Davanti agli occhi ho tutto questo mondo
Davanti agli occhi ho tutto questo mondo.
Gremito di esseri umani a frotte a frotte
che stazionano e s’impolverano inseguendo rotte
smarriti nel noto illusorio facondo
della polvere delle cose e delle strade
di nascite e rinascite in eterno girotondo
Non sanno a che cosa attendono,
Né come al guado giungeranno.
Davanti agli occhi ho tutto questo mondo.
La ricchezza formale non dura che qualche giorno,
gli affetti per troppo breve tempo vicini,
Puoi sempre possedere più di chi si ha d’intorno,
Non vale la povertà di dita e due mani,
che possano stringere lasciare toccare
trasmettere e ricevere affetto: amare.
si ama con mani oltre che la parola,
il tempo in cui ci è prestato esistere percola.
Davanti agli occhi ho tutto questo mondo.
Se anche possedessi libbre e libbre d’oro,
Non varrebbero questo brano di bosco. Nel profondo
del cuscino di nubi ed erba per ristoro.
Non varrebbero la libertà che ho della parola
e del disegno che alla mia anima risponde, a lei sola,
sono io mio, sono io il mio agglomerato,
non parte di un mercato o di una struttura
che m’investa la vita, tratto e scrittura.
Davanti agli occhi ho tutto questo mondo.
I pini mormorano alla gazza salterina,
ridacchia la gabbianella al gatto di sentinella,
attendono che dall’angolo arrivi ogni mattina
a nutrire tutti la vedova vecchiarella.
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