Morisot: Julie aux pates de sable – olio su tela, cm. 30 x 40

Morisot: Julie aux pates de sable - olio su tela, cm. 30 x 40
Morisot: Julie aux pates de sable - olio su tela, cm. 30 x 40

Nel mio secondo viaggio a Parigi mi sono preso un giorno interno da poter dedicare senza tregua allo studio dal vivo dei quadri impressionisti al Musée d’Orsay, ed è in questa occasione che sono rimasto estremamente colpito dalla pittura di Morisot, la pittrice che, a causa dei tempi e dei costumi della società di allora non poteva essere accettata all’Ecole des Beaux-Arts in quanto donna, e dunque studiò privatamente presso il pittore accademico Joseph Guichard, che poi la presentò a Corot, sotto la cui guida imparò a dipingere en plein air.
Nel 1868 conosce Édouard Manet, il quale le chiede di posare per lui: nel corso degli anni le dedicherà undici ritratti.
Lo stile di Morisot, che inisialmente ed ovviamente mostra l’influenza di Corot, col tempo viene plasmato dall’amicizia e dalla poetica di Manet divenendo personale ed unico mosrando una propria interpretazione dello “stile impressionista”; il tratto più sciolto, espressione di immediatezza, di spontaneità, utilizzo del bianco e di pennellate di colore vivace.

Al negozio/cartoleria di Orsay decisi quindi di comprare, insieme ad altri libri di pittura, una monografia dedicata a Morisot (in offerta) completa delle sue opere; tra esse il quadro della figlia mentre gioca con la rena nel cortile mi ha colpito enormemente.

L’atmosfera del quadro che mi arriva è di estrema pace, con una luce diffusa e baciante, e m’immagino questo cortile attraversato da una leggera brezzolina che spalma insieme ai colori il profumo dei fiori dell’aiola al lato di Jiulie.

Realizzare questo quadro è stato molto divertente, il soggetto mi piaceva davvero tantissimo…

La galleria del quadro

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