Cenni storici sulla poesia Birmana
un profilo ( o contorno) storico
della poesia Birmana…
o un campo vergine
per i ricercatori…
D. Janekovic, 2007
La poesia costituisce il corpo letterario per eccellenza della letteratura Birmana; rimane al giorno d’oggi come la maggior testimonianza della cultura dello Myanmar non solo per l’ambiente degli uomini letterati e di cultura, ma per tutta la sua popolazione.
La produzione poetica può essere divisa secondo i periodi della storia della Birmania:
- periodo Bagan
- periodo Pinya
- periodo Myinsaing,
- periodo Sagaing
- periodo Inwa
- periodo Toungoo
- periodo Nyaungyan
- periodo Konbaung (alto e tardo Konbaung)
- periodo coloniale
- epoca della II guerra mondiale e dell’occupazione nipponica
- periodo coloniale post bellico
- periodo della sovranità indipendente
- periodo della riconciliazione rivoluzionaria
- periodo della repubblica socialista
- periodo contemporaneo
Sebbene vi siano documenti storici che sembrerebbero suggerire una predatazione dell’epoca Bagan, e la stessa cosa potrebbe essere suggerita per i generi poetici Pyu, Rekhine, Mon e Tagaung, la documentazione disponibile risulta eccessivamente frammentaria, e la maggioranza dei testi più antichi non è ancora stata decifrata.
Dunque l’epoca Bagan è stata scelta come limite post quem della comparsa della poesia in Birmania, indi per cui è stato scelto come punto d’inizio di questo profilo storico della poesia, in questo caso anche per le sue caratteristiche di prolificità e per l’abbondanza di evidenze letterarie rinvenute in siti circostanti l’antica capitale.
Accettando il periodo Bagan come punto d’inizio per lo studio della poesia Birmana, da esso dunque sembra partire una lunga e complessa vicenda, che prosegue da circa 10 secoli, un millennio durante il quale assistiamo alla nascita ed allo sviluppo della letteratura poetica dello Myanmar attraverso gli alti ed i bassi della vita politica, dell’interazione storica e letteraria, della forte influenza del Buddismo Theravada durante gli intermezzi storici caotico anarchici, e durante qui momenti in cui si verificò l’indebolimento e/o la caduta del principio di nazionalità ed unità Birmana, la fiamma della poesia e della letteratura mantenne ardente i sentimenti di patriottismo, di indipendenza e di sovranità.
Sebbene nella storia della poesia e della letteratura sia evidente l’alto numero di opere prodotte da scrittori socialmente altolocati, è possibile affermare che in Birmania la letteratura non fosse monopolio di una particolare razza o di una classe sociale peculiare, ma essa appare come un campo aperto a tutti, dove a prescindere dalle origini sociali, ciascuno avrebbe potuto aspirare a raggiungere fama e gloria se dotato di talento e zelo.
Grazie ai monasteri Buddisti che provvedevano all’istruzione gratuita, al vitto ed all’alloggio l’educazione alla poesia e letteratura venne sempre mantenuta, sebbene con alti e bassi, in ogni periodo della storia della Birmania, e questo particolare legame tra educazione alla poesia ed alla letteratura e chiesa Buddista spiega il perchè grandi poeti e letterati siano monaci oppure figurino come “formati” nella tradizione Buddista.
Altro fenomeno molto importante nella storia della poesia e della letteratura Birmana consiste nell’intervento e nell’attività di patronato che le dinastie reali promossero incentivando gli artisti e sostenendo anche economicamente l’istruzione e le attività letterarie al punto in cui, in determinate epoche storiche, scrittori e poeti vennero concentrati nella capitale, e ad essi venivano destinate alte cariche a corte; erano poi incoraggiati a mostrare il proprio talento artistico che veniva retribuito con concessioni e riscossione di premi ingenti e sontuosi.
Una delle qualità rimarcabili della poesia è indubbiamente la peculiarità birmana nell’abilità e la capacità espressiva che, nel corso della storia, sempre venne mantenuta all’interno della produzione artistica anche se forte fù l’impatto dei contatti con stranieri, che modificò profondamente ogni aspetto sociale della vita dello Myanmar, ma che non distrusse o non fece sminuire gli aspetti peculiari e nucleici della letteratura locale.
La poesia dello Myanmar appartiene alla classe “Ratha” della letteratura , e tutto il suo splendore si cela all’interno di questa forza espressiva.
La forza della poesia Ratha si esprime attraverso i suoi soggetti, le sue idee e nei suoi motivi; essa è un elemento delle arti fini che descrive l’attitudine all’espressione dei sentimenti e delle emozioni all’interno di in un movimento poetico-letterario. Secondo lo studioso Dragan Janekovic e secondo quanto discusso all’interno dei meeting dei poeti dell’Emerald Lake Group “Ratha” significa sensazione, poesia, novelle e giochi capaci di eccitare un qualche tipo di sensazione; gli stessi poeti dell’Emerald Lake Group ritengono che nella poesia Ratha possano essere distinte 9 diverse tipologie:
- Theingara Ratha: sensazione relativa all’affetto ed all’amore naturale tra i due sessi
- Hartha Ratha: sensazione relativa allo svago ed al divertimento
- Karuna Ratha: sensazione di compassione e di Pathos per le persone angosciate
- Rudda Ratha: sensazione d’indignazione, rabbia e collera
- Vira Ratha: sentimento di ricerca, di lotta, di resistenza
- Bayanaka Ratha: sensazione di paura e terrore
- Vibhissa Ratha: sensazione di orrore e di ripugno
- Ambhuta Ratha: sensazione di bellezza e di ammirazione come d’avanti a qualcosa di fantastico
- Thanta Ratha: sensazione di pace e tranquillità
Il professor U Aye Maung ha riassunto questi 9 Ratha in un verso poetico:
“Love, joy, pity, anger, vigour, abhorrence, fear, valour, wonder: these are the 9 rathas”
“Amore, gioia, pietà, rabbia, vigore, orrore, paura, coraggio, desiderio: sono questi i 9 ratha”.
La poesia Birmana inoltre contiene una caratteristica peculiare, chiamata dai critici e dagli stessi poeti contemporanei dell’Emerald Lake Group come “eccellenza” o Sadda Linkara, una peculiarità relativa al modus articolandi dei poemi ed alle modalità con cui essi sono cantati ed intonati (Gon), ed essi possono essere distinti in 10 diverse tipologie principali:
1. Pathada gon;
2. Awza gon
3. Madhu rata gon
4. Thamatar gon
5. Thukhuma gon
6. Thiletha gon
7. Udarata gon
8. Kanti gon
9. Attabyatti gon
10. Thamadi gon
Fa eccezione l’eccellenza Attar Linkara, relativa ai significati contenuti nelle espressioni poetiche, per la quale possono essere distinte due tipologie espressive o “vutti”:
1. Thabawa vutti, ossia esposizione diretta
2. Vinka vutti, esposizione indiretta
nella propria introduzione alla letteratura Ratha, Saya Zawgy afferma: ” è stata fatta menzione di puro piacere, così come se il piacere derivasse dalla realizzazione del significato della vita che le persone ottengono dai benefici determinati dal potenziale della poesia e della letteratura Ratha.
In questo caso, il puro piacere è generalmente derivato da Thadda Linkara, ossia dall’articolazione o dalla parte dell’intonazione e dall’eccellenza Attar Linkara o parte dei significati della poesia; il piacere e la realizzazione dei significati poetici derivano poi da tutto il componimento – inizio, corpo e fine – dell’opera nella quale si trovano i motivi della poesia così come la materia del soggetto”.
U Shwe Aung, a proposito di Ratha, afferma: “An event, if it is to posses “Ratha, must have passed through 3 stages: the 1st of these 3 stages is to being realistic…to be able to say something realistically is the first stage of ‘ratha’ literature. If a poem stops at being realistic that poem is placed in the list of poor poems.
The second stage is that of being able to represent life. It must be able to represent man’s concept of his fortitude, perseverance, might, conduct and motive. To be able to express man’s might, conduct and motive is the second stage of ‘ratha’ literature. The third stage is that of being able to make a complete identification with self… It must, above and beyond representing man’s life, also be able to completely identify self with the reader and to express self’s might, resolution and motive”
ossia
” se si desidera che un verso appartenga alla poesia “Ratha” esso deve essere passato attraverso 3 fasi: 1 ° di queste3 fasi è quella che consiste nell’essere realistici … essere in grado di dire qualcosa di realistico è la prima fase della letteratura ‘ratha’.
Se una poesia si limita al realismo è posta nella lista dei poemi poveri.
La seconda fase consiste nell’essere in grado di rappresentare la vita; il componimento deve essere in grado di rappresentare l’uomo, il concetto della sua forza, della perseveranza, della possibilità umana, della condotta e delle motivazioni. La seconda fase della poesia Ratha consiste nell’essere in grado di esprimere le possibilità umane, la condotta, i motivi, i fini.
La terza fase è quella di essere in grado di effettuare una completa identificazione con sé … si deve essere in grado, oltre ed in più al rappresentare la vita dell’uomo, identificare completamente se stessi con il lettore ed esprimere i dubbi e le possibilità, la forza, la risoluzione e le motivazioni.”
La poesia birmana è una gemma della letteratura birmana, un’eredità delle arti espressive fini dello Myanmar: Pyo, linga, ratu, rakan, e-chin, an-chin e kar-chin occupano in gruppo un posto d’onore nelle forme letterarie birmane.
La Birmania possiede trattati sulla poesia con strette leggi metriche e rimiche che ne regolamentano la composizione, e nella storia della poesia Birmana classica non vi è alcun verso libero, o verso “bianco”. Come accennato precedentemente, sono state prescritte 9 qualità emotive, 10 eccellenti qualità e 2 classi di versi, e questa serie di regole detta ed ordina la versificazione classica birmana, corpus poetico oggi rinforzato dalla poesia moderna.
Nella poesia dello Myanmar sono riflessi la bellezza del Paese, la percezione Birmana della vita ed il suo modus pensandi.
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