Introduzione alla poesia birmana

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La letteratura Birmana deve le sue origini all’influenza delle culture indiane e Thai, così come si evince dall’analisi di alcuni suoi antichi prodotti, quali il Ramayana.

La lingua Birmana, a differenza delle altre lingue del sud est Asiatico (Thai, Khmer, ecc…) adottò principalmente vocaboli Pali piuttosto che dal Sanscrito, e la letteratura Birmana è lo specchio di questa particolare tendenza locale riflettendo il folklore e la cultura locale.

La letteratura Birmana, storicamente è stata uno degli aspetti fondamentali della vita Birmana immersa nel canone Pali del Buddismo.

Tradizionalmente i bambini birmani venivano educati dai monaci all’interno dei monasteri buddisti nelle città e nei villaggi, ma durante l’occupazione Britannica l’istruzione venne formalizzata ed unificata, e spesso caratterizzata dal bilinguismo, con l’insegnamento della lingua Inglese e Birmana conosciuta come Anglo-Vernacular.

La letteratura classica

Le più antiche forme letterarie birmane conosciute sono costituite da Kyauska, iscrizioni su pietra dedicate a memoriali o per occasioni speciali, quali la costruzione di un edificio o di un tempio o di un monastero.

Successivamente la scrittura veniva eseguita su Peisa, foglie di palma, che venivano utilizzate come carta e dal cui utilizzo sembra derivare la peculiare forma rotondeggiante dell’alfabeto Birmano.

Durante la dinastia Bagan, il re Anawratha adottò come religione di stato il Buddismo Theravada, e dunque importò numerosissimi testi Pali dal Ceylon; questo corpus letterario venne tradotto, ma il Pali rimase la lingua letteraria del regno Birmano.

Opere religiose prevalsero durante questo periodo sebbene il genere Ka gyin, un poema di guerra, fece la sua prima comparsa nella storia della letteratura birmana.

nel momento in cui la letteratura crebbe sia nella sua consistenza, sia nel liberalismo, la poesia divenne la forma letterale birmana più popolare.

La flessibilità del linguaggio birmano, a causa della sua natura monosillabica e tonale, e la scarsità di consonanti finali permisero ai poeti di utilizzare diversi e variegati schemi rimici.

Dal 1400 emersero dunque 4 generali forme poetiche, chiamate pyo (poemi basati sulle storie Jakata), Linka (poemi metafisici e religiosi), mawgoun (versi storici scritti in una forma ibrida tra epica ed ode) ed eigyin (ninnananne per famiglia reale), mentre i cortigiani preferivano il genere myittaza, una lunga lettera in prosa.

I monaci buddisti furono altrettanto influenti nello sviluppo della letteratura Birmana.

Shin Aggathammandi tradusse in versi le storie Jakata e durante l’epoca Bagan Shin Maha Thilawuntha (1453 – 1520) scrisse una cronaca sulla storia del buddismo. Un suo contemporaneo, Shin Ottama Gyaw divenne famoso con i suoi versi epici chiamati Tawla dedicati alla bellezza della natura, delle forse e del viaggiare nel susseguirsi delle stagioni; Yawei Shin Htwe, una dama di corte, scrisse un’ulteriore forma poetica chiamata aingyin, dedicata alle 55 tipologie di acconciatura per capelli.

Dopo la conquista del Siam da parte della dinastia di Toungoo, la Thailandia divenne una colonia Birmana e questa conquista fece si che all’interno della letteratura dello Myanmar vennero incorporati numerosi elementi Thai, così come è evidente per la tipologia in versi Yadu o Yatu, un poema sentimentale e filosofico, e per il tipo Yagan, imitazione del genere Yadu; anche alcune regioni del Laos e della Cambogia vennero annesse al regno Birmano dom3 colonie durante il II impero.

Con l’emergere della dinastia di Konbaung, nel 1700, venne fondato il III impero Birmano, un’era appellata come l’età d’oro della letteratura.

Dopo la seconda conquista della Thailandia (Ayutthaya) la corte birmana si arricchì di numerosi ed ingenti bottini di guerra.

Nel campo letterario o culturale venne adottato il Ramayana, che tradotto in Birmano, ispirò poemi romantici che divennero un tipico ed affermato passatempo tra i membri della classe regale, dunque la letteratura ufficiale di questo periodo venne modellata sulla stregua del Ramayana.

I monaci rimasero importanti depositari della cultura e della letteratura compilando le storie della Birmania: Kyigan Shingyi (1757 – 1807) scrisse le storie Jakata nelle quali icorporò elementi birmani, includendo il tipo myittaza.

La letteratura del periodo coloniale

L’autore George Orwell, critico severo della Birmania, scrisse in “Burmese Days” pubblicato nel 1935: quando la Birmania divenne una colonia delle Indie Inglesi, la letteratura birmana continuò a svilupparsi ed a progredire, tuttavia Nonostante il fatto che la letteratura Birmana fosse ben radicata nella cultura locale la mancanza di sostegno ed il venir meno del patronato politico né rallentarono lo sviluppo; La letteratura Inglese rimase ancora relativamente inaccessibile sebbene fosse insegnata sia nelle scuole per Inglesi che in quelle per Birmani.

A partire dal 1920 emerse un movimento nazionalista, e la sua influenza diviene evidente nelle novelle moderne, nelle piccole storie e nella poesia. Presso l’Università di Rangoon, studenti-scrittori continuarono a sviluppare la nuova forma poetica. Un importante traguardo nella letteratura Birmana fù il cosìdetto movimento Hkit san (Testando l’età), un gruppo di ricerca dedito alla sperimentazione di nuovi stili e contenuti, guidato principalmente da Theippan Maung Wa assieme a Nwe Soe, Zawgyi, Min Thu Wun e Mya Kaytu, sia a partire dagli anni dell’Università, sia nel decennio anteriore alla II Guerra Mondiale.

Il movimento per l’indipendenza fornì continuamente combustibile e mantenne accesa la fiamma della letteratura birmana. Thakin Kodaw Hmaing fù fortemente influenzato da questo ambiente permeo di letteratura con tematiche e sentimenti anti-coloniali, ed egli si espresse con potenti versi, come Laygyo gyi e htika, famosissimi per i loro contenuti patriottici e satirici.

Theippan Maung Wa, Hmawbi Saya Thein, e Thein Pei Myint furono autori innovativi ed originali della letteratura Birmana del periodo coloniale.

La letteratura del periodo post-coloniale

Dopo aver conquistato l’indipendenza, negli anni ’50 la letteratura Birmana proseguì nel suo sviluppo, nel quale comprese l’adozione e l’assimilazione di elementi stilistici occidentali. Molte opere contemporanee sono opere storiche e biografiche. A causa delle restrizioni imposte dal sistema di governo ed alla censura che iniziò la sua tenaglia negli anni ’60, con l regola di Ne Win, la letteratura Birmana ha perduto molte delle sue caratteristiche storiche, ed è spesso di natura mondana: brevi storie, pubblicate in riviste, comunque, continuano ad essere pubblicate e rimangono molto popolari.

Una delle maggiori donne scrittrici del periodo post-coloniale è Gyanè gyaw Ma Ma Lei.

Un’altra grande scrittrice, molto importante, è Khin Myo Chit, autrice di brevi storie pubblicate anche in Inglese, tra le quali spicca “The 13-Carat Diamond” (1955), che è stata tradotta nelle maggiori lingue del mondo.

Il giornalista Ludu U Hla fù autore di parecchi volumi di folklore delle minoranze etniche, e scrisse romanzi dedicati ai detenuti politici nelle carceri di U Nu, nonché biografie di persone e lavoratori comuni in varie posizioni della società sua contemporanea.

Lo stesso primo ministro U Nu è autore di novelle orientate politicamente.

Dragan Janekovic & Xiulong

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