Infinitamente altro

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Ogni testo
ha nel senso molteplici possibilità,
è un apparato trans-linguistico,
è una intertestualità
i cui codici – o sequenze
possono essere visti
come altrettanti trasformazioni
di altri codici di testi.

Ogni scritto,
ogni testo,
non può essere pensato
come espressione di realtà
ad esso esterna, da essa scollegato,
ma come parte della totalità
del testo che di scriversi
non cessa mai.

Mentre scrivo
si scrive di me altrove,
ed io in altro luogo sono raccontato,
dalla mia ombra sono proiettato,
tracciato in percorsi,
che non ho mai compiuto,
disegni altri di me
tracciati da angoli diversi:
io sono altro,
infinitamente altro.

 

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