioni.

Perchè la verità alla domanda “qual è la differenza tra il kungfu ed il wushu?” Consiste in come tu definisca questi due termini.

E chiunque ti stia dando qualsiasi altra risposta ti sta dicendo, non quale sia questa differenza, ma quale sia la loro personale definizione dei termini kungfu e wushu.

Questo tipo di cose di solito mi infastidisce, perchè ho una sorta di piccola fissazione sul fatto che la gente imponga la propria opinione e le proprie definizioni sugli altri. Ma, adesso, semplicemente la accetto come parte del modo in cui vanno le cose. Per lo meno ci darà qualcosa di cui chiacchierare quando ci fermiamo nel parcheggio dopo aver praticato il wushu, giusto?

Dunque, dopo aver detto tutto ciò ancora sono a darvi una risposta generalizzata. (si, lo so… totalmente ipocrita)

Ma voi lo sapete, sebbene ci siano un po’ di persone che hanno preso la propria opinione su questa situazione, la grande maggioranza della gente tende ad utilizzare il termine kungfu per riferirsi agli stili “tradizionali” delle arti marziali cinesi, e wushu come il termine con cui descrivere gli stili “contemporanei” o “moderni” delle arti marziali cinesi.

Tradizionale vs. Moderno

Ancora un’altra diramazione dell’albero delle arti marziali è quella tra le arti marziali cinesi “tradizionali” e “moderne”.

Qui è dove si comincia ad imbatterci in un pochino di storia. Come si saprà, la realtà è che TUTTE le forme delle arti marziali un tempo sono state considerate “moderne”. Chiunque sia stato a uscirsene per primo con lo stile della mantide religiosa fù probabilmente considerato “vai-all’inferno-fuori-di-qui” dagli altri praticanti di arti marziali del tempo.

A: che cosa dici? Hai visto una mantide combattere con un altro insetto ed hai deciso di farci uno stile di Wushu?

B: no, sul serio. Guarda. Mi sentirei meglio a combattere se facessi finta di essere uno scarafaggio

A: …che tipo strano

No, dico davvero. Con questa roba ci posso combattere. Lo giuro

No, dico davvero. Con questa roba ci posso combattere. Lo giuro

Infatti, essendo le arti marziali tanto “arti” quanto “scienze del combattimento”, richiedono una costante investigazione, esplorazione ed innovazione.

Quei praticanti di arti marziali che decidono che il loro sia l’unico stile che valga la pena di conoscere, e che non c’è bisogno di nessun ulteriore sviluppo, è in realtà un qualcuno che ha chiuso la sua mente ed ha tagliato fuori lo sviluppo.

Sono come quei pittori che decidono che Picasso sia l’apice della pittura, e copiano soltanto quello stile e che ritengono ogni altra esplorazione creativa successiva non degna di considerazione.

Qualsiasi cosa tu possa vedere come “moderna” (oppure strana) ad oggi, un domani sarà considerata “tradizionale”. Infatti questo sta già succedendo.

La gente oggi considera la versione degli anni ’70 del wushu contemporaneo come veramente differente nel suo approccio. Nessuno oggi davvero lo fa [cioè pratica il wushu] come facevano negli anni ’70, e dunque questo è visto – almeno sotto un certo punto di vista – come un po’ “tradizionale”.

(sicuramente non usiamo la parola “tradizionale” poiché è già utilizzata con un significato specifico nella comunità dei praticanti delle arti marziali, dunque la maggior parte di noi semplicemente dice “la vecchia scuola”.)

Dunque il wushu come forma artistica è costantemente in evoluzione. E questa evoluzione solitamente riflette le esigenze dei praticanti in qualsiasi epoca.

Sopravvivenza del più adatto

In un’epoca super lontana il wushu era un metodo per evitare che i monaci fossero troppo sedentari. Era praticato per la vitalità fisica e per la salute così che si potesse garantire di poter perseguire un percorso spirituale. La sopravvivenza in questo contesto richiese che il wushu ( o qualsiasi sia stato il nome utilizzato a quel tempo) fosse usato come un insieme di metodi per mantenere la forza e l’energia necessaria ai propri esercizi spirituali.

Dunque, un bel po’ successivamente, il wushu ha iniziato ad essere utilizzato per sopraffare le altre persone. Il mondo era un luogo avverso, e dunque la sopravvivenza in questo contesto consisteva nel proteggere se stessi e la propria famiglia. Vennero sviluppati metodi di combattimento a mani nude. Vennero forgiate armi – spade, bastoni e lance – creando sistemi di difesa che potessero essere utilizzati effettivamente. Fù un processo evolutivo, e ciascuna generazione che praticò queste forme di arti apportò dei miglioramenti adottando cambiamenti qua e là – avvolte cambiando completamente le cose al punto da renderle irriconoscibili – nell’ordine di migliorare e soddisfare al meglio alle esigenze dei tempi.

E, come ben si saprà, nella storia dell’uomo il maggior apporto di cambiamenti sociali e culturali stanno accadendo dagli ultimi 200 anni.

Sin dal XIX secolo le cose stanno cambiando ad una velocità mai vista prima. È semplicemente naturale, dunque, che anche il Wushu e le arti marziali stesse debbano cambiare. Se le arti creative sono uno specchio della società , della cultura e dei tempi in cui esse esistono, dunque il wushu è sottoposto senza alcuna eccezione a questa regola ed inoltre deve riflettere i cambiamenti sociali.

A meno che non si sia vissuto sotto una roccia [dentro una grotta] allora probabilmente si saprà che la Cina durante la metà del XX secolo ha sperimentato uno sconvolgimento radicale socio-politico globale.

Un po' di pulizie domestiche, culturalmente parlando

Un po’ di pulizie domestiche, culturalmente parlando

Le persone che detenevano la leadership del paese decisero che era giunto il momento del grande balzo in avanti e di lasciarsi alle spalle tutte le loro pratiche tradizionali. Una grossa “purga” degli elementi cinesi tradizionali ebbe inizio, e le arti marziali furono fra quelle cose che si scontrarono con questa sfida.

Molta gente lasciò la Cina e si portò il proprio Wushu con se.

Altri rimasero in Cina e continuarono a praticare in privato.

Questa divisione geografica promosse inoltre altre divisioni nello sviluppo del Wushu.

Non chiamatelo un ritorno sulla scena…

Col tempo i tumulti interni in Cina iniziarono a calmarsi, le persone in carica del governo realizzarono che certi elementi della tradizione culturale e ed artistica cinese avrebbero potuto beneficiare il popolo.

Dunque invece di focalizzarsi su quegli elementi del Wushu che avrebbero potuto crear problemi – l’applicazione delle tecniche di combattimento – venne deciso di sviluppare le componenti del Wushu che avrebbero potuto promuovere la propria cultura – l’estetica dei movimenti di combattimento.

E così, visto l’impegno fisico necessario all’allenamento nel Wushu, ne conseguì che il Wushu si fece strada come sport da competizione.

Inizialmente, coloro che per primi svilupparono la variante sportiva del wushu lavorarono duramente per mantenerne le radici marziali.

Molti dei nuovi, giovani atleti che allora studiarono con maestri dalla mente più tradizionalista dovettero apprendere un completo sistema di applicazioni – allo stesso modo in cui lo stile venne tramandato per generazioni – prima di potersi concentrare sulla performance estetica delle forme. Le forme, secondo la tradizione, erano uno strumento con cui si poteva ricordare delle applicazioni, e non l’esatto opposto.

È proprio così. I primi atleti di wushu dovettero imparare a combattere prima di poter apprendere le loro forme. Molto difficile da immaginarsi, vero?

Ma nel tempo , questa concentrazione sulle applicazioni venne meno. Non perchè le applicazioni non siano importanti. (Chiedete a qualsiasi atleta contemporaneo di Wushu e vi verrà risposto che, senza comprendere le applicazioni, le forme sono completamente vuote.) Questo accade perchè le applicazioni non sono più da tempo ormai il criterio secondo cui si è remunerati (e si sopravvive) nel mondo del Wushu.

Ultimamente il Wushu, così come la maggior parte delle cose della vita, è diventato un problema di compensi e penalità per un certo tipo di azioni e di comportamenti. Si è remunerati dalla società/gente/vita se le tue doti sono applicabili alla sopravvivenza in determinati contesti.

Da quando la sopravvivenza dell’atleta dipende dal ricevere specifici punteggi basati su specifici criteri, allora questo è il contesto in cui avviene lo sviluppo del Wushu. Qualsiasi criterio prosperi, questo è ciò che detta la direzione che prenderà il Wushu.

La sopravvivenza del praticante di wushu non dipende più dal difendersi da qualcuno, o nell’essere in un combattimento all’ultimo sangue con altra gente. Adesso dipende dal saltare alto, apparir bello ed avere una velocità incredibile, potenza ed espressività artistica. Queste sono le ragioni per cui il wushu sportivo moderno si è sviluppato nel modo in cui si è sviluppato, ed è anche la ragione per cui anche molti stili tradizionali sono cambiati.

La remunerazione può essere piacevole

La remunerazione può essere piacevole

[…] Il wushu come sport a noi contemporaneo è passato attraverso numerosi cambiamenti negli anni. E vi sono molte più differenziazioni al suo interno – cambiamenti che sono davvero troppo numerosi per essere descritti qui a pieno.

Dal Sanda vs. il Taolu, al contemporaneo-tradizionale vs. il contemporaneo-moderno, agli stili del nord vs. gli stili del sud, alle armi lunghe vs. le armi corte a… beh, ti sei fatto un’idea.

Una sorta di piantina del wushu contemporaneo è un argomento che è meglio lasciare ad un altro giorno. Che sia sufficiente dire, il wushu sportivo contemporaneo è una vasta area che sicuramente merita ulteriori discussioni.

L’evoluzione del wushu tradizionale

Nel frattempo, tornando indietro alla metà del XX secolo, color che lasciarono la Cina e mantennero le loro tradizioni concentrate sull’applicazione come la primaria espressione della propria arte, si trovarono in una strana situazione non così diversa da chi rimase in Cina.

Così come la società si era evoluta ed i popoli maturarono, il combattimento uomo a uomo (o donna a donna a seconda dei casi) non era più considerata una forma accettabile di risolvere i conflitti.

All’incirca nello stesso momento che il Wushu in Cina trovò che la sua sopravvivenza dipendesse sua dalla performance atletica, il Wushu fuori della Cina realizzò che la sua sopravvivenza dipendeva dagli aspetti della vita non concentrati sul combattimento.

Dunque, che cosa succede quando si ha un arte del combattimento i cui fondamenti si ritrovano in un mondo dove la somma espressione dell’arte stessa non è più socialmente assolutamente accettabile?

Certamente ti adatti.

è tempo di fare qualche adattamento ragazzi dell'artiglio della tigre

è tempo di fare qualche adattamento ragazzi dell’artiglio della tigre

Ma non fù un adattamento semplice. Le persone erano radicate con le proprie tradizioni e le innovazioni spesso impiegarono diverse generazioni per affermarsi. Molte persone si stanno adattando tutt’oggi. È semplicemente naturale, reale, e forse alla fine dei conti non è nemmeno una cosa poi così tanto negativa.

Molti insegnanti che si erano concentrati sulle applicazioni delle arti marziali realizzarono che le arti marziali potevano essere utilizzate per altri scopi di sopravvivenza.

Invece di sopravvivere difendendosi o combattendo altri, si poteva sopravvivere insegnandole e tramandando la loro eredità culturale ad un’altra generazione.

Si potrebbe controbattere “Ma i mastri di Wushu hanno da lungo tempo insegnato per tramandare la propria eredità culturale.

Sicuro, questo genere di cose non era necessariamente una novità, ma così come l’umanità prosegue nella sua maturazione sociale, l’utilizzo delle arti marziali nel combattimento divenne sempre meno comune e necessario, e questa transizione incrementò con il perdurare della pace.

Insegnare le arti marziali è così diventato sempre meno un fatto d’insegnare ai propri studenti a sopravvivere ad un conflitto – si insegnano le arti marziali così che la propria arte possa sopravvivere ai cambiamenti sociali. Insegnando ed essendo pagato per insegnare, è comunque un modo di sopravvivere nella società odierna, modo che è altrettanto legittimo come difendere il proprio villaggio dai briganti centinaia di anni fa.

Lo stato del Wushu oggi

Così, ai nostri giorni abbiamo una parte di società che utilizza il Wushu come metodo di sopravvivenza attraverso la performance di uno sport atletico – il “Wushu sportivo moderno ”.

Poi abbiamo un altra porzione della società che utilizza il Wushu come metodo per sopravvivere attraverso l’educazione culturale alle arti – il “maestro di kung fu tradizionale”.

Dunque c’è un’intera porzione al centro di questo segmento. Tuttavia quelle nicchie sociali che utilizzano ancora oggi il Wushu col significato di sopravvivere attraverso il combattimento è incredibilmente piccolo.

Questo significa che non valga la pena di studiare il Wushu ( a prescindere da come lo si definisca) se non si avrà mai una possibilità di utilizzarlo?

Certamente no.

Come tutte le arti, il Wushu va ben oltre uno specifico fine. Vi sono più facce nello studio delle arti marziali che non è possibile elencarle qui.

Dall’aspetto della salute fisica, all’elevazione spirituale, allo sviluppo di destrezze e capacità specializzate utilizzabili in altri sport, nelle arti della recitazione, in altre arti, nell’educazione, gli utilizzi e le implementazioni delle arti marziali sono sterminate.

Così come chi stia studiando arti marziali da un po’ di tempo potrebbe dirti – le arti marziali non c’entrano con i conflitti, perfino se si tratta di un sistema basato su tecniche di combattimento.

Mi sono reso conto che per tante persone questo suona come un ossimoro.

Mi sono ritrovato in ben più di una discussione in cui la gente fosse ostinatamente convinta del fatto che le arti marziali siano semplicemente inerenti al combattimento e che le persone che si allenarono alle arti marziali centinaia di anni fa non lo facessero per uno sviluppo personale – ma lo facessero per sopraffare altre persone, così da non essere uccisi.

Ma è proprio qui il punto no? Questo è stato centinaia di anni fa.

Nessuno adesso sta venendo nel tuo villaggio per saccheggiare il tuo tesoro e per rubarti le vacche. Nella società odierna lo scopo delle arti marziali si è elevato.

Così come la musica che un tempo era utilizzata come mezzo per la trasmissione della tradizione orale e della storia attraverso la società, adesso è utilizzata per ogni cosa, dalla terapia alla comunicazione con gli animali, dall’espressione artistica alle terapie contro le malattie.

Il Wushu inoltre proviene da un contesto molto specifico e si è sviluppato in qualcosa che è davvero molto di più di ciò che era originariamente.

è tempo di trovare la nostra via nel Wushu...

è tempo di trovare la nostra via nel Wushu…

Allora, che cos’è il Wushu?

Alla fine la risposta alla domanda “che cos’è il Wuhsu” – o per lo meno l’unica risposta che una persona potrebbe dare con una certa accuratezza – finisce per essere la risposta più inadempiente che una persona potrebbe ascoltare:

dipende”.

Forse aiuterà pensare ad un contesto diverso…

Se un robot intelligente ma privo di alcuna emozione domandasse “che cos’è l’amore?” come si potrebbe descriverglielo? C’è una risposta semplice?

L’amore è definibile da coloro che lo provano.

Nel momento in cui si prova allora si conosce. E può essere provato in modi così differenti da gente così diversa che non esiste una singola risposta che potrebbe soddisfare tutti coloro che ne hanno esperienza.

Anche il Wushu è definibile da coloro che lo praticano.

Quando si comincia a studiare, si comincia a comprenderlo. Ma lo si comprende in un modo unico grazie a te, grazie al tuo insegnante, grazie alla tua vita ed all’ambiente in cui vivi.

Dunque non c’è una singola risposta che possa soddisfare tutti i praticanti di Wushu.

Per stravolgere completamente un’espressione popolare, il Wushu è quello che Wushu fa.

E se si è uno di quelli che” fanno” Wushu, allora la definizione che ti sei dato è veramente l’unica definizione di cui ti dovrai preoccupare.

Commento di Eric Chang – 19 Agosto 2013

Citando Mark: “le arti marziali non c’entrano niente col combattere, sebbene si tratti di sistemi basati su tecniche di combattimento”. Leggere questo per me ha molto senso, e non ci trovo nessun ossimoro. Tempo fa ho avuto una breve ma profonda conversazione di questo con mio padre; la mia tesi era – come tutti quelli che volevano apprendere il Wushu per combattere contro gli altri – “ che il Wushu fosse finalizzato esclusivamente al combattimento, che lo sia sempre stato e che sempre lo sarà”. Quello che mio padre mi rispose era molto profondo, e mi spiegò che il carattere in realtà si potrebbe dividere in due parti. […] zhi che significa “fermare” e gedaga”, che assieme al carattere shu significa “l’arte di arrestare la daga”.

Il Wushu allora non è mai stato destinato ad iniziare/cercare il conflitto. Anche se le proprie qualità siano altissime, non si dovrebbero mai usarle per risolvere le cose, se lo si facesse allora ci si abbasserebbe al livello dei malandrini che cercano problemi. Dovrebbe poter essere utilizzato davvero come l’ultima spiaggia alla conclusione di un problema se niente altro potrebbe esser fatto.

Questo mi ha colpito veramente, come una mattonata. Che cosa mi disse mio padre fù così profondo che mi si è inciso nella mente per sempre, e mio padre mi ha fatto guardare al Wushu con una luce totalmente nuova. Potrei dire che questa è la mia definizione personale di che cosa sia veramente il Wushu per me.

Saluti e complimenti!

 

***

Grazie all’amico Mark per l’articolo e per il materiale infinito ed infinitamente utile che mette a disposizione della comunità di praticanti del Wushu.

Wushu Livorno

Wushu Livorno

二〇十五年 三月 十一日

羞龍

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Il Maestro Zhu Xiangqian in Italia

朱向前 Zhu Xiangqian
朱向前 Zhu Xiangqian

朱向前 Zhu Xiangqian

Sono felicissimo di pubblicare la notizia ed il calendario delle lezioni e dei seminari di Chen col maestro Zhu Xiangqian, che sarà di nuovo in Italia in Aprile.

Formatosi a Chenjiagou negli anni della rinascita del Taijiquan, ha studiato coi cosiddetti “Otto Re Celesti di Chenjiagou” (Chenjiagou bada Tianwang 陈家沟八大天王), cioè i migliori taijiquanisti di oggi, ragazzi sui quali è rifiorita l’antica tradizione marziale e sui quali si sono sperimentate nuove formule di combattimento nel tentativo di valorizzare la tecnica specifica del taiji.

quote: http://www.serpentebianco.org/articoli/a20130620/a20130620.php

Zhu Xiangqian - Aprile 2015

Zhu Xiangqian – Aprile 2015

Per informazioni rifarsi ai contatti riportati nel calendario o scrivete a wushulivorno@gmail.com

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Terminologia fondamentale della sciabola

Terminologia fondamentale del Wushu: le parti della Sciabola

 

Terminologia fondamentale del Wushu: le parti della Sciabola

Terminologia fondamentale del Wushu: le parti della Sciabola

Un dizionario succinto dei termini fondamentali e delle tecniche base dell’arte della sciabola cinese.

Il pdf è qui disponibile: WushuCidian-Daoshu

Terminologia fondamentale della spada

Terminologia fondamentale della Spada

剑术名称 terminologia fondamentale della spada

Breve e non esaustivo abbecedario dei termini principali dell’arte della spada nel Taiji, e di alcune delle tecniche principali incontrate nelle sequenze che studiamo.

Terminologia fondamentale della Spada

Terminologia fondamentale della Spada

 

Il pdf è qui disponibile: Terminologia fondamentale della Spada_01

SUN STYLE TAIJI | Brennan Translation

《太極拳》 孫劍雲 (1957) - photo 74

SUN STYLE TAIJI Posted on March 8, 2015 by Paul Brennan – 太極拳 TAIJI BOXING 孫劍雲 整理 孫祿堂 原著 by Sun Jianyun, based on original material by Sun Lutang [published by 人民體育出版社 The People’s Physical Education Press, Sep, 1957] [translation by Paul Brennan, March, 2015]

Sorgente: SUN STYLE TAIJI | Brennan Translation

Il Taijiquan moderno

Tratto dal sito di Fabio Smolari www.serpentebianco.org

Nel 1956 la Repubblica Popolare Cinese varò una politica sportiva di recupero e diffusione dell’arte marziale in campo sportivo. Furono costituite commissioni d’esperti allo scopo di creare esercizi e regolamenti e formare insegnanti; nasceva così il wushu sportivo.

Per il taijiquan fu creata, sulle basi dello stile Yang, la sequenza semplificata in 24 movimenti (jianhua taijiquan 24 shi), uno strumento semplice, breve e codificato per la diffusione di massa. Negli anni ’60 il gruppo di lavoro per la riforma del wushu della Commissione Statale per lo Sport, produsse altre forme: la 88 movimenti, la 32 spada, il tuishou.
Nel decennio 1966-1976 ogni attività, compresa la pratica del taijiquan, venne congelata a causa della Rivoluzione Culturale. Alla fine degli anni ’70 riprese lo studio dell’arte marziale e in particolare proprio del taijiquan che divenne la forma di ginnastica a corpo libero più praticata in Cina.

Nel 1982, a seguito delle riforme politiche di Deng Xiaoping, vi fu un grande impulso alla crescita e alla divulgazione del wushu. Grazie all’apertura delle frontiere gli insegnanti cinesi poterono recarsi all’estero e gli istituti accogliere studenti stranieri. Il taijiquan divenne uno sport agonistico anche in Occidente.

 anziani praticano il taijiquan semplificato al parco

anziani praticano il taijiquan semplificato al parco

Le caratteristiche e i principi del taijiquan moderno, per quanto più semplici e meno profondi di quelli del taijiquan tradizionale, sono pur sempre da essi dedotti e non risultano pertanto in contraddizione.
Tuttavia il livellamento verso il basso della pratica, giustificato con fini di massificazione, ha portato alla nascita di generazioni d’insegnanti di basso livello, con scarsa comprensione dei principi e della tecnica, spesso protagonisti di fallaci interpretazioni dei principi stessi e quindi di una fallace trasmissione ai loro studenti.
Ecco dunque che per un nobile motivo – la diffusione della disciplina – s’è spesso ingenerato un vortice negativo: la confutazione della disciplina stessa.
  I requisiti del Taijiquan moderno

 

 

Fonte: Taijiquan yundong (lo sport Taijiquan), Renmin Tiyu Chubanshe (Editrice Educazione Fisica Popolare), Beijing 1978. traduzione dal cinese e note esplicative di Fabio Smolari taijimoderno1

 

Caratteristiche generali

  • 轻松柔和 qingsong rouhe, sciolto e armonioso
  • 连贯均匀 lianguan junyun, collegato e regolare
  • 圆活自然 yuanhuo ziran, circolare e naturale
  • 协调完整 xiediao wanzheng, coordinato e completo

Queste caratteristiche generali, riferite alle sequenze:

  • taijiquan semplificato 24 movimenti (jianhua taijiquan 24 shi)
  • taijiquan 88 movimenti (88 shi taijiquan)
  • taijiquan 48 movimenti (48 shi taijiquan)

descrivono l’esercizio nella sua fase “matura”, sono cioè un obiettivo da raggiungere.

La “24 movimenti” è stata la prima sequenza di taijiquan moderno. Ideata con fini di standardizzazione e divulgazione di massa è ancor oggi una delle forme più conosciute in Cina e nel mondo intero.
La “88 movimenti” ricalca la sequenza Yang classica utilizzando però modalità gestuali tipiche della “24”. Fu creata per fornire agli appassionati di taijiquan uno strumento più complesso e impegnativo ma con uno standard gestuale unificato che ne facilitasse la diffusione su scala nazionale.

La “48” è costituita da movimenti tratti dagli stili Yang, Chen, Wu e Sun rimodellati secondo lo standard moderno della “24”. Fu creata da Li Deyin e Men Huifeng quale strumento tecnicamente vario e complesso adatto ad un’applicazione agonistica.

Fonte: http://www.serpentebianco.org/taijiquan/taijimoderno.php

Panda Kungfu – Calenzano 22 Febbraio 2015

Panda Kungfu - Calenzano, 22 Febbraio 2015
Panda Kungfu - Calenzano, 22 Febbraio 2015

Panda Kungfu – Calenzano, 22 Febbraio 2015

 

Una galleria di foto dei bambini (Wushu dell’A.S.D. Oriente) che hanno partecipato all’ultimo appuntamento del Panda-Kungfu a Calenzano, lo scorso 22 Febbraio.

 

THE TAIJI MANUAL OF CAI YIZHONG | Brennan Translation

《太極拳圖解》 蔡翼中 (1933) - portrait

THE TAIJI MANUAL OF CAI YIZHONG Posted on November 30, 2014 by Paul Brennan – 太極拳圖解 TAIJI BOXING ILLUSTRATED 蔡翼中 by Cai Yizhong [published Oct 1, 1933] [translation by Paul Brennan, Nov, 2014]

Sorgente: THE TAIJI MANUAL OF CAI YIZHONG | Brennan Translation

ZIMEN BOXING | Brennan Translation

《字門正宗》 胡遺生 (1933) - letter

ZIMEN BOXING Posted on October 29, 2014 by Paul Brennan – 字門正宗 AUTHENTIC ZIMEN BOXING 附醫傷秘錄 including SECRET RECORDS OF INJURY MEDICINES 胡遺生 by Hu Yisheng 中央國術館審㝎 authorized by the Central Martial Arts Institute [published March, 1933] [translation by Paul Brennan, Oct, 2014]

Sorgente: ZIMEN BOXING | Brennan Translation

WU STYLE TAIJI SABER (XUANXUAN DAO) | Brennan Translation

《內家拳太極功玄玄刀》 吳圖南 (1934) - photo 9

WU STYLE TAIJI SABER (XUANXUAN DAO) Posted on September 30, 2014 by Paul Brennan – 內家拳太極功玄玄刀 THE TAIJI UNFATHOMABLE SABER OF THE INTERNAL SCHOOL 吳圖南著 by Wu Tunan [published by 商務印書館 The Commercial Press, LTD, Apr, 1934] [translation by Paul Brennan, Sep, 2014]

Sorgente: WU STYLE TAIJI SABER (XUANXUAN DAO) | Brennan Translation

长拳 Changquan – corso di Changquan A.S.D. ORIENTE

http://lulapollo.deviantart.com/art/Wushu-Beijing-178879556
http://lulapollo.deviantart.com/art/Wushu-Beijing-178879556

http://lulapollo.deviantart.com/art/Wushu-Beijing-178879556

Il corso di Wushu presso l’A.S.D. Oriente è diviso in fascie d’età per la gestione ottimale delle classi, e si concentra sulla pratica del Wushu attraverso lo studio e l’apprendimento dello stile detto Changquan.

« L’origine del Changquan, che in cinese vuole dire “pugno lungo” si fa risalire all’imperatore Song Taizu. Le sue tecniche si trovano descritte nel trattato, sugli stili del Wushu, del Generale Qi Jiguang.

In epoca moderna il Changquan è diventato la disciplina nazionale più diffusa, seconda solo al Taijiquan, e la sua tecnica è stata codificata in forme chiamate Taolu. La particolarità principale del Changquan è costituita dai gesti ampi e distesi, i movimenti agili e rapidi, la mano si allunga per attaccare a distanza, il passo è veloce, il salto elevato, velocità e lentezza si alternano. Le posizioni statiche sono molto solide, i ritmi chiaramente definiti e i colpi molto precisi. »
Quote Istituto di Wushu della Città di Firenze – http://www.wushufirenze.com/ChangQuan.html

La pratica del Wushu include lo studio delle 4 armi tradizionali – bastone, sciabola, spada e lancia – le forme di gruppo ed i combattimenti prestabiliti.

Info ed orari: http://www.orienteolistica.it/wushu-arte-marziale-cinese/

陈氏太极拳 il pugilato Taiji dello stile Chen

Allenamenti a Chenjiagou (Henan - Cina) cortile della casa di Zhu Tiancai, Agosto 2011
Allenamenti a Chenjiagou (Henan - Cina) cortile della casa di Zhu Tiancai, Agosto 2011

Allenamenti a Chenjiagou (Henan – Cina) cortile della casa di Zhu Tiancai, Agosto 2011

Dal 15 Settembre sono molto felice di iniziare a guidare la pratica del Taiji stile Chen presso il CENTRO OLISTICO ORIENTE ASD di Livorno.
Per quanto riguarda il pugilato, per il primo anno ho pensato ad un lavoro che per lo meno fino a metà percorso si concentri e perseveri prima di tutto sui fondamentali del Chansigong. Dunque, in concomitanza con la ripresa dei seminari mensili di Fabio Smolari c/o l’Istituto di Wushu della Città di Firenze, portando avanti pian piano l’allenamento dei gruppi di movimenti tratti dalla Laojia Yilu.

Dopo il ritorno in Italia ad Aprile del nostro insegnante – il Maestro Zhu Xiangqian (XX generazione Chenjiagou) figlio di Zhu Tiancai (XIX generazione Chenjiagou) il corso sarà impostato nel fortificare ed assimilare al meglio le nozioni (molte) che avremo appreso dei primi mesi di pratica, costruendo solide basi per la prosecuzione della pratica del Chen.

Infine ritorneremo sui nostri passi iniziali ed apprenderemo e memorizzeremo la sequenza didattica Laojia in 13 movimenti per la nostra pratica di gruppo o singola.

Come pratica con le armi tradizionali inizieremo a studiare le armi corte: sempre partendo dai fondamentali ci concentreremo sullo studio della Sciabola, ed approfondiremo con pazienza i fondamentali ed i gruppi di movimenti di Spada.
Il programma in dettaglio è disponibile in pdf.
Grazie a Fabio Smolari – Serpentebianco per l’aiuto.

BOXING METHODS OF THE INTERNAL SCHOOL (NEI JIA QUAN FA) | Brennan Translation

王征南先生傳 - 1

BOXING METHODS OF THE INTERNAL SCHOOL (NEI JIA QUAN FA) Posted on August 29, 2014 by Paul Brennan – 王征南先生傳 BIOGRAPHY OF WANG ZHENGNAN [also known in abridged form as 內家拳法 Boxing Methods of the Internal School] 黃百家 by Huang Baijia [1676] [translation by Paul Brennan, Aug, 2014]

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SIMPLE INTRODUCTION TO TAIJI BOXING (TAIJI QUAN QIAN SHUO) | Brennan Translation

《太極拳淺說》 徐致一 (1927) - photo 1

SIMPLE INTRODUCTION TO TAIJI BOXING (TAIJI QUAN QIAN SHUO) Posted on August 29, 2014 by Paul Brennan – 太極拳淺說 SIMPLE INTRODUCTION TO TAIJI BOXING 徐致一 by Xu Zhiyi [published Sep, 1927] [translation by Paul Brennan, Aug, 2014]

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Esami di cintura – ASD Oriente 25/06/2014

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Una galleria di foto dell’esame e della consegna di cintura e diploma nella bella e luminosa sala dell’ASD ORIENTE a Livorno. Claudia e Simone esaminano i bambini ed i ragazzini dei corsi e consegnano loro la cintura ed il diploma a sigillare una bella annata di pratica del Wushu.

Check it out!!!

 

WUDANG SWORD | Brennan Translation

武當劍法大要 (1931) - diagram 1

WUDANG SWORD Posted on June 1, 2014 by Paul Brennan – 武當劍法大要 ESSENTIALS OF THE WUDANG SWORD ART 黃元秀 by Huang Yuanxiu [published by 商務印書館 The Commercial Press, LTD, Shanghai, July, 1931] [translation by Paul Brennan, June, 2014]

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MARTIAL ARTS DISCUSSIONS by HUANG YUANXIU | Brennan Translation

武術偶談 (1936) - photo 1

MARTIAL ARTS DISCUSSIONS by HUANG YUANXIU Posted on June 1, 2014 by Paul Brennan – 楊家太極拳各藝要義 武術偶談 THE SKILLS & ESSENTIALS OF YANG STYLE TAIJI BOXING and MARTIAL ARTS DISCUSSIONS 黃文叔先生著 by Huang Wenshu [Yuanxiu] [published by 國術統一月刊社 Martial Arts United Monthly Magazine Society, June 15, 1936] [translation by Paul Brennan, June, 2014]

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Appunti sull’incontro di Domenica 23 e 30 Marzo 2014

La Maestra Liu Jingping spiega un movimento di spada a Tain Tan Gong Yuan - Beijing
La Maestra Liu Jingping spiega un movimento di spada a Tain Tan Gong Yuan - Beijing

La Maestra Liu Jingping spiega un movimento di spada a Tain Tan Gong Yuan – Beijing

Appunti sull’incontro di Domenica 23 e 30 Marzo 2014

Negli ultimi 2 incontri di Domenica 23 e 30 Marzo abbiamo sia visto tutta la forma di 13 movimenti secondo il maestro Zhu Tiancai, sia parlato di argomenti interessanti che sono stati spunto di alcune riflessioni personali.

La riflessione più importante verte su una possibile (e opinabile) distinzione di 2 livelli o modalità di pratica del Wushu, ossia:

  1. Una pratica che abbia come fine la sola pratica. Ad esempio tutte le mattine mi sveglio, mi lavo, e faccio le mie forme di Chen.
  2. Una pratica che coincide più in una seduta di allenamento, che abbia come fine il miglioramento e l’apprendimento. Ad esempio il Lunedì, Mercoledì e Venerdì mi studio alcuni punti di una forma di Chen, concentrandomi assolutamente sulla tecnica e sulla destrezza.

Non penso che l’una escluda l’altra. Tuttavia per allenarmi nell’apprendimento e migliorare, ad esempio, i contenuti tecnici che lo stile esprime attraverso le forme codificate, mi torna bene adottare delle giochesse che mi permettono di finalizzare meglio il lavoro. Soprattutto in un contesto dove il “tempo libero” che posso dedicare al Wushu, purtroppo, non è molto e tende a diminuire.

Sempre parlando per esperienza personale, e quindi tutto da prendere con le pinze, posso citare ad esempio come sia impostata nel parco di Tiantan di Pechino, la lezione “tipo” quotidiana:

  • le persone si ritrovano, ad ore diverse, dall’alba. Iniziano a muoversi ed allenarsi. Da soli, o in gruppetti. Cose e stili eterogenei, calci, armi, ecc…
  • Arrivano i maestri. I gruppettini eterogenei si concentrano in 2 o 3 grupponi intorno al proprio insegnante
  • riscaldamento comune guidato dall’insegnante
  • esecuzione di una serie di forme, per intero, di vari stili: ad es. la 24 e la 42 ti Taiji pugno, la 32 e la 42 di Taiji spada, Wudang Taijijian, Wushi Taijiquan e Taijijian, ecc…
  • Ogni gruppo approfondisce una delle forme conosciute. Oppure studia una nuova sequenza. Ma sempre e solo attraverso piccoli gruppi di movimenti, di solito 1/3 di linea, mai più di 1/2 linea. In questo modo, nel giro di un mesetto, si ripassa/approfondisce/impara il contenuto tecnico di ciascuna forma di Taiji praticata nel gruppo.
  • Allungamento e chiacchericcio. Altri proseguono l’allenamento. Altri vanno via.

Questa esperienza di Tiantan è perfettamente coerente a quanto ho vissuto all’Istituto di Wushu grazie al Maestro Giuseppe : l’allenamento dei gruppi di movimenti consentiva prima l’apprendimento delle sequenze di tecniche, e poi – o meglio dire durante – un labor limae sulle medesime sezioni dal punto di vista tecnico, espressivo, ritmo, etc…

Quindi secondo me il nocciolo del discorso dell’allenamento volto al miglioramento è proprio l’allenamento delle sequenze brevi di movimenti concatenati.

Usando la terminologia del Wushu, questa unità “base” (ma mica tanto base poi…) dell’allenamento, costituita da una breve sequenza di movimenti concatenati si dice 组合动作 Zuhe Dongzuo – gruppo di movimenti.

Applicando questo pensiero alla forma di 13 movimenti di pugno Chen del maestro Zhu Tiancai, ho allora estratto quattro 组合动作 Zuhe Dongzuo che prenderei e prendo come unità di base da allenare e ripetere numerose volte per l’apprendimento e l’assimilazione dei contenuti.

Questo approccio è del tutto personale ed arbitrario. Frutto dei semi lasciati da pochi e validi insegnanti, di cui cerco di percorrere strade ed orme con tutti i miei limiti. In questo contesto – limiti ed interpretazione personale – si inserisce anche la divisione dei quattro 组合动作 Zuhe Dongzuo, una segmentazione arbitraria e personale, eseguita sia sulla memoria degli allenamenti alla Laojia Yilu con Alessio Frosali e con il Maestro Fabio (serpentebianco.org) sia su quei segmenti che ad oggi ritengo ottimali per l’allenamento volto ad un miglioramento.

Di seguito i quattro 组合 Zuhe tratti da un filmato della 13 di pugno eseguita da Zhu Tiancai; infine l’intera forma, sempre eseguita dal maestro Zhu, 2 volte di seguito.

第一组合动作

Di Yi Zuhe Dongzuo – I Gruppo di movimenti

    5 Movimenti, da posizione neutra.

  • 太極初勢 Taiji chushi – gesto iniziale del Taiji
  • 金剛搗碓 Jingang dao dui – il Jingang pesta nel mortaio
  • 栏扎衣 Lan zha yi – appuntare pigramente il vestito
  • 六封四閉 Liu feng si bi – sei sigilli e quattro chiusure
  • 單鞭 Dan bian – la frusta

第二组合动作

Di Er Zuhe Dongzuo – II Gruppo di movimenti

    4 Movimenti, da 單鞭 Dan bian – la frusta:

  • 切地龍 Qie di Long – il Drago taglia la terra
  • 金雞獨立 (左 右) Jin ji duli (zuo, you) – il gallo d’oro su una zampa (sinistra, destra)
  • 倒卷肱 Dao juan hong – indietreggiare arrotolando le braccia
  • 白鶴亮翅 Bai he liang chi – la gru bianca spiega le ali

第三组合动作

Di San Zuhe Dongzuo – III Gruppo di movimenti

    3 Movimenti, da 白鶴亮翅 Baihe Liangchi – la gru bianca spiega le ali:

  • 拗步 Ao bu – passi avanti
  • 斜行 Xie xing – movimento obliquo
  • 掩手肱拳 Yan shou hong quan – coprir la mano e colpire col pugno

第四组合动作

Di Si Zuhe Dongzuo – IV gruppo di movimenti

    3 Movimenti, da 掩手肱拳 Yan shou hong quan – coprir la mano e colpire col pugno:

  • 回頭雙擺蓮 Hui tou shuang bai lian – girare il corpo e scuotere il loto con due mani
  • 當頭炮 Dang tou pao – cannonata in avanti
  • 金剛搗碓 Jingang dao dui – il Jingang pesta nel mortaio

陈式太极拳十三式: 都套路

Chen Shi Taijiquan 13 Shi: Dou Taolu

Forma di pugno Chen di 13 movimenti: sequenza completa

La forma 13 movimenti eseguita 2 volte di seguito da Zhu Tiancai.

陈式太极拳十三式: 名称

Chen Shi Taijiquan 13 Shi: ming chen

forma di pugno Chen di 13 movimenti: nomenclatura

I caratteri sono in cinese tradizionale. Ho estrapolato dai 13 movimenti i gesti di apertura e di chiusura del Taiji, inserendo al 1° e 13° movimento 金剛搗碓 Jingang dao dui – il Jingang pesta nel mortaio.

    太極初勢 Taiji chushi – gesto iniziale del Taiji

  1. 金剛搗碓 Jingang dao dui – il Jingang pesta nel mortaio
  2. 栏扎衣 Lan zha yi – appuntare pigramente il vestito
  3. 六封四閉 Liu feng si bi – sei sigilli e quattro chiusure
  4. 單鞭 Dan bian – la frusta
  5. 切地龍 Qie di Long – il Drago taglia la terra
  6. 金雞獨立 (左 右) Jin ji duli (zuo, you) – il gallo d’oro su una zampa (sinistra, destra)
  7. 倒卷肱 Dao juan hong – indietreggiare arrotolando le braccia
  8. 白鶴亮翅 Bai he liang chi – la gru bianca spiega le ali
  9. 斜行 Xie xing – movimento obliquo
  10. 掩手肱拳 Yan shou hong quan – coprir la mano e colpire col pugno
  11. 回頭雙擺蓮 Hui tou shuang bai lian – girare il corpo e scuotere il loto con due mani
  12. 當頭炮 Dang tou pao – cannonata in avanti
  13. 金剛搗碓 Jingang dao dui – il Jingang pesta nel mortaio
  14. 太極收勢 Taiji shushi – gesto di chiusura del Taiji

Materiale di riferimento per entrambe le clips:

  • Maestro Zhu Tiancai

二〇十四年 四月 一日

羞龍 Xiulong

TAIJI BOXING ACCORDING TO CHEN YANLIN | Brennan Translation

太極拳 - 陳炎林 (1943) - drawing 10

TAIJI BOXING ACCORDING TO CHEN YANLIN Posted on March 18, 2014 by Paul Brennan – 太極拳刀劍桿散手合編 TAIJI COMPILED: THE BOXING, SABER, SWORD, POLE, AND SPARRING 陳炎林 by Chen Yanlin [published June, 1943] [translation by Paul Brennan, March, 2014]

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Appunti sull’incontro di Domenica 16/03/2014

Taiji Quan a Tiantan Gongyuan, Beijing
Taiji Quan a Tiantan Gongyuan, Beijing

Taiji Quan a Tiantan Gongyuan, Beijing

Appunti sull’incontro di Domenica 16/03/2014

Di seguito una brevissima serie di appunti come riferimento all’allenamento di Domenica 16 Marzo 2014.

Preferisco inserire piccoli filmati di riferimento, invece di discutere e spezzettare in teoria e discorsi dei movimenti.

Mi raccomando di riferirsi a queste sequenze e cmq altre fonti video non “per imparare” o sostituire l’esperienza della lezione comune e la pratica (comune o singola), ma come modelli di riferimento per ricordarsi prima di tutto della sequenza di movimenti e del loro ordine (prima c’è questo, poi quello, ecc…)

Sull’utilità di queste fonti multimediali quali supporto didattico di apprendimento ed auto-apprendimento nel Wushu ci sono opinioni contrastanti…; personalmente trovai molto interessante lavorare con l’amico Mark Moran a questo articoletto che tradussi in Italiano: “La ragione per cui gli atleti cinesi di Wushu sono così bravi“.

Ciao a tutti, a Domenica 23/03.

第一组合动作: 金雞獨立, 倒卷肱, 白鶴亮翅

Di Yi Zuhe Dongzuo: Jinji Duli, Daojuan Hong, Baihe Liangchi

1° Gruppo di movimenti: il gallo d’oro su una zampa, indietreggiare arrotolando le braccia, la gru bianca spiega le ali

第二组合动作: 拗步, 掩手肱拳

Di Er Zuhe Dongzuo: Aobu, Yanshou Hongquan

2° gruppo di movimenti: passi avanti, coprire con la mano e colpire col pugno

N.b.: i passi avanti, nell’allenamento, possono essere di più dei 3 che abbiamo visto a lezione. L’importante è che siano dispari per poi poter infilare la tecnica successiva. In questa combinazione, dopo i passi avanti, abbiamo visto il pugno, ma nella sequenza che studieremo (13 movimenti di Zhu Tiancai) dovremo eseguire un’altra tecnica che vedremo questa domenica.

Materiale di riferimento per entrambe le clips:

  • Maestro Zhu Tiancai

二〇十四年 三月 十六日

羞龍 Xiulong

Appunti sull’incontro di Domenica 09/03/2014

Praticanti di Taijiquan stile Chen nel parco delle Colline Profumate (香山公园) a Pechino, Cina - http://it.wikipedia.org/wiki/Taijiquan
Praticanti di Taijiquan stile Chen nel parco delle Colline Profumate (香山公园) a Pechino, Cina - http://it.wikipedia.org/wiki/Taijiquan

Praticanti di Taijiquan stile Chen nel parco delle Colline Profumate (香山公园) a Pechino, Cina – http://it.wikipedia.org/wiki/Taijiquan

Appunti sull’incontro di Domenica 09/03/2014

Di seguito una brevissima serie di appunti come riferimento all’allenamento di Domenica 9 Marzo 2014.

纏絲功

Chang Si Gong

Avvolgere la seta

Da posizione eretta, piedi uniti, si piegano le gambe e si carica il peso sulla destra.

Aprile il passo di fianco 侧步Ce bu con il piede sinistro che sfiora il terreno col tallone. Questo metodo del passo si chiama 铲步 Chan Bu – passo ad aratro, nel senso che il piede tramite il tallone agisce a terra come un aratro che lascia il solco.

Il peso si sposta da destra a sinistra e viceversa.

    Esercizi ad una mano

  • Mano destra: cerchio interno basso -> esterno alto
  • Mano destra: cerchio esterno alto -> interno basso
  • Mano sinistra: cerchio interno basso -> esterno alto
  • Mano sinistra: cerchio esterno alto -> interno basso

    Esercizi a due mani

  • due mani alternate: dall’alto ed esterno al basso ed interno
  • due mani alternate: dall’esterno alto all’interno basso (opposto al precedente)
  • due mani apertura e chiusura: aprire in basso a destra, chiudere in alro a sinistra
  • due mani apertura e chiusura: aprire in basso a sinistra, chiudere in alto a destra
  • due mani apertura e chiusura: aprire in alto a destra, chiudere in basso a sinistra
  • due mani apertura e chiusura: aprire in alto a sinistra, chiudere in bassi a destra
  • passo avanti, due mani parallele: alto esterno destra, basso interno sinistra
  • stesso lato due mani parallele: alto esterno sinistra, basso interno destra
  • passo avanti, due mani parallele (altro lato): alto esterno destra, basso interno sinistra
  • stesso lato due mani parallele: alto esterno sinistra, basso interno destra
  • passo avanti, posizione frontale e peso gamba posteriore: due mani si alternano sollevo alto avanti, tiro basso indietro
  • stessa posizione frontale, stesso peso e gambe: due mani si alternano premo avanti, tiro indietro sollevando
  • passo avanti, posizione frontale e peso gamba posteriore: due mani si alternano sollevo alto avanti, tiro basso indietro
  • stessa posizione frontale, stesso peso e gambe: due mani si alternano premo avanti, tiro indietro sollevando

Materiale di riferimento:

陈式太极拳四事入门 (五行太极)

Chen Shi Taiji Quan Si Shi Rumen (Wu Xing Taiji)

Le quattro forme base del pugilato Taiji stile Chen (i 5 elementi del Taiji)

  1. 金刚捣碓 Jingang Dao Dui – Il Jingang pesta nel mortaio
  2. 懒扎衣 Lan Zha Yi – appuntare pigramente la veste
  3. 六封四闭 Liu Feng Si Bi – 6 sigilli, 4 chiusure
  4. 单鞭 Danbian – la frusta

Da 单鞭Danbian, verso sisnistra, si ritorna a 金刚捣碓 Jingang Dao Dui e si ricomincia la serie. Ripetere nelle 4 direzioni.

Nell’esecuzione dei movimenti, cerchi ampi e continui, coordinati con lo spostamento del peso. Ricordarsi, in linea di massima, che le mani e le braccia si muovono con continuità e seguono lo spostamento e la rotazione del busto, con le articolazioni rilassate.

L’intenzione si focalizza:

  • sul respiro
  • sulla continuità del movimento
  • spostamento del peso e torsione del busto
  • 护裆 Hu Dang – proteggere il ventre, 护头 Hu Tou – proteggere la testa.

二〇十四年 三月 九日

羞龍 Xiulong

STARTLING-RAINBOW SWORD (JINGHONG JIAN) | Brennan Translation

《驚虹劍術》 尹千合 (1960) - posture 14

STARTLING-RAINBOW SWORD (JINGHONG JIAN) Posted on January 30, 2014 by Paul Brennan – 驚虹劍術 THE ART OF THE STARTLING-RAINBOW SWORD 尹千合 by Yin Qianhe [published by 北辰出版社 Pole Star Press (and printed by 廣益印書局 Good Advice Printing House), Sep 1, 1960] [translation by Paul Brennan, Jan, 2014]

Sorgente: STARTLING-RAINBOW SWORD (JINGHONG JIAN) | Brennan Translation

YANG STYLE TAIJI SABER ACCORDING TO FU ZHONGWEN | Brennan Translation

《太極刀》 傅鍾文 蔡龍雲 (1959) - photo 18

YANG STYLE TAIJI SABER ACCORDING TO FU ZHONGWEN Posted on January 17, 2014 by Paul Brennan – 太極刀 TAIJI SABER 傅鍾文示範 蔡龍雲編寫 as demonstrated by Fu Zhongwen and written by Cai Longyun [published by 人民體育出版社 The People’s Physical Education Press, June, 1959] [translation by Paul Brennan, Jan, 2014]

Sorgente: YANG STYLE TAIJI SABER ACCORDING TO FU ZHONGWEN | Brennan Translation